Sinossi *: Michele, un avvocato civilista tanto abile quanto privo di scrupoli, sceglie come domicilio coatto l’abitazione dell'ex moglie Eleonora per sfuggire alla carcerazione provvisoria in attesa del processo che lo vede imputato per corruzione. Eleonora, però, ha fatto una scelta radicale. Dopo la fine del loro matrimonio, ha dato vita a un progetto utopico di cui è amministratrice: il cohousing "Il Nido", costruito in un’area ex industriale ristrutturata e suddivisa in loft e appartamenti con l’investimento di una trentina di nuclei famigliari. Un micro villaggio nella periferia di Roma, dove si pratica uno stile di vita a impatto zero sull’ambiente e dove tutte le decisioni vengono prese collegialmente condividendo spazi e attività. Inutile dire che per Michele “Il Nido” è l’opposto di quello che, da cinico individualista qual è, considera una vita sensata. Con l’ex moglie sono subito scintille: Michele le regala il suo sarcasmo e, contemporaneamente, la corteggia per ingelosire il suo nuovo compagno Riccardo, un uomo solido, socio di una ditta che si occupa di commercio equo e solidale. La situazione cambia quando sulle sorti del cohousing piomba una notizia ferale: il complesso abitativo ha le ore contate. Il terreno su cui sorge, infatti, è stato contaminato dalla precedente attività industriale e, senza una costosa bonifica, dovrà essere sgomberato entro pochissimo tempo. Per Michele sarebbe un disastro, perché significherebbe il trasferimento in carcere. Perciò, dopo l’iniziale disinteresse per “Il Nido”, la sua missione diventa salvarlo a tutti i costi e con ogni mezzo. Una commedia metropolitana, una sfida sulla conoscenza dei mondi degli altri raccontata con uno stile spettinato e moderno.