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La Speranza Vive Intera


Regia: Stefano Ferrari (IV)
Anno di produzione: 2021
Durata: 14'
Tipologia: documentario
Genere: sociale/teatrale
Paese: Svizzera
Produzione: Teatro Sociale Bellinzona - Bellinzona Teatro
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: DCP, colore
Titolo originale: La Speranza Vive Intera

Sinossi: Nel febbraio del 2021, durante il secondo lockdown, tre attori si sono rinchiusi nel Teatro Sociale di Bellinzona per lavorare al riallestimento dello spettacolo “Il dolore”. Una situazione paradossale: si crea per un pubblico che non si sa se e quando potrà mai vedere lo spettacolo. Qualche settimana più tardi, al termine del confinamento, il teatro ha riaperto proprio con “Il dolore”. Al regista Stefano Ferrari è stato chiesto di documentare questo periodo con la sua telecamera. Lui ha consegnato "La Speranza Vive Intera". Il suo cortometraggio è la messa in parallelo del lavoro all'interno del Teatro Sociale con la vita semicongelata che si svolge fuori.

Sito Web: http://www.teatrosociale.ch/spettacolo/la-spera...

Ambientazione: Bellinzona (Svizzera)

Note:
Nel film sono presenti estratti dalle prove dello spettacolo “Il Dolore” tratto dall’omonimo romanzo di Marguerite Duras.
Interpreti dello spettacolo: Margherita Saltamacchia, Raissa Avilés e Rocco Schira.
Adattamento e regia dello spettacolo: Margherita Saltamacchia.
Musiche originali e paesaggio sonoro: Raissa Avilés e Rocco Schira.

Lo spettacolo “Il Dolore”
Nel breve Diario di Marguerite Duras, scritto nell’aprile del 1945, si respirano i suoni, i sentimenti e i colori senza luce di un’attesa speranzosa e disperata: il ritorno a casa di suo marito Robert L. (lo scrittore francese Robert Antelme) deportato a Buchenwald e poi a Dachau. È la scrittura di Duras a descrivere i suoni, le voci e i rumori che scandiscono ogni giornata. Dalla piccola stanza in cui si protrae la sua attesa viene composta una partitura musicale dell’attesa e del dolore che «soffoca e abbisogna di spazio». Attesa, dolore, soffocamento, bisogno di spazio: termini che ben descrivono anche quanto la pandemia negli ultimi due anni ci ha fatto vivere. Le parole di Duras sono dette da Margherita Saltamacchia, rinchiusa nel perimetro di quell’angusta stanza delimitata solo dalla luce. Insieme, Raissa Avilés, attrice e cantante, e Rocco Schira, attore e violinista, riproducono dal vivo suoni, parole, canti e rumori, grazie alla voce e a un violino, mixati dal vivo in loopstation.


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