Fondazione Fare Cinema
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locandina di "La Siciliana Ribelle"

Cast

Interpreti:
Veronica D'Agostino (Rita Mancuso)
Gérard Jugnot (Procuratore Antimafia)
Marcello Mazzarella (Don Vito Mancuso)
Lucia Sardo (Rosa Mancuso, Moglie di Don Vito Mancuso)
Paolo Briguglia (Maresciallo Bruni)
Primo Reggiani (Lorenzo)
Francesco Casisa (Vito)
Carmelo Galati (Carmelo Mancuso, Fratello di Rita)
Mario Pupella (Don Salvo Rimi)
Miriana Fajia (Rita da Bambina)
Lorenzo Rosone (Vito da Bambino)
Lollo Franco (Maresciallo Campisi)
Salvatore Schembari (Bellafiore)
Emanuela Mulè (Dott.ssa Parsi, Pubblico Ministero)
Piergiuseppe Serra (Direttore di Produzione)

Soggetto:
Marco Amenta

Sceneggiatura:
Marco Amenta
Sergio Donati

Musiche:
Pasquale Catalano (I)

Montaggio:
Mirco Garrone

Costumi:
Cristina Francioni

Scenografia:
Marcello Di Carlo

Fotografia:
Luca Bigazzi

Suono:
Mario Iaquone
Luigi Melchionda
Marco Saitta

Casting:
Pino Pellegrino
Chiara Agnello

Aiuto regista:
Davide Bertoni

Produttore:
Marco Amenta
Simonetta Amenta
Tilde Corsi
Gianni Romoli
Raphael Berdugo

Location Manager:
Christian Peritore

Ispettore di Produzione:
Christian Peritore

La Siciliana Ribelle


Regia: Marco Amenta (opera prima)
Anno di produzione: 2008
Durata: 110'
Tipologia: lungometraggio
Genere: criminalità/drammatico
Paese: Italia/Francia
Produzione: R&C Produzioni, Eurofilm, Roissy Films; in collaborazione con Rai Cinema
Distributore: Istituto Luce
Data di uscita: 27/02/2009
Formato di ripresa: 35mm
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa: Ufficio Stampa Cinecittà Luce / Germana Pierucci - R&C Produzioni
Vendite Estere: Roissy Film
Titolo originale: La Siciliana Ribelle
Altri titoli: The Sicilian Girl - La Sicilienne Rebelle - Das Sizilianische Mädchen - A Siciliana Rebelde

Recensioni di :
- Festival di Roma 2008: Il coraggio di Rita Atria ne "La Siciliana Ribelle" di Marco Amenta

Sinossi: Una mattina di novembre del 1991, una ragazzina di 17 anni con lo zainetto della scuola sulle spalle si presenta al Procuratore di Palermo per vendicare gli assassini del padre e del fratello, entrambi mafiosi. Per la prima volta una ragazzina di famiglia mafiosa si ribella apertamente all'organizzazione tradizionalmente maschilista.
Da questo momento, i giorni di Rita sono contati.
Come tutte le altre donne di mafia siciliane, Rita dovrebbe piegarsi alla legge del silenzio.
Dovrebbe chiudere gli occhi, sottomettersi, come sua madre e la madre di sua madre. Ma Rita non è come le altre. La sua vita è una sfida al destino e possiede l'intensità di un racconto epico.
Rinnegata e minacciata dal paese e persino dalla madre, Rita è costretta ad abbandonare la Sicilia natale ed esiliarsi clandestinamente a Roma.
Il Procuratore anti-mafia diventa per lei una figura paterna, la prende sotto la sua protezione e la sostiene nel suo percorso. Dovrà farle ammettere davanti a se stessa e davanti a tutti che suo padre e suo fratello non erano quelle figure positive che lei credeva. A Roma, sotto falsa identità, incontra Lorenzo e nasce un amore. Riscopre la femminilità e la voglia di vivere come un’adolescente spensierata.
Ma gli eventi precipitano e mettono Rita di fronte all'assurdità della vita e alla dismisura della sua battaglia. Rifiutando di essere la successiva sulla lista, Rita ancora una volta sceglie il suo destino.
Non le restano che nove mesi per vincere la sua battaglia.

Sito Web: http://www.lasicilianaribelle.it

Ambientazione: Palermo / Roma

"La Siciliana Ribelle" è stato sostenuto da:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC)
Regione Siciliana (Dipartimento Regionale dei Beni Culturali, Ambientali e della Educazione Permanente)
Sicilia Film Commission


Note:
Film ispirato ad una storia vera, che narra le vicende di Rita Atria, la giovane siciliana che nel novembre ’91, appena sedicenne, si presentò ai giudici per denunciare gli assassini del padre e del fratello, entrambi mafiosi di Partanna, opponendosi al sistema in cui era cresciuta. A raccogliere le sue deposizioni fu il giudice Paolo Borsellino, che da quel momento la prese sotto la sua ala protettiva. La Atria, minacciata dalla famiglia e dalla gente del suo paese, fu costretta a fuggire a Roma, finché nel luglio 1992, a una settimana dalla strage di via D’Amelio, si uccise gettandosi dal balcone della sua abitazione.

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