Sinossi *: Vito parte dalla Puglia pieno di pregiudizi, convinto di trovare in Albania la sua moto rubata. Bora è tornata a Tirana dopo aver studiato a Barcellona. Rubin, che insieme a Bora aveva diviso le esperienze di lotta al potere nel movimento del Mjaft!, ha lasciato la politica per dedicarsi al risveglio culturale della sua generazione e alla musica. Il caso fa incontrare Vito con Rubin e Bora e piano piano la ricerca della moto diventa secondaria rispetto all’esperienza del viaggio. Ciascuno parte per la sua destinazione alla ricerca di qualcosa. Con loro conosciamo quella generazione che sotto la dittatura di Enver Hoxha cercava la libertà, ma che ha rinunciato a emigrare per costruirsi un futuro nel proprio paese. Scopriamo un paese fatto di luoghi come il Kombinat, vecchio complesso tessile diventato terra di conquista per chi scende da nord e si insedia a Tirana in cerca di lavoro, o la realtà rurale di città minerarie abbandonate o, ancora, le aspre montagne dove si estrae il cromo. Il viaggio ci porta nel cuore di una nazione che negli ultimi vent’anni è passata dal medioevo a internet, che vive questa transizione con contrasti e vitali contraddizioni.
Note:
“Made in Albania” è un film documentario che racconta l’Albania di oggi, 21 anni dopo la caduta del regime totalitario attraverso gli occhi e gli incontri di tre ventenni. Un documentario costruito come un film on the road che segue i tre protagonisti nei loro viaggi solitari e racconta gli incontri con personaggi molto particolari.