Fondazione Fare Cinema
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locandina di "La Strada Dritta"

Cast

Interpreti:
Ennio Fantastichini (Fedele Cova)
Giorgio Marchesi (Giovanni Nigro)
Anita Caprioli (Bruna Alessi)
Valeria Bilello (Maria)
Carmine Recano (Gaetano De Angelis)
Raffaella Rea (Angela)
Thomas Trabacchi (Ministro Romita)
Tony Sperandeo (Vittorio il Genovese)
Dario Aita (Alberto)
Simone Gandolfo (Michele)
Nunzia Schiano (Zia Maddalena)

Soggetto:
Francesco Pinto (Libro "La Strada Dritta")
Sandro Petraglia
Fidel Signorile

Sceneggiatura:
Sandro Petraglia
Fidel Signorile

Montaggio:
Lorenzo Fanfani

Costumi:
Enrica Biscossi

Scenografia:
Marco Belluzzi

Fotografia:
Federico Schlatter

Suono:
Alessandro Rolla

Casting:
Teresa Razzauti

Produttore:
Riccardo Tozzi
Marco Chimenz
Giovanni Stabilini
Maurizio Tini
Giusy Buondonno (Produttore RAI)

Produttore Esecutivo:
Antonella Iovino

La Strada Dritta


Regia: Carmine Elia
Anno di produzione: 2014
Durata: 100' x 2
Tipologia: film-tv
Genere: drammatico/storico
Paese: Italia
Produzione: Cattleya, Rai Fiction
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: DV, colore
Titolo originale: La Strada Dritta

Sinossi: Fedele Cova ( Ennio Fantastichini) a capo della Società Autostrade, è un uomo severo, ma sincero, con grandi capacità di comando, ed è lui a formare il gruppo di lavoro. Cova vuole con sé a Milano per la grande impresa: Giovanni (Giorgio Marchesi), brillante ingegnere progettista, uomo che nasconde una grande ferita e che conserva ricordi orrendi della ritirata in Russia durante la guerra, Bruna (Anita Caprioli) architetto, donna moderna, bella e affascinante, e Gaetano (Carmine Recano), un giovane operaio napoletano, “salito” al nord in cerca di fortuna per assicurare un futuro migliore a sua moglie Angela (Raffaella Rea) e ai suoi figli.
Le loro storie si intrecciano con quella di Maria (Valeria Bilello), una delicata ragazza con l’unico sogno di diventare sarta, e con quelle dei tanti operai che sulla lunga strada lavorano giorno e notte senza lamentare fatica. Sulla strada dritta, ognuno di loro incontrerà il proprio destino.

Sito Web: http://

Libro sul film "La Strada Dritta":
"La Strada Dritta"
di Francesco Pinto, 318 pp, Mondadori, collana Strade Blu, 2011
Il 19 maggio del 1956, il giorno in cui su uno sterrato di poche centinaia di metri viene dato inizio ai lavori, non c'è nulla: non un progetto definitivo, non le tecnologie, non le competenze professionali, non i soldi necessari. Il 4 ottobre del 1964 - appena otto anni dopo e in anticipo sui tempi previsti una striscia di asfalto lunga 755 chilometri collega Milano con Napoli, il Nord con il Sud: è l'Autostrada del Sole. Durante quegli otto anni un esercito di manovali, carpentieri, tecnici, progettisti combatte per rispettare la promessa della sua costruzione. E su quella strada trova il suo destino. Lì va a cercarlo Fedele Cova, l'amministratore delegato della Società Autostrade. Lì va a cercarlo Gaetano De Angelis, operaio emigrato al Nord che con Cova fa un giuramento: lo finiranno insieme quell'abbozzo di strada, e lui potrà ritornare a casa, come ha promesso a Maria. Lì troveranno il loro destino Giovanni Nigro, un ingegnere che nel gelo della campagna di Russia aveva perduto il suo onore, e Bruna, una dei progettisti, che ha bisogno di quella strada per continuare a correre. All'interno di una rigorosa ricostruzione storica, mescolando personaggi di invenzione e protagonisti reali, "La strada dritta" è il romanzo epico e corale di quell'esercito e della sua strada. Ufficiali e soldati, uomini e donne, ognuno con un sogno da rendere vero e una promessa a cui tenere fede. Tutti italiani, tutti con la schiena dritta, come la strada che devono costruire.
prezzo di copertina: 18,00


Note:
Miniserie in due puntate.

PRIMA PARTE
Autunno 1956. Cova amministratore delegato della Società Autostrade, vuole dimostrare al mondo che l’Italia è capace di vincere la sfida della ricostruzione e tenere fede all’incarico che gli è stato dato: realizzare una strada dritta lunga 755 chilometri, che unisca le città d’Italia.
Le sue braccia operative sono Giovanni e Gaetano.
Giovanni è un ingegnere giovane e brillante, al suo fianco sui tavoli da disegno Bruna, un architetto in grado di stupire tanto per il suo talento quanto per la sua bellezza.
Gaetano è un operaio del Sud, in cerca di fortuna. A Milano bussa alla porta di Giovanni, suo tenente nella guerra in Russia e viene coinvolto anche lui nella grande avventura: la costruzione dell’ Autostrada del sole.
A Milano, Gaetano incontra Maria. E’ un colpo di fulmine, si accende tra loro una passione improvvisa che entrambi cercano di controllare senza riuscirvi. La strada va avanti, Giovanni progetta opere ardite e Gaetano, con gli altri operai, lavora senza tregua nei cantieri. Una sera, la natura sembra ribellarsi, il Po prende ad ingrossarsi, la piena sale ad una velocità tale da far temere per il lavoro fatto negli ultimi mesi: la struttura del ponte, appena costruita, per la spinta dell’acqua potrebbe crollare, mettendo a rischio la vita di molti operai.
Giovanni, non si ferma neanche un attimo a pensare, affronta il fiume da solo, si dirige verso il pilone, e prova a stringere le valvole della pressione. E’ uno sforzo disperato, Giovanni usa tutta la sua forza anche se l’ossigeno è scarso e la testa incomincia a girare, riesce a chiudere le valvole solo un attimo prima di perdere controllo ed equilibrio. E’ notte, ed è solo, privo di sensi, sul fondo del cassone.

SECONDA PARTE
L’alba seguente scopre il fiume ancora in piena, Gaetano si accorge della barca ormeggiata al pilone e intuisce tutto: Giovanni ha raggiunto da solo la struttura per mettere in salvo gli operai e l’intero cantiere .
Sono attimi di panico, ma il gruppo di operai riesce a portare in salvo il giovane ingegnere.
Il giorno dell’inaugurazione della prima tratta di autostrada, quelle ore di paura sono solo un brutto ricordo, a riflettersi negli sguardi di tutti c’è l’orgoglio per aver realizzato un’opera inimmaginabile : un immenso ponte sul Po, lungo un chilometro e duecento metri, che resiste persino al passaggio dei carri armati.
L’amore tra Gaetano e Maria, nonostante l’arrivo di Angela, i sensi di colpa di Gaetano, e il desiderio di sottrarsi di Maria, continua ad essere forte. Anche tra Bruna e Giovanni c’è qualcosa di vero e profondo. E dopo essersi allontanati per qualche tempo decidono che una volta finita la strada il loro futuro sarà insieme.
E la strada va avanti e prosegue veloce, sembra una solita giornata di lavoro, alcuni operai sono sulla centina ideata per realizzare i viadotti dell’Appennino, ad un tratto un forte rumore rompe il silenzio delle montagne, l’impalcatura cede facendo precipitare tre operai pericolosamente ancorati alla vita dalla sola cintura di sicurezza.
Tra essi c’è anche Gaetano, Giovanni non esita un istante a soccorrerli: si cala lungo la centina, riuscendo a salvarli tutti proprio nell’attimo in cui la struttura si spacca facendolo precipitare nel vuoto come un angelo predestinato.
È il 1964 quando Gaetano, deciso a rientrare al Sud, promette a sua moglie che baderà alla famiglia anche da separati. Ha deciso di lasciarsi andare a quell’amore che non ha più ragione d’esser negato e corre a cercare Maria, trasferitasi intanto proprio a Napoli per dimenticarlo. Dopo 8 anni di lavori, l’Autostrada viene inaugurata. E’ il 4 ottobre 1964: le prime due macchine ad attraversare l’autostrada sono due 500 guidate da due giovani donne, una partita da Milano, l’altra da Napoli. Nel punto concordato a metà strada, Cova e i suoi aspettano emozionati. Nel momento dell’arrivo l’applauso è fragoroso ed è dedicato a tutti coloro che non ci sono più e che per la “strada dritta” hanno dato la vita.


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