Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Id-withoutcolors: Institutional Racism in Germany"

Cast

Con:
Biplab Basu (KOP Berlin)
Grada Kilomba (Scrittore)
Stefan Riedlich (Berliner Polizei)
Serkan Salman (Berliner Polizei)
Herbert Asprilla (DJ-Web Designer)
Memet Kiliç (Menmbro del Parlamento Tedesco BÜNDNIS 90/DIE GRÜNEN)
Iris Rajanayagam (Portavoce del Forum dei Rifugiati di Berlino)
Tahir Della (ISD München)
Suat Oezkan (Imprenditore)
Kien Nghi-Ha (Scrittore)
Adetoun Küppers Adebisi (Afrotak Germany)
Johanna Mohrfeld (Reach Out Berlin)
Eben Louw (Psicologo)
Nastaran Tajeri-Foumani (Gangway Neukölln)
Kany Tuyala (Studente)
Eddie Bruce Jones (Professore London University)

Soggetto:
Riccardo Valsecchi

Sceneggiatura:
Riccardo Valsecchi

Musiche:
Nico Lippolis (Supervisione)
Riccardo Valsecchi (Supervisione)
Les Robots Musiques
Alchemy Reloaded
Kamikaze Queens

Montaggio:
Riccardo Valsecchi

Effetti:
Flavio Boretti

Fotografia:
Riccardo Valsecchi

Suono:
Alessandro Mongardini

Aiuto regista:
Filippo D'Antoni

Produttore:
Riccardo Valsecchi
Angelina Weinbender

Animazioni:
Flavio Boretti

Produttore Esecutivo:
Riccardo Valsecchi

Id-withoutcolors: Institutional Racism in Germany


Regia: Riccardo Valsecchi
Anno di produzione: 2013
Durata: 29' 21''
Tipologia: documentario
Genere: sociale
Paese: Germania
Produzione: Migrationsrat Berlin-Brandenburg
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: DV, colore
Titolo originale: Id-withoutcolors: Institutional Racism in Germany

Sinossi: Il 27 febbraio 2012 la corte amministrativa di Coblenza, nella Germania Ovest, ha rigettato un reclamo da parte di un ragazzo di colore nato e cresciuto in Germania, di madrelingua tedesca, che si era rifiutato di mostrare i propri documenti alla polizia durante un viaggio in treno.
I giudici hanno sentenziato che il colore della pelle può essere motivo unico e ragionevole per eseguire il controllo dei documenti di una persona. La sentenza ha, per la prima volta dalla fine della Seconda
Guerra Mondiale, confermato l’esistenza e la pratica da parte della polizia tedesca di criteri basati su etnia e razza per l’identificazione di potenziali sospetti.
Berlino, capitale europea del futuro.
Qui giungono ogni giorno migliaia di giovani per godere dell’atmosfera artistica e culturale della città. “Multi-­‐kulti” è l’aggettivo che spesso accompagna la descrizione della città del muro. Anche secondo l’amministrazione cittadina non esiste alcuna pratica di racial profiling a Berlino. La verità, però, è molto più complessa. Dal 2002 organizzazioni come Reach Out e Kop Berlin hanno registrato e documentato più di 150 casi di violenza e comportamento brutale da parte della polizia berlinese nei confronti di stranieri.
"ID-­‐Withoutcolors" dà voce ad attivisti, poliziotti, politici, vittime e potenziali tali, con l’obiettivo di dare una visione d’insieme di che cosa sia il racial profiling, quali siano le origini, quali le problematiche sociali e psicologiche conseguenti, nonché mostrare il lavoro svolto dalle associazioni di volontari. Nonostante si tratti del primo e al momento unico documentario sultema in Europa, il film è stato boicottato dai principali festival istituzionali tedeschi e ignorato dai media nazionali.

Sito Web: http://www.idwithoutcolors.com

Ambientazione: Berlino (Germania)

"Id-withoutcolors: Institutional Racism in Germany" è stato sostenuto da:
Reach Out Berlin
KOP-Berlin
Rosa Luxemburg Stiftung


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