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- IL LADRO DI CARDELLINI - L'arte di arrangiarsi


Sinossi *:
In un piccolissimo paese dell’entroterra campano, Pasquale Cardinale, anziano agente della forestale, passa le sue giornate tra alcol e videopoker.
Lo fa da dieci anni ormai, da quando è scomparsa Adriana, la sua amata moglie.
Per ripianare i debiti di gioco, rivende al mercato clandestino i cardellini sequestrati ai bracconieri finché, colto in flagrante, incassa un rapido ed umiliante licenziamento, che sembra dare il colpo di grazia ad una vita già piuttosto malmessa.
Ormai prossimo alla pensione, il poveretto si ritrova infatti senza lavoro e senza stipendio, indebitato fino al collo e assillato oltre che dagli strozzini, dalla ingombrante presenza di una figlia, Grazia, cantante in sovrappeso che, in virtù di una vecchia promessa strappatagli anni prima, pretenderebbe da lui i soldi della liquidazione, per un risolutivo intervento estetico, che avrebbe alleggerito lei dei
trenta chili di troppo e il povero Pasquale dei trentamila euro del suo agognato tfr.
Per restituire il dovuto ai suoi minacciosi usurai e ottenere al contempo quanto necessario ad accontentare le esigenze estetiche di sua figlia, l’ex maresciallo non trova di meglio che aggregarsi a una banda di anziani bracconieri fatta di parenti, amici e compaesani. Tutte vecchie cariatidi del mestiere, di fronte alle quali, con i suoi sessantatre anni, egli è poco più che un giovanotto.
Ma il bracconaggio è passione ed è noto che la passione non conosce vecchiaia, dunque si continua a sfidare la legge (e la sorte), stendendo reti, organizzando truffe di piccolo e medio livello, arricchendosi, e più spesso rovinandosi, con le scommesse clandestine legate al canto dei cardellini.
Nel giro ci sono Antonino il parrucchiere, suocero di Pasquale, Attilio il tabaccaio, Pippo il fornaio e i fratelli Attanasio, robivecchi con annesso deposito di ciarpame, dove Bernardino, il minore dei due, purtroppo cerebroleso dalla nascita, si dilette con le sue strampalate invenzioni, ultima delle quali una app per cellulari, in grado, a suo dire, di tradurre il cinguettio degli uccelli in linguaggio umano.
Ma seppure ognuno con i suoi acciacchi, con i suoi piccoli scheletri nell’armadio e con le sue personali simpatie e antipatie, quando si tratta di formare una paranza e lavorare…da scalcinata compagnia da bar, si trasformano, come per miracolo, in un gruppo compatto, efficiente e determinato…
Pieni di entusiasmo come dei giovanotti di primo pelo anche perché, va detto, sostenuti da non meglio identificati cocktails di psicofarmaci artigianali, prescritti dallo stimatissimo Mimì, fratello (quasi) laureato del farmacista del paese, dottor Sabatino di Maggio.
Al momento, la banda è concentrata su una truffa di una certa portata, appropriarsi di 200 cardellini bianchi, di razza purissima, sostituendoli con cardellini comuni, dipinti di bianco con l’aerografo.
Una truffa abbastanza usuale nel mondo dei cardellari ma che in genere si tenta con gabbiette che contengono uno o due esemplari al massimo.
Trafugare una voliera con duecento pezzi e sostituirla con un'altra piena di cardellini farlocchi è impresa che richiede buona organizzazione, sincronismi perfetti e, soprattutto, duecento cardellini comuni da pitturare con l’aerografo…Cosa non facile da ottenere, soprattutto nei tempi brevi richiesti dal committente, che in
questo caso è il bizzoso dottor Cafiero, veterinario di zona nonché noto collezionista di specie protette, che non s’è mai sposato e vive con l’anziana mamma in un villino-voliera ai margini dell’abitato.
C’è da mettersi a lavoro insomma e per Pasquale sembra anche una buona
occasione per distrarsi un pochino dalle sue angosce personali, buttandosi a capofitto nell’organizzazione di un colpo che, andasse tutto per il verso giusto, gli risolverebbe non pochi problemi.
Malauguratamente però, poche ore dopo aver ingerito una pasticca di Mimì, durante la sua prima parata di rezza da ormai ex maresciallo, un inseguimento dei suoi ex colleghi della forestale, gli provoca un improvviso infarto.
Sospeso tra la vita e la morte per una lunga e interminabile notte, al risveglio
Pasquale sembra risorgere con una vitalità e una energia che fino a quel momento gli erano del tutto sconosciute.
Torna ai suoi videopoker ma con un entusiasmo e una determinazione diversa, introdotto da Attilio il tabaccaio, comincia a scommettere sulle cantate dei
cardellini, scoprendosi un intenditore dall’orecchio finissimo e, in ultimo, aggiustato il tiro con i dosaggi dei supporti farmacologici forniti da Mimì, riesce a godere di un ottimo umore e una inaspettata serenità.
Gli impegni di Grazia però, ormai nota cantante di sagre, non le consentono di seguire come vorrebbe il papà, appena dimesso da cardiologia.
Assumere una badante potrebbe essere troppo oneroso, considerato che il poveretto è senza stipendio e quindi, su suggerimento del suo mentore-manager, Nino Nolano, la giovane cantante pensa bene di organizzare un matrimonio combinato.
La sposa rumena, individuata grazie alla collaborazione di Olga, moglie di Attilio e anche lei di origini rumene, dovrà badare alla casa ed occuparsi delle esigenze del malandato genitore fino alla fine dei suoi giorni.
A babbo morto, secondo gli usi, avrà diritto al cinquanta per cento della pensione di riversibilità, restando l’altro cinquanta per cento, a suo beneficio in quanto, secondo lei, co erede legittima del titolare della stessa…
L’idea del matrimonio combinato avvilisce Pasquale, ancora innamoratissimo della defunta moglie. Non fosse per il sostegno psicologico fornito da Mimì e dalle sue terapie, finirebbe di nuovo in depressione ed invece riesce ad affrontare anche il matrimonio combinato, se non con entusiasmo con il giusto distacco emotivo.
Il matrimonio in sé è una operazione rapida e, almeno apparentemente, indolore.
Ma l’alchimia tra uomini e donne è mistero ancora irrisolto e nel volgere di una sola notte, quello che doveva essere un puro matrimonio di convenienza si trasforma in una travolgente storia d’amore, che cambia ancora una volta l’animo del nostro protagonista. Pasquale cioè, dalla sera alla mattina smette di bere, di parlare con la moglie morta e di rovinarsi con i videopoker!
Ha bisogno di denaro quindi parteciperà al colpo organizzato da suo suocero ma appena sarà maturo il tempo tornerà immediatamente sulla retta via per godersi la pensione accanto alla donna che ama.
La cosa stupisce non poco Attilio e gli altri del gruppo ma, concludono insieme, l’amore può fare miracoli ed in fondo anche Pasquale ha diritto di goderne…
I preparativi fervono e in poche settimane, al seguito di Pippo Palatone, espertissimo conoscitore di tutte le migliori aree di caccia della provincia, il gruppo riesce a mettere insieme i duecento cardellini necessari.
Qualche giorno per la pitturazione ed è tutto pronto per l’operazione.
I purissimi cardellini bianchi sono all’ex mobilificio Pagliarella, il mercato clandestino di volatili dove, secondo la soffiata ricevuta, si incontreranno l’anziano allevatore, un compaesano trapiantato al nord da decenni e il compratore, signor Lucio Giuffrida, titolare dell’unica impresa di pompe funebri del circondario.
Per quanto pianificata da tempo, l’operazione non è priva di insidie ma un gruppo collaudato sa mettere in conto e gestire in scioltezza anche gli imprevisti per cui, nonostante l’inaspettata presenza di cani antirapina a protezione dei cardellini, gli arzilli bracconieri con un improvviso stratagemma, riescono ugualmente a mettere a segno il colpo, caricando la voliera con il suo prezioso contenuto sul proprio furgone.
Pasquale, fresco infartuato, non è certo nelle migliori condizioni per affrontare lo
stress di una situazione come questa eppure, sebbene a fatica, svolge la sua parte fino in fondo e riesce a mettersi in salvo, prima dell’arrivo dei cani…
Nella concitazione del momento però, nessuno s’è ricordato che le gabbie sono
dotate di microchip, ragione per cui bisogna sbarazzarsene alla svelta, prima che gli inseguitori gli siano addosso.
Pasquale è agitato, farfuglia frasi sconnesse ma adesso c’è bisogno di sangue freddo e nessuno fa caso al suo disagio, concentrati come sono tutti, sul da farsi.
Raggiunta una vallata isolata, dominata solo dalla presenza di pale eoliche, si liberano delle gabbie, stipando i cardellini direttamente nel furgone dove è rimasto seduto soltanto il malandato Pasquale.
Mentre all’esterno si discute ancora su quale sia la strada da prendere per dileguarsi il più in fretta possibile, accade ciò che molto difficilmente ci si aspetterebbe possa accadere in simili situazioni…Pasquale, all’improvviso, comincia a ‘rispondere’ al cinguettio dei cardellini.
Gorgheggia anche lui, e sembra intendersi perfettamente con i piccoli volatili. Si commuove anzi e, senza starci troppo a pensare, apre il tettuccio del furgone, liberando lo stormo di uccellini, che lo ringrazia, librandosi verso il cielo con un canto melodioso…
Antonino, Attilio e tutti gli altri restano basiti, impotenti davanti a quei candidi cardellini tornati inaspettatamente liberi per mano di Pasquale.
Probabilmente in circostanze diverse lo avrebbero insultato o perfino picchiato ma si ritrovano, d’improvviso davanti al fenomeno (forse) paranormale di un uomo che non parla più ma si esprime cinguettando…
I minuti però passano, i cardellini sono andati perduti ma gli inseguitori sono alle calcagne e se non si vuole restare vittima dei cani feroci non resta che abbandonare presto quello valle e magari portare il povero Pasquale presso il più vicino ospedale.
Lì dove saranno certamente in grado di fornire una spiegazione logica e razionale allo strano fenomeno che lo ha colpito…

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