Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Festival dei Popoli





57. Edizione Festival dei Popoli

25 NOVEMBRE

LA COMPAGNIA
18.30
RADDEM
DEMOLITION
di Danielle Arbid
Francia, Libano, 1998, 17’
1996, Nour, una giovane donna di origine libanese, fa ritorno a Beirut da straniera dopo anni d’assenza, sulle tracce del fotografo che scattò un’immagine di casa sua prima che fosse ridotta a macerie dalla guerra. Scoprirà che Samir, il fotografo, non c’è più, è partito anche lui, e che l’edificio che una volta era la casa di famiglia è sul punto di svanire, raso al suolo dalle ruspe.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

SEULE AVEC LA GUERRE
ALONE WITH WAR
di Danielle Arbid
Francia, Belgio, 2000, 58’
Dopo una lunga guerra civile durata sedici anni e ufficialmente terminata nel 1991, il Libano tenta faticosamente di rimettersi in piedi. Ma sotto l’apparente calma si nascondono i traumi del conflitto e la colpa di tutta una nazione. Danielle Arbid fa ritorno a Beirut: la sua camera coglie la paura della guerra, il fantasma di un nemico impunito, il peso di un passato il cui ricordo e le cui ferite sono ancora troppo vive per esser dimenticate. Malgrado l’assenza di un memoriale nella città, le cicatrici della guerra perdurano nello spirito della collettività.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

21.00
NO BORDERS
di Haider Rashid
Italia, 2016, 15’
Alla presenza di Elio Germano
No Borders è il primo film italiano girato in realtà virtuale (VR). Elio Germano ci guida in alcuni centri italiani destinati all’accoglienza dei migranti, centri la cui capacità ricettiva risulta inadeguata rispetto alle migliaia di persone ospitate. Un viaggio a 360° per immergerci e comprendere luoghi che oggi sono al centro dell’attualità e destinazione di migliaia di persone in transito.
Eventi Speciali

UN ALTRO ME
ANOTHER ME
di Claudio Casazza
Italia, 2016, 82’
In collaborazione con Gucci per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne
Nella casa di reclusione di Bollate (Milano) ha luogo il primo esperimento italiano di “trattamento intensificato” per responsabili di violenze sessuali. La camera di Claudio Casazza si colloca con circospezione all’interno del centro, aprendo una finestra su un universo disturbante, su cui è difficile soffermare lo sguardo. Giorno dopo giorno, i racconti, le osservazioni, le opinioni degli internati si intrecciano con le sollecitazioni e gli interrogativi posti dagli psicologi. Questi ultimi stabiliscono un contatto con personalità sfuggenti, trincerate dietro alibi e deresponsabilizzazioni, tentando un percorso di cura.
Concorso Internazionale

26 NOVEMBRE

LA COMPAGNIA
15.00
MANI NOSTRE
TALKING HANDS
di Caterina Pecchioli
Italia, Germania, Svezia, 2016, 64’
Alla presenza di Caterina Pecchioli
Qual è il rapporto degli Italiani con la corruzione? La regista percorre la penisola in treno dal punto più a Nord a quello più a Sud per porre questa domanda ai suoi connazionali. Il risultato è una serie di appassionanti conversazioni e testimonianze, divertenti e tragiche al tempo stesso, che si compongono in una storia collettiva dove il confine tra giusto e sbagliato tende a confondersi. L’eclettico paesaggio Italiano, esso stesso personaggio del film, fa da contrappunto al coro di voci appartenenti alle diverse generazioni.
Concorso Italiano

16.30
LA ESTETICIÉN
THE BEAUTICIAN
di Sergio Oksman
Spagna, 2004, 96’
Una donna, ripresa nelle sue attività quotidiane, racconta la propria vita mentre le immagini di repertorio mostrano gli eventi storici di cui è stata protagonista: la guerra, la deportazione, Auschwitz, a cui è sopravvissuta. Un documentario dalla forma classica che però improvvisamente si interrompe per far nascere un altro film, che mette in scena il lavoro del cinema sul mistero del raccontare. Sospendendo il meccanismo dell’intervista, Oksman ci parla del confine tra memoria e immaginazione, tra affabulazione e testimonianza.
I mestieri del cinema: omaggio a Sergio Oksman

18.30
WIĘZI
CLOSE TIES
di Zofia Kowalewska
Polonia, 2016, 18’
I nonni di Zofia, dopo una separazione di 8 anni, durante la quale lui ha vissuto con un’altra donna, tornano a vivere insieme e si preparano a festeggiare l’anniversario di matrimonio. La nipote/regista li riprende nel loro piccolo appartamento, uno (e unico) spazio, che grazie all’uso della camera, diventa un grande specchio che riflette la loro relazione. Lo sguardo della camera è dolce e comprensivo nel riprendere la vita quotidiana, in cui i vecchi rancori e la consapevolezza di non poter fare a meno l’uno dell’altra si mescolano senza distinguersi in un legame d’amore che resiste al tempo e alle turbolenze della vita.
Concorso Internazionale

CASTRO
di Paolo Civati
Italia, 2016, 82’
Alla presenza di Paolo Civati
Il Castro era un’occupazione abitativa romana, un rifugio per gli esclusi, una casa per tanti ma di nessuno. Per più di dieci anni è stata una possibilità di vita per molte famiglie. Ieri era tollerato, oggi non esiste più. Oltre un anno di riprese, per rivelare il quotidiano di una comunità che ha vissuto in una situazione straordinaria. Il Castro come una torre di Babele, che si racconta con la lingua dai mille accenti e delle mille storie e umanità che lo hanno abitato.
Concorso Italiano

21.00
DAVID BOWIE, L’HOMME CENT VISAGES OU LE FANTÔME D’HÉROUVILLE
di Christophe Conte, Gaëtan Chataigner
Francia, 2015, 70’
Ricco e articolato ritratto di una delle personalità più camaleontiche e geniali della musica pop, il film ripercorre le tappe fondamentali della carriera di David Bowie. La ricerca musicale portata avanti dall’artista procede di pari passo con la creazione – tutt’altro che estemporanea – dei tanti personaggi con hanno calcato il palco dei suoi concerti: da Ziggy Stardust a The Thin White Duke. Alcuni cantanti francesi emergenti (tra cui Jeanne Added, Mathieu Saïlaly e Lou Doillon) impreziosiscono il film con splendide cover di brani destinati a restare a lungo nella memoria collettiva.
Hit me with music!

22.15
UN HOMME PERDU
A LOST MAN
di Danielle Arbid
Francia, Libano, 2007, 97’
Thomas Koré, fotografo francese, percorre il mondo alla ricerca di esperienze estreme. Il suo cammino incrocia quello di Fouad Saleh, un fuggiasco senza una storia, né memoria del passato. Vagabondi notturni, tra Siria e Giordania, i due attraversano insieme la terra desolata e deserta del sesso a pagamento nelle stanze d’albergo, nella più profonda provincia araba. Un film sulla perdita di sé, evocativo dell’approccio fotografico di Antoine D’Agata (consulente alla sceneggiatura del film) al quale il personaggio di Thomas Koré si ispira.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

SPAZIO ALFIERI
16.30
AFTER SPRING
di Steph Ching, Ellen Martinez
USA, 101’, 2016
Alla presenza di: Jenn Durrett, produttrice del film; Cristina Franchini per UNHCR; Vincenzo Striano per WRF
In collaborazione con Publiacqua e Water Right Foundation
Dopo sei anni di conflitto in Siria, milioni di persone continuano a essere sfollate. Con una popolazione di oltre 80.000 persone, il campo profughi di Zaatari, in Giordania, il più grande al mondo, viene gestito da UNHCR. Il film si concentra sulla vita quotidiana nel campo e sulla comunità che vi si è insediata, soffermandosi in modo particolare sul lavoro degli operatori umanitari e sulla storia di alcune famiglie sfuggite agli orrori della guerra.
Looking for Neverland

18.45
CONVERSATIONS DE SALON I
di Danielle Arbid
Francia, Libano, 2003/2004, 29’
Beirut. Nel salotto di sua madre, Danielle Arbid registra tre conversazioni tra amiche attraverso cui esplora il Libano di quegli anni. Diviso in tre cortometraggi, Conversations de Salon I affronta i temi della guerra, dell’esilio in Francia, ma anche delle delusioni coniugali e del peso delle tradizioni secolari. In un luogo protetto come il salotto di casa, che per queste donne funge da valvola di sfogo e offre momenti di conforto al riparo da un futuro incerto, la presenza della videocamera diventa invisibile.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

CONVERSATIONS DE SALON II
di Danielle Arbid
Francia, Libano, 2009, 29’
Secondo capitolo della serie Conversations de salon, questa nuova opera girata in Libano da Danielle Arbid ripropone gli stessi schemi della precedente: a Beirut, la madre della regista tutti i pomeriggi riceve le sue amiche, e le donne parlano delle loro vite sedute sul divano. Fluiscono parole, affiorano segreti in un alternarsi di speranza e disperazione. In Conversations de salon II, queste donne raccontano nei minimi dettagli che cosa le rende felici: viaggiare, farsi un lifting, pregare...
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

ALLÔ CHÉRIE
di Danielle Arbid
Francia, Libano, 2015, 23’
Beirut scorre fuori dai finestrini di un’auto: ad accompagnare il viaggio è la voce di una donna – la madre di Danielle Arbid – che dialoga al telefono con una serie interminabile di diversi interlocutori. Mentre il tempo passa, la luce del giorno gradualmente diminuisce e poi si spegne definitivamente, la voce della donna diventa sempre più agitata e il viaggio sembra sempre più assomigliare alla disperata corsa in un labirinto senza uscita.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

21.00
WEINER
di Josh Kriegman, Elyse Steinberg
USA, 2016, 100’
Un ritratto ravvicinato di Anthony Weiner, politico statunitense il cui nome è ormai indissolubilmente legato agli scandali a sfondo sessuale di cui è stato protagonista e che hanno portato alla crisi con la moglie Huma Abedin, la più fidata consigliera di Hillary Clinton. Il film segue la campagna di Weiner a sindaco di New York City nel 2013: quella che inizia come una rimonta inaspettata crolla di fronte a nuove accuse di sexting.
Eventi Speciali

22.45
O FUTEBOL
ON FOOTBALL
di Sergio Oksman
Spagna, 2015, 70’
Due personaggi di una storia: il regista e suo padre si incontrano dopo molti anni in Brasile, decidendo di vedere insieme le partite dei mondiali del 2014. Ma l’evento calcistico rimane fuori campo, scandisce il tempo e la forma di una narrazione, di una storia dal finale imprevisto, dove il reale irrompe in tutta la sua potenza.
I mestieri del cinema: omaggio a Sergio Oksman

27 NOVEMBRE

LA COMPAGNIA
11.00
MATINÉE FIRENZE 1943
SHALOM ITALIA
di Tamar Tal Anati
Israele, Germania, 2016, 70’
Alla presenza di Andrea, Emmanuel e Reuven Anati
In collaborazione con la comunità ebraica di Firenze
La storia vede protagonisti tre fratelli (oggi di 73, 82 e 84 anni) appartenenti alla famiglia Anati, di Firenze. Nel 1943, per sfuggire alle persecuzioni razziali, la famiglia trova rifugio in un bosco fuori città, si stabilisce in una grotta di fortuna dove riesce a sopravvivere per molti mesi grazie alla complicità di alcune persone del luogo. Dopo la guerra, gli Anati si trasferiscono definitivamente in Israele. A distanza di 70 anni i tre uomini tornano oggi a ripercorrere i boschi nei dintorni di Firenze animati da un solo scopo: ritrovare la grotta che fu la loro casa e la loro salvezza.
Eventi Speciali

15.00
NAWET NIE WIESZ, JAK BARDZO CIĘ KOCHAM
YOU HAVE NO IDEA HOW MUCH I LOVE YOU
di Paweł Łoziński
Polonia, 2016, 75’
Qual è il vero significato della parola “amore”? Nel corso della nostra vita, spesso creiamo legami con i nostri cari, che poi nel tempo ci sembrano impossibili da districare. Il film racconta la storia della sofferenza di due donne, madre e figlia, legate tra loro da sentimenti difficili, complicati. Per le due protagoniste l’incontro con una terza persona diventa cruciale: un esperto terapeuta, i cui strumenti di lavoro sono le parole e l’empatia, da estraneo diventa una figura molto vicina.
Concorso Internazionale

16.45
VITA NOVA
di Danilo Monte, Laura D’Amore
Italia, 2016, 80’
Alla presenza di Danilo Monte e Laura D’Amore
Il film racconta l’esperienza di fecondazione assistita vissuta da Laura e Danilo. Lui è un regista, lei è la sua produttrice e insegnante di Yoga, all’alba di questa difficile esperienza decidono di filmarsi, ci restituiscono un racconto intimo e profondo di questo particolare momento della loro vita. È un film che parla di un percorso di coppia, alla ricerca di una nuova vita.
Concorso Italiano

18.30
LES CORPS INTERDITS
BANNED BODIES
di Jérémie Reichenbach
Francia, 2016, 12’
Sotto forma di poema, di canto visivo, le voci di alcuni immigrati raccontano la loro esperienza a Calais, confinati nella più grande baraccopoli d’Europa, definita la “giungla” in quanto luogo in cui l’individuo, privato di ogni dignità umana, vive in uno stato di abbrutimento, il suo corpo interdetto. Nel fermo spaziale del tempo sospeso di Calais il corpo migrante si sparge e svanisce. Solo la sua voce, carne che canta, dice il dolore senza posa.
Concorso Internazionale

MADAME SAÏDI
MRS SAÏDI
di Paul Costes, Bijan Anquetil
Francia, 2016, 60’
“Sapete, io sono un’attrice. Se avete una parte, non esitate a chiamarmi. Abito proprio qua dietro. Sono Madame Saïdi”. Era il 2007 quando, con queste parole, una donna ultrasettantenne di Teheran, madre di ‘martire’, si palesava agli occhi di due registi francesi che, accogliendo l’invito, ritorneranno in Iran 7 anni dopo per girare un film su di lei. Con sorpresa di tutti, Madame Saïdi è diventata una nota attrice comica...
Concorso Internazionale

20.30
SWAGGER
di Olivier Babinet
Francia, 2016, 84’
Swagger, muovendosi tra documentario e finzione, ci fa entrare nelle menti sorprendenti di undici adolescenti, di diversa provenienza, che crescono in una delle più svantaggiate banlieu parigine, dove i “francesi” non mettono piede. Una serie di ritratti da cui emergono le speranze, le paure e la vita di tutti i giorni. Nonostante le difficoltà, questi ragazzi hanno sogni e ambizioni che nessuno può negare loro. Olivier Babinet è riuscito a tirarli fuori e a metterli in scena in forma di musical, costruendo un film che sfida gli stereotipi sulle periferie d’Europa, oggi spesso al centro della cronaca più cupa, regalandoci una speranza per le nuove generazioni.
Concorso Internazionale

22.15
EAT THAT QUESTION: FRANK ZAPPA IN HIS OWN WORDS
di Thorsten Schütte
Francia, Germania, 2016, 90’
Un’immersione ricca di sfaccettature e di aspetti poco noti nell’universo musicale - ma non solo - di Frank Zappa, tra i più rivoluzionari compositori contemporanei. Una summa dello “Zappa-pensiero”, non solo nei confronti delle teorie musicali e delle sue rivoluzionarie sperimentazioni, ma anche nei confronti della politica, delle regole dello spettacolo, del ruolo attivo che un artista può e deve assumere all’interno della comunità mediatica.
Hit me with music!

SPAZIO ALFIERI
15.00
INCONTRO PUBBLICO:
LA BARCA È PIENA?
LUOGHI COMUNI E DOMANDE SCOMODE SUI RIFUGIATI
Modera: Vittorio Iervese, UniMORE – Festival dei Popoli. Intervengono: Anna Meli (Cospe), Chiara Favilli (ASGI), Andrea Marchesini (Lai-Momo), Rocco Rorandelli (fotografo), Raffaella Cosentino (TGR Sicilia), Giulia Bondi (autrice)
In collaborazione con Cospe, TerraProject e Multiverso Firenze
Ingresso libero

BUNKERS
di Anne-Claire Adet
Svizzera, 2016, 14’
Un’immersione sensoriale e in prima persona nell’esperienza soffocante di un rifugio sotterraneo in Svizzera risalente alla seconda guerra mondiale, nel quale, a decine di metri di profondità, vengono oggi rinchiusi i richiedenti asilo. Il film invita lo spettatore a vivere l’angoscia di uno di loro, Mohammad, che rievoca la sua esperienza di vita sotterranea.
Looking for Neverland

THE BURDEN OF PROOF
di Stefan Kessissoglou
Germania, 2016, 34’
Seguendo la storia di due richiedenti asilo nella Repubblica Ceca, il film sviluppa un’interessantissima riflessione sui meccanismi decisionali dietro la concessione o meno dello status di rifugiato, mettendo in rilievo la sfuggevolezza della materia e la difficoltà di dimostrare con prove certe la condizione di persecuzione politica, la cui verifica è affidata alle regole (e all’arbitrio) del sistema di accoglienza.
Looking for Neverland

18.30
LE PASSEUR
di Danielle Arbid
Francia, Libano, 1999, 12’
Ibrahim, rifugiato politico curdo, viene assunto dalla mutua francese che rimpatria i corpi di persone di origine africana decedute in Francia. Il giorno dopo la sua assunzione, assiste alla prima rimozione di un corpo in un appartamento della banlieu parigina. Ibrahim sarà così catapultato in un mondo confuso, strano, talvolta buffo, eppure molto reale, diventando una sorta di “traghettatore” dalla vita alla morte.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

AUX FRONTIÈRES
ON BORDERS
di Danielle Arbid
Francia, Belgio, 2002, 59’
Un tour del confine che separa una terra che porta due nomi, Israele e Palestina, dai suoi vicini: la Giordania, il Libano, la Siria e l’Egitto. Senza mai oltrepassare il confine, in un viaggio tra il Libano e la Giordania, dove stanno i rifugiati, gli esiliati, i nemici. Danielle Arbid prova a osservare quelle terre con gli stessi occhi di coloro che lo guardano da fuori, il cui sguardo è colorato da sentimenti disparati e contrastanti.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

20.30
A STORY FOR THE MODLINS
di Sergio Oksman
Spagna, 2012, 26’
Un uomo sogna di diventare attore e ottiene una piccolissima parte in Rosemary’s Baby di Roman Polansky. Sarà la sua unica apparizione al cinema. A partire da un dettaglio di quel film, come in un romanzo visionario la storia di una famiglia viene raccontata attraverso lettere, fotografie, oggetti. Un breve e folgorante montaggio di parole e immagini restituiscono la follia e la creatività invisibili e sconosciute di una esistenza.
I mestieri del cinema: omaggio a Sergio Oksman

GOODBYE, AMERICA
di Sergio Oksman
Spagna, 2006, 72’
Al Lewis è un attore americano famoso per aver interpretato la parte del nonno nella serie di culto degli anni Sessanta The Monsters. In un camerino di un piccolo teatro di posa, l’attore, davanti allo specchio mentre viene truccato, racconta sé stesso e la propria vita, tra impegno politico e amore per lo spet- tacolo, tra cinema, televisione e radio. Un racconto che diventa ben presto un ritratto dell’America, dei suoi sogni e delle sue utopie, delle sue lotte e delle sue disillusioni.
I mestieri del cinema: omaggio a Sergio Oksman

22.30
DE MISSIE
THE MISSION
di Robert Oey
Paesi Bassi, 2016, 90’
Il film si concentra sulla missione delle Nazioni Unite in Mali, mostrata attraverso gli occhi di un colonnello delle forze speciali olandesi, Joost de Wolf. Soldato temprato e di buon senso, nel 2014 viene nominato vice comandante delle operazioni della missione di pace dell’ONU in Mali. Al suo arrivo, l’esercito del Mali lancia un attacco contro i ribelli della regione e il Colonnello si ritrova in grande difficoltà a mantenere la pace tra le fazioni e a comprendere le scelte strategiche dei vertici dell’ONU.
Looking for Neverland

ISTITUTO FRANCESE
17.00
LE MYSTÈRE ETTORE MAJORANA, UN PHYSICIEN ABSOLU
di Camille Guichard
Francia, 2016, 52’
Alla presenza di Wolfgang Schultze (nipote di Ettore Majorana)
La vita e il genio di Ettore Majorana affascinano ancora oggi, a quasi 80 anni dalla sua misteriosa scomparsa, avvenuta nel marzo 1938 quando aveva 31 anni. La Fisica aveva appena scoperto l’atomo, la seconda guerra mondiale era alle porte e Majorana, pur giovanissimo, aveva già spinto in avanti i confini della fisica quantisti- ca e della cosmologia con la sua teoria in materia di neutrini. Il film si svolge come un romanzo investigativo e un thriller scientifico su Majorana, sulla sua misteriosa scomparsa, e sulla storia della fisica in un’epoca travagliata come gli anni Trenta.
Eventi Speciali

28 NOVEMBRE

LA COMPAGNIA
11.00
HOW I DID IT
Incontro pubblico con gli autori
Ingresso libero

15.00
AMA – SAN
di Cláudia Varejão
Portogallo, Giappone, Svizzera, 2016, 112’
Quando i ciliegi sono in fiore nella piccola città giapponese di Wagu, le Ama-San o “donne del mare”, raggiungono le rive dell’oceano e, tramutandosi in veri e propri esseri sottomarini, s’immergono nel segreto delle sue acque alla ricerca di alghe, crostacei e molluschi. Come creature degli abissi, queste donne appartenenti a generazioni diverse preservano, nei loro agili gesti, il rituale di una pesca antica che necessita al tempo stesso di forza e delicatezza.
Concorso Internazionale

17.30
VERGOT
di Cecilia Bozza Wolf
Italia, 2016, 60’
Alla presenza di Cecilia Bozza Wolf
Due fratelli, un padre soprannominato “Il Lupo”, una madre invisibile. Una famiglia di agricoltori di una valle alpina dove culturalmente la gentilezza è un segno di debolezza ed i modi sono ruvidi. Il figlio più giovane, Gim, sta scoprendo la sua omosessualità, ma il padre non riesce ad accettarlo. Il fratello maggiore, Alex, si trova nel mezzo: da un lato vuole incoraggiare Gim a superare le sue paure, dall’altro si sente vicino alla tradizione del padre. È difficile ritrovare l’amore nascosto in un contesto così esasperato. I protagonisti saranno in grado di continuare a vivere insieme?
Concorso Italiano

18.45
ABIGAIL
di Valentina Homem, Isabel Penoni
Brasile 2016, 17’
Tra il 1940 e il 1950 Abigail Lopes partecipò alle spedizioni di Francisco Meireles, noto in Brasile per aver cercato un incontro pacifico con le popolazioni indigene che vivevano isolate. Abigail entrò in contatto con la popolazione Xavantes della Serra do Roncador (nello stato del Mato Grosso), e con loro passò otto anni della sua vita. Il film rievoca l’incontro avvenuto tra le due giovani registe e l’ormai anziana donna, nella casa colma di ricordi e suggestioni appartenenti ad un passato ricco di incontri e contaminazioni.
Concorso Internazionale

SAMIR DANS LA POUSSIÈRE
SAMIR IN THE DUST
di Mohamed Ouzine
Francia, Algeria, Qatar, 2016, 60’
Samir è un contrabbandiere algerino che trasporta petrolio nella zona di confine col Marocco. Come ogni uomo, ha delle aspirazioni, dei sogni, delle angosce. Il buio della notte e il bagliore di una sigaretta rappresentano la compagnia ideale per la messa in scena di sentimenti così profondi, l’occasione per scandagliare pensieri che alla luce del giorno fanno fatica a trovare espressione. In maniera quasi speculare, le angosce e i desideri di Samir si riflettono nello stato d’animo di chi è dietro la camera.
Concorso Internazionale

21.00
UNE JEUNE FILLE DE 90 ANS
A YOUNG GIRL IN HER NINETIES
di Valeria Bruni Tedeschi, Yann Coridian
Francia, 2016, 85’
Alla presenza di Yann Coridian e Valeria Bruni Tedeschi
In collaborazione con France Odeon
Presso il reparto geriatrico dell’ospedale Charles Foix d’Ivry, Thierry Thieû Niang, coreografo di fama internazionale, conduce un laboratorio di danza con pazienti malati di Alzheimer, presso il reparto geriatrico dell’ospedale Charles Foix d’Ivry, non lontano da Parigi. Attraverso la danza le vite s’incontrano, i ricordi affiorano pieni di rimpianti, di amarezza, di accessi di gioia e solitudine. La protagonista del film, Blanche, giovane ragazza di novant’anni si innamora del coreografo, e la sua malattia diventa la malattia dell’amore.
Eventi Speciali

22.45
GILBERTO GIL, UN MINISTRO EN DIRECTO
di Sergio Oksman
Spagna, 2006, 50’
Un ritratto di Gilberto Gil, nel periodo in cui ricoprì il ruolo di ministro della cul- tura nel governo Lula in Brasile. Musica, arte e politica si intrecciano senza sosta nella vita dell’artista. Il film è allora l’immagine del corto circuito che ci può essere tra arte e politica, attraverso l’esperienza di uno dei più grandi musicisti brasiliani contemporanei.
I mestieri del cinema: omaggio a Sergio Oksman

SPAZIO ALFIERI
15.00
LES SAUTEURS THOSE WHO JUMP
di Moritz Siebert, Estephan Wagner, Abou Bakar Sidibé
Danimarca, 2016, 82’
Nel nord del Marocco, si trova l’enclave spagnola di Melilla: l’Europa in terra africana. Sulla montagna vivono oltre un migliaio di migranti africani che guardano con speranza la recinzione che separa il Marocco e la Spagna. Abou da Mali è uno di loro – protagonista e cameramen allo stesso tempo. Per oltre un anno, insieme ai compagni, tenta incessantemente di saltare quella recinzione. Grazie alla videocamera, Abou trova modo di esprimersi e dà un senso alla propria esperienza: “Quando filmo, sento di esistere”.
Looking for Neverland

16.30
NOTES ON THE OTHER
di Sergio Oksman
Spagna, 2009, 13’
Un uomo giace a terra in una strada di Pamplona, nel 1924, dopo il passaggio dei tori nella celebre festa. Lo scrittore Ernst Hemingway vede la scena, e in quel momento dichiara di voler essere quell’uomo. Un film sull’identità come desiderio, aspirazione, maschera e soprattutto come narrazione senza fine, in cui storia e racconto si mescolano abilmente.
Ingresso libero
I mestieri del cinema: omaggio a Sergio Oksman

5 FILM ABBANDONATI
5 STRAYED FILMS
In una sorta di Jam Session, Sergio Oksman propone una passeggiata attraverso cinque film che non ha mai completato. Questo viaggio per immagini si propone di esaminare questi “figli illegittimi” e, così facendo, riflettere sul processo creativo. Nel corso dell’incontro, Oksman mostrerà il materiale girato e condividerà con il pubblico i suoi dilemmi, cercando di capire il motivo per cui questi cinque film non sono mai stati portati a termine.
Ingresso libero
I mestieri del cinema: omaggio a Sergio Oksman

19.00
WHILE THEY WATCHED
di Jake J. Smith
UK, Corea del Sud, Irlanda, 2016, 90’
In collaborazione con The Tide Experiment
Documentario sulla Corea del Nord ambientato in un futuro distopico dove il regime è crollato: con questo espediente il film denuncia i crimini di stato e mette in dubbio la moralità dell’inazione dalle potenze della regione e di quelle globali nei confronti del regime dittatoriale in vigore in Corea del Nord.
Eventi Speciali

20.45
NIHNA / NOUS
di Danielle Arbid
Francia, Libano, 2005, 13’
Due personaggi soli, anzi tre: uno di loro è la regista, Danielle Arbid; il secondo è il padre di Danielle, sano, vivo, dotato di voce e di sguardo, nel passato; il terzo è lo stesso uomo, malato e prossimo alla fine, guardato solo di spalle, senza volto e senza voce, nel presente. Una creatura sul punto di svanire della quale la regista sembra temere la presenza, ma forse ancora di più di subire il terrore dell’assenza. La paura della perdita si confonde con la paura di perdersi.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

DANS LES CHAMPS DE BATAILLE IN THE BATTLEFIELDS
di Danielle Arbid
Francia, Belgio, Libano, 2004, 90’
Beirut, 1983. La vita segreta di Lina, 12 anni, ruota attorno a Siham, la domestica della zia, di sei anni più grande. Pur sostenendone gli amori clandestini e difendendo i suoi interessi, la piccola passa tuttavia inosservata tanto agli occhi di Siham, quanto a quelli della famiglia, soprattutto del padre: un uomo distruttivo, avventuriero e giocatore d’azzardo. Nell’incertezza di un quotidiano dominato dalla guerra, dalle passioni e dalle frustrazioni, Lina entra nel mondo degli adulti, senza una vera coscienza del bene e del male...
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

22.30
FONKO
di Lamin Daniel Jadama, Göran Hugo Olsson, Lars Lovén
Svezia, Germania, Svizzera, 2016, 87’
La grande rivoluzione musicale di oggi si svolge in Africa, dove la musica urbana dei club si fonde con gli stili tradizionali. Le ultime tecnologie e la velocità delle comunicazioni hanno creato nuovi ed eccellenti talenti la cui musica e le cui idee si diffondono velocemente nel resto del mondo. Viaggiando da Dakar, attraverso Accra, Lagos e Luanda e arrivando fino a Johannesburg, incontriamo alcuni dei giovani artisti più creativi e interessanti della scena odierna. D’accompagnamento, i loro videoclip e le parole di Fela Kuti, tratte da inedite interviste d’archivio.
Hit me with music!

ISTITUTO FRANCESE
17.00
INCONTRO
A PROPOSITO DI... CITTÀ E POVERTÀ URBANE
Marc Augé ne discute con Alberto Pizzati Caiani
Introduce Isabelle Mallez, direttrice Istituto Francese Firenze A cura dell’Istituto Francese Firenze e Visionica Onlus
Ingresso libero
Eventi Speciali

19.00
TERZO&MONDO
THIRD AND WORLD
di Daniele Pignatelli
Italia, 2016, 15’
La storia di un presunto privilegio che sfocia nel pregiudizio.
Eventi Speciali

AU BORD DU MONDE
ON THE EDGE OF THE WORLD
di Claus Drexel
Francia, 2013, 98’
Parigi di notte: Jeni, Venceslao, Christine, Pascal e molti altri sono tra i senzatetto che popolano le strade, vivono sotto i ponti e nei tunnel della metropolitana, ai margini di un mondo in cui la società non offre più una protezione. Nel film, ci troviamo di fronte a loro e ascoltiamo quello che hanno da dire.
Eventi Speciali

29 NOVEMBRE

LA COMPAGNIA
11.00
HOW I DID IT
Incontro pubblico con gli autori
Ingresso libero

15.00
DUBINA DVA
DEPTH TWO
di Ognjen Glavonić
Serbia, Francia, 2016, 80’
Come in un thriller, il film si apre con il ritrovamento di un camion nel Danubio al confine serbo-rumeno: al suo interno 55 cadaveri di civili albanesi, la prova occultata di un crimine di guerra. Era il 1999 e, mentre le bombe NATO cadevano su Belgrado, a Suva Reka, in un Kosovo che reclamava indipendenza, gli abitanti di un villaggio venivano rinchiusi dalla polizia serba in una pizzeria e brutalmente massacrati. Ognjen Glavonić ci conduce in un passato doloroso e non troppo lontano, in cui le testimonianze processuali di vittime e carnefici non ci risparmiano il dolore e l’atrocità surreale di una storia “intenzionalmente sepolta nel silenzio”.
Concorso Internazionale

16.30
FOTOGRAMA
THE FRAME
di Luís Henrique Leal, Caio Zatti
Brasile, 2016, 9’
Il regista pone la sua videocamera davanti a un muro di cinta di una città brasiliana. Qualcosa di inatteso s’insinua nell’inquadratura, un dettaglio che diventa centrale, ineludibile. Quel fotogramma fornisce l’occasione per realizzare un sofisticato viaggio-saggio nella storia e nell’intricata rete di rapporti sociali che ogni immagine inevitabilmente evoca.
Concorso Internazionale

HUAN YING
WELCOME
di Zhu Rikun
Cina, Svizzera 2016, 60’
Come in un incubo oscuro. Nel corso di un sopralluogo nella regione del Sichuan (sudovest della Cina) Zhu Rikun viene fermato dalla polizia e sottoposto ad un estenuante interrogatorio sulle ragioni della sua presenza nel territorio. Come le spire del serpente si avvolgono lentamente intorno alla preda, così le parole dei poliziotti intessono attorno al regista un intrico di domande, pressioni, insinuazioni cui il regista oppone una resistenza dimessa ma inamovibile.

18.30
SONGS FOR MADAGASCAR
di Cesar Paes
Madagascar, Francia, UK, 2016, 88’
Songs for Madagascar è un viaggio intimo attraverso l’isola del Madagascar alla ricerca della sua anima musicale. Seguiamo da vicino il lavoro creativo di un gruppo di musicisti, i loro spettacoli e i loro incontri con le comunità locali. Le parole delle canzoni sono più efficaci di lunghi discorsi: con un film divertente e stimolante il pluripremiato regista Cesar Paes, lavorando a stretto contatto con gli artisti e con i ricercatori dell’Università di Southampton, porta all’attenzione del pubblico in Madagascar, in Europa e in tutto il mondo alcune questioni di rilevanza mondiale.
Hit me with music!

20.30
THE ROLLING STONES OLÉ OLÉ OLÉ!: A TRIP ACROSS LATIN AMERICA
di Paul Dugdale
UK, 2016, 105’
Il film è un road movie al seguito dell’attesissimo tour dei Rolling Stones che, nei primi mesi del 2016, li ha portati in dieci città dell’America Latina. Elettrizzanti performance dal vivo si mescolano ad uno sguardo intimo e ravvicinato nel mondo della leggendaria band. Il tour si conclude con la tappa a L’Avana, di fronte ad un pubblico di oltre un milione di persone, per un concerto assolutamente emozionante e memorabile.
Hit me with music!

22.30
SÎPO PHANTASMA
GHOST SHIP
di Koldo Almandoz
Spagna, 2016, 67’
Un viaggio attraverso navi fantasma, leggende, storie di uomini e di viaggi, di cinema, fantasmi e vampiri. Oscar Wilde, il Nosferatu di Murnau, Bram Stoker diventano i personaggi di un film-saggio visionario e poetico, fatto di frammenti di immagini, lettere, visioni, personaggi celebri e di mille storie, al tempo stesso fantastiche e reali.
Concorso Internazionale

ISTITUTO FRANCESCE
19.00
C(H)AMP DE RÉFUGIÉS CAMP REFUGEE
di Ligia Ramos, Leandro Muniz Barreto
Francia, 2016, 9’
Immagini di profughi siriani in fuga dalla guerra civile vengono proiettate, di notte, su alcuni muri della città di Parigi, il testo d’accompagnamento riflette il difficile dibattito in corso in Europa sulla questione dei rifugiati.
Looking for Neverland

LA PERMANENCE
ON CALL
di Alice Diop
Francia, 2016, 97’
Siamo al centro assistenza sanitaria per migranti dell’ospedale Avicenne di Bobigny, vicino alla banlieu parigina. Il mondo che sfila davanti ai nostri occhi è un mondo sofferente, di uomini affetti da mali fisici e psicologici amplificati dal loro percorso per raggiungere la Francia e dall’estrema precarietà del loro quotidiano. Dinanzi a loro, un medico, affiancato da uno psichiatra, tenta di offrire soluzioni mediche immediate e un ascolto accogliente. Palpando i corpi, facendo domande con discrezione e molta umanità e redigendo prescrizioni e certificati, il dottore Jean-Pierre Geeraert ricostruisce alcune briciole dei percorsi di questi esseri umani che sono stati come proiettati dalla marea nel suo studio. (Cineuropa)
Looking for Neverland

30 NOVEMBRE

LA COMPAGNIA
11.00
HOW I DID IT
Incontro pubblico con gli autori
Ingresso libero

15.00
IZA LICA ZRCALA
A TWO WAY MIRROR
di Katarina Zrinka Matijević
Croazia, 2016, 42’
Lika è un campo coperto di erba; è un alveare pieno di miele; è montagna, lago, aria, vento, albero, fiore. D’inverno, è un campo coperto di neve. Un’intensa ricognizione poetica per disegnare un suggestivo “paesaggio interiore”, quello della regista, che ci conduce a visitare Lika, la terra che fu dei suoi antenati e che sarà dei suoi discendenti. Un paesaggio magico e speciale, perché non risiede nel Regno del Reale, ma in quello, incontaminato e incorruttibile, dell’anima. Un film che guarisce le ferite interiori, perché fatto da chi l’anima ebbe ferita.
Concorso Internazionale

16.00
DUM SPIRO SPERO
di Pero Kvesić
Croazia, 2016, 52’
“Dum spiro spero” è un motto latino che significa ‘finché respiro spero’, ancora oggi usato da coloro che vogliono vivere fino all’ultimo respiro. Intrecciando vita quotidiana, libri e morte, il regista riflette sulla sua progressiva perdita delle forze e sulla forza che ci vuole per lasciare andare la vita. Pero Kvesić, acclamato scrittore croato, è al primo film: il risultato raggiunge le vette della sua letteratura. Un diario in cui le immagini e le parole girano libere, in un intreccio di ironiche e lapidarie scintille d’autore che sanciscono la libertà individuale, nella vita come nella morte.
Concorso Internazionale

17.15
HINTER DEM SCHNEESTURM
BEYOND THE SNOWSTORM
di Levin Peter
Germania, 2016, 92’
Il vecchio nonno del regista ha sepolto i ricordi di quando fu soldato nazista, nel 1943, durante l’invasione tedesca dell’Ucraina. Non ricorda, o non vuole ricordare, i luoghi, le genti, i pensieri e le azioni di quel lungo cammino nelle tenebre della storia. Levin Peter trova un album di fotografie che evocano il vissuto di quel giovane nazista. Comincia a interrogarlo a caccia di risposte, cercando di rompere il muro dell’incomunicabilità, e infine compie il viaggio in Ucraina sulle tracce di quel drammatico pezzo di vita del suo passato con l’obiettivo di custodirne la memoria.
Concorso Internazionale

19.15
HOTEL SPLENDID
di Mauro Bucci
Italia, 2016, 90’
Alla presenza di Mauro Bucci
Hotel Splendid è un racconto intimo e corale sulla vita di una comunità di migranti provenienti dalle coste africane, ospitata presso una struttura per richiedenti asilo politico a Cesenatico. Il film documenta le esperienze quotidiane e il funzionamento di un albergo adibito a centro di accoglienza per rifugiati. Il documentario intreccia una doppia narrazione per raccontare differenti itinerari: il drammatico viaggio segnato da violenze e abusi intrapreso dai migranti per giungere in Europa e il percorso dei richiedenti asilo dall’ingresso nel centro di accoglienza fino alla conclusione dell’iter di valutazione.
Concorso Italiano

21.30
LA STANZA VUOTA
THE EMPTY ROOM
Chi sono i giovani foreign fighters europei e perché partono?

MA FILLE NORA
MY DAUGHTER NORA
di Jasna Krajinovic
Belgio, Francia, 2016, 15’
Prima di partire, Nora ha scritto a sua madre una lettera dicendole tutto quello che una figlia può dire dopo che ha deciso di lasciare la famiglia per intraprendere la propria strada. Questo sentimento, universale, assume qui una connotazione agghiacciante: Nora ha infatti lasciato la sua Bruxelles per andare in Siria e prendere parte alla Jihad. “I meccanismi di radicalizzazione sono così elaborati, così raffinati, che qualsiasi giovane ne può essere vittima”. [J. Krajinovic]
Eventi Speciali

LA CHAMBRE VIDE
THE EMPTY ROOM
di Jasna Krajinovic
Belgio, Francia, 2016, 58’
Alla presenza di Samira Laakel e Shaila Ben Ali
Siamo nella Bruxelles del post-attentato e la camera vuota è quella di Sabri che, a 19 anni, ha abbandonato genitori e fratelli per andare in Siria a combattere la Jihad. Quattro mesi dopo la famiglia ha ricevuto un messaggio che ne annunciava la morte. È da quel giorno che Saliha, madre di Sabri, è impegnata in un’associazione di famiglie i cui figli hanno aderito al terrorismo islamico e che si batte perché si mettano a punto leggi e strategie per impedire che altri giovani si lascino contagiare dalla “vocazione al martirio”.
Eventi Speciali

ISTITUTO FRANCESE
19.00
BEYROUTH HOTEL BEIRUT HOTEL
di Danielle Arbid
Francia, Libano, 2011, 99’
Zoha, una giovane cantante libanese di night club che cerca di affrancarsi dal con- trollo opprimente dell’ex marito, e Mathieu, avvocato francese in viaggio d’affari che finirà per essere sospettato di spionaggio, si incontrano una sera a Beirut. Per dieci giorni vivranno una storia d’amore fatta di paura, desiderio, intrighi e vio- lenza. In un incrocio tra spy story e film noir, Beirut Hotel racconta una relazione vissuta sul filo del rasoio, riflesso di un paese ancora in bilico tra guerra e pace, dove qualsiasi cosa può accadere in qualsiasi momento.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

1 DICEMBRE

LA COMPAGNIA
11.00
HOW I DID IT
Incontro pubblico con gli autori
Ingresso libero

15.00
ŠALTOS AUSYS
DEAD EARS
di Linas Mikuta
Lituania, 2016, 42’
Due uomini, un anziano contadino e il suo figlio sordomuto, vivono in una zona di campagna remota, isolata dalla civiltà. Pur vivendo insieme e condividendo problemi e dolori, rimangono molto distanti tra loro. I tentativi di conversazione si riempiono di equivoci che a volte diventano conflitti. Il padre ritiene il figlio incapace e infantile. Il figlio trova il padre insensibile e ruvido. Potranno mai capirsi?
Concorso Internazionale

16.00
LA VIE À VENIR
LIFE TO COME
di Claudio Capanna
Belgio, 2016, 52’
I gemelli Eden e Leandro sono nati molto prematuri. Una volta fuori dal ventre della madre, Laurence, si trovano gettati nel mondo asettico e angosciante dell’ospedale, pieno di macchine rumorose e medici in camice bianco. Le settimane passano nella sezione neonatale, e madre e figli lottano ostinatamente per la vita. Noi che osserviamo siamo con loro in questa specie di limbo, una corteccia linfatica spazio- temporale che monitora, nutre, guarisce.
Concorso Internazionale

17.15
LA PRIMA META
FIRST TRY
di Enza Negroni
Italia, 2016, 74’
Alla presenza di Enza Negroni
Max è l’allenatore della Giallo Dozza, squadra multietnica di rugby composta dai detenuti della Casa Circondariale Dozza di Bologna, ed è anche il motore di un processo di trasformazione umana che è forse già cinema, prim’ancora che realtà. Gli estenuanti allenamenti, le partite giocate sempre in casa, e sempre perse, la voglia di riscatto che si trasforma nella voglia di un gioco con delle regole. Due narrazioni che scorrono parallelamente: quella della cella, qui solo evocata, e quella del campo da gioco, che è un altro interno, che però include e non isola.
Concorso Italiano

19.00
CORPS
CORPSE
di Benjamin d’Aoust
Belgio, 2016, 16’
Dalla sua terrazza Benjamin d’Aoust vede due ali della prigione Saint-Gilles a Bruxelles e, soprattutto, sente le grida dei detenuti e dei secondini che la popolano. Saint-Gilles, costruito con i mattoncini rossi tipici dell’architettura industriale del XIX secolo, diventa nel film un luogo dell’anima; le voci dei detenuti, tutte insieme, diventano una: quella del carcere stesso, che si fa corpo e diventa un mostro. Il regista crea un conflitto tra il Dentro e il Fuori, innescando una riflessione sul ruolo del carcere nella società oggi.
Concorso Internazionale

A SECOND BIRTHDAY
di Georg Manuel Zeller
Italia, 2016, 30’
Misha è affetto da fibrosi cistica, una malattia incurabile ed ha nove anni quando si rende necessario un trapianto di fegato. Una profonda consapevolezza di sé e delle grandi questioni della vita, ed una candida visione del mondo lo hanno accompagnato nelle lunghe degenze negli ospedali di tutta Europa. Il padre di Misha, regista di questo intimo, emozionante lavoro, filma il tempo e lo spazio di una testimonianza che incanta, durante i mesi che precedono e che seguono il trapianto.
Concorso Internazionale

20.45
REMAINS FROM THE DESERT
di Sebastian Mez
Germania, 2016, 21’
Ciò che resta di Osman dopo sette mesi passati in un “campo di tortura” nel Sinai, nel mezzo del suo viaggio pieno di speranza dall’Eritrea a Israele, è un ricordo indicibile e un corpo solcato dalla violenza. Ogni angolo di Osman è attraversato da una storia che secca l’anima, la inaridisce come il territorio in cui è finito prigioniero. Sebastian Mez ripercorre quel viaggio, tra paesaggi di violenta bellezza, pianeti che non si possono immaginare, così come inimmaginabile è l’esperienza di Osman, astronauta alieno che tenta l’approdo su un mondo nuovo.
Concorso Internazionale

BEIN GDEROT
BETWEEN FENCES
di Avi Mograbi
Israele, Francia, 2016, 84’
Alla presenza di Avi Mograbi
In collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi
In collaborazione con la mostra Ai Weiwei. Libero, Fondazione Palazzo Strozzi
Holot è un centro di detenzione nel deserto di Israele, vicino al confine con l’Egitto. Ospita i richiedenti asilo dall’Eritrea e dal Sudan, che non possono essere rimpatriati né tantomeno hanno prospettive in Israele a causa delle politiche del paese. Anche se non è tecnicamente una prigione, ne ha tutte le caratteristiche. Chen Alon e Avi Mograbi, decidono di avviare un laboratorio teatrale con le persone che si trovano lì, nella più precaria delle situazioni, seguendo i principi del “Teatro dell’Oppresso” che si propone come un percorso artistico ed estetico finalizzato al cambiamento politico e sociale. Le esperienze della vita dei richiedenti asilo costituiscono il punto di partenza per il processo.
Eventi Speciali

ISTITUTO FRANCESE
19.00
PEUR DE RIEN PARISIENNE
di Danielle Arbid
Francia, Libano, 2015, 120’
Anni ‘90. Lina, 18 anni, arriva a Parigi dal Libano per studiare. Cerca quello che non ha mai trovato nel suo paese d’origine: la libertà. Inizia così la sua vita adulta, correndo via dall’ultima propaggine della famiglia che le è rimasta attaccata addosso dopo la partenza da Beirut. In quest’avventura alla ricerca della propria identità, Lina prenderà coscienza di sé, passando da una Parigi all’altra al ritmo dei suoi incontri amorosi. Perché a 18 anni si sogna di stare con il mondo, non con un solo ragazzo.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

2 DICEMBRE

LA COMPAGNIA
11.00
HOW I DID IT
Incontro pubblico con gli autori
Ingresso libero

15.00
DAL RITORNO
di Giovanni Cioni
Italia, Francia, Belgio, 2015, 92’
“Caro Silvano, quando ci siamo incontrati, una sera di dicembre, mi hai chiesto di accompagnarti. Volevi tornare laggiù, nel luogo a cui sei sopravvissuto. Io sono sempre laggiù, mi dicevi. In vita, solo, nell’incredulità dell’esistenza. Abbiamo iniziato il viaggio. Sei dovuto sopravvivere, di nuovo”. [G. Cioni] Silvano Lippi racconta: soldato italiano in Grecia, nel 1943, prigioniero dei Tedeschi, deportato a Mauthausen dove fu addetto ai forni crematori. Il film si rivolge a lui, dal ritorno. Un ritorno senza fine, un ritorno che non ha risposte.
Eventi Speciali

17.00
HOMO SAPIENS
di Nikolaus Geyrhalter
Austria, Germania, 2016, 94’
In collaborazione con la mostra La fine del mondo – Centro Pecci Prato
Cosa resterà dell’ingegno dell’uomo moderno dopo la sua scomparsa? Come in un flash-forward, Geyrhalter ci fa scoprire scenari desertici, abbandonati, quasi apocalittici, non-luoghi che diventano simbolo tanto della caducità e della provvisorietà dell’uomo, quanto della sua incuria e del suo poco rispetto per la natura che lo circonda. Homo sapiens è un inno all’ingegno dell’uomo, un monito alla sua coscienza, è un invito alla riflessione sul suo ruolo nel mondo.
Eventi Speciali

19.00
THIS SMELL OF SEX
di Danielle Arbid
Francia, 2008, 20’
Un giorno a Danielle Arbid viene chiesto di realizzare un programma per la radio. La regista incontra e interpella donne e uomini che conosce, in Libano, registrando una vasta collezione di racconti intimi sulle idee, le vicende, le esperienze sessuali di una generazione. Qualche tempo dopo la messa in onda radiofonica, quello stes- so materiale viene ripreso e impiegato nella realizzazione di un cortometraggio.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

ÉTRANGÈRE
di Danielle Arbid
Francia, 2002, 39’
Margot è un’immigrata che viene da uno dei paesi che stanno dall’altro lato del Mediterraneo. Sebbene abbia 78 anni, va a lavorare tutti i giorni a piedi come stiratrice in lussuosi appartamenti di ricchi parigini. Per la maggior parte del tempo non li incontra, ma assorbe il loro mondo come una bambina in una casa di bambola.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid

21.00
CERIMONIA DI PREMIAZIONE E PROIEZIONE DEI FILM PREMIATI