Regia:
Giuseppe Carrisi
Anno di produzione: 2012
Durata: 65'
Tipologia: documentario
Genere: docufiction/sociale
Paese: Italia
Produzione:
Butterfly Cinematografica,
La Conchiglia di Santiago
Distributore: n.d.
Data di uscita:
Formato di proiezione: DV, colore
Titolo originale: Le Figlie di Mami Wata
Altri titoli: The Mami Wata's Daughters
Sinossi: Racconta il fenomeno del traffico di ragazze nigeriane dal loro Paese in Italia a scopo di sfruttamento sessuale. Nel film, ambientato a Benin City, definita la "fabbrica italiana di prostitute" e in diverse realtà italiane dove le vittime finiscono sulla strada, si intrecciano diverse circostanze.
La povertà del paese africano, la condizione della donna, il mondo dei trafficanti di esseri umani e delle "maman", i riti voodoo; ed ancora, i viaggi di queste ragazze attraverso il deserto del Sahara sulle stesse rotte dei migranti economici, le soste nelle oasi del Niger, le carceri libiche, le traversate sui barconi fino a Lampedusa fino alle condizioni di assoluto sfruttamento a cui devono sottostare una volta arrivate in Italia.
Il film è arricchito dalle testimonianze di Isoke, una ragazza nigeriane, che è riuscita a liberarsi dai suoi aguzzini, e Claudio un suo ex "cliente", divenuto un paladino della lotta allo sfruttamento sessuale delle donne.
Sito Web:
http://Ambientazione:
Benin City (Nigeria) / Italia
Periodo delle riprese:
2011"Le Figlie di Mami Wata" è stato sostenuto da:
Mater Africa per la Coop. Internaz. ets
Associazione Progetto La Ragazza di Benin City