Fondazione Fare Cinema
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locandina di "Mario il Mago"

Cast

Interpreti:
Franco Nero (Mario)
Julia Nyako (Veronica)
Vittorio Marsiglia (Gerardo)
Attila Egyed (Gyula, Marito di Veronica)
Antonio Grosso (Angelo)
József Gyabronka (Avvocato)
Ági Szirtes (Izaura)
Zsolt Trill (Rumcájsz)
Vilmos Vajdai (Tamagocsi)
Tibor Gáspár (Anti)
Zoltán Mucsi (Lali)
Anna Fehér (Magdi)
Nelli Szücs (Ica)
Erika Nádasy (Signora Bányai)
Zoltán Varga (Autista)
László Attila Horváth (Pittore)
Kriszta Szorcsik (Ragazza)
Éva Janisch (Parrucchiera)
Dóra Kakasy (Donna Bionda)
Teréz Csombor (Donna Sofisticata)
Mercédesz Érsek-Obádovics (Donna)
Tivadar Puskás (Postino)
József Varga (Parrucchiere)
Lili Monori (Donna delle Pulizie)
Tamás Dénes (Voce alla Radio)
Sándor Pintér (Voce alla Radio)

Soggetto:
Margit Halász

Sceneggiatura:
Margit Halász

Musiche:
László Dés

Montaggio:
László Hargittai

Costumi:
Zsuzsa Balai

Scenografia:
Arturo Andreoli

Effetti:
Gyula Krasnyánszky
Ferenc Török
Dániel Bartha
Csaba Juhász
Antonin Krizsanics

Fotografia:
Beck György

Suono:
Gábor Balázs
György Blaskó
Brigitta Kajdácsi
János Mészáros

Aiuto regista:
Tamás Kulcsár

Produttore:
Gábor Garami
Franco Nero

Mario il Mago


Regia: Tamás Almási
Anno di produzione: 2008
Durata: 100'
Tipologia: lungometraggio
Genere: commedia/drammatico/romantico
Paese: Italia/Ungheria
Produzione: Cinema Film
Distributore: L'Altrofilm
Data di uscita: 28/11/2008
Formato di proiezione: 35mm, colore
Ufficio Stampa: L’Altrofilm
Titolo originale: Mario il Mago
Altri titoli: Márió, a Varázsló - Mario, the Magician

Recensioni di :
- L'Ungheria di Tamas Almasi in "Mario il Mago"

Sinossi: "Mario il Mago" racconta il dramma di una donna, il cambiamento graduale del suo carattere, la pazza e strepitosa passione del suo amore.
In un recondito piccolo villaggio ungherese lasciato intatto persino dalla caduta della cortina di ferro e del regime (1990), la gente semplice aspetta soavemente il miracolo.
L’arrivo di una bellissima macchina prospetta che il sogno possa avverarsi.
Cosě ricevono con felice curiositŕ il cinquantenne Gerardo, il primo “capitalista” che č arrivato per aprire un calzaturificio. L’uomo simpatico non suscita delusioni. Il suo essere spiritoso affascina e fa si che egli crei ottimi rapporti con tutti.
Tra poco si aprirŕ lo stabilimento, mentre gli alcolizzati, ospiti fissi della cantina del paese commentano i cambiamenti.
Nonostante la paga sia molto bassa, le contadine, stanche della routine del lavoro di casa, adorano lavorare con lui. Costoro diventano finalmente: lavoratrici di fabbrica.
Nell’ambiente della nuova occupazione, si sentono persone rispettate, poiché Gerardo dedica loro attenzioni e ha una buona parola per tutte: come un padre affettuoso ha una carezza per ognuna.
All’inizio, la protagonista, Veronica (45 anni), una donna sposata, carina, formosa, resta del tutto indifferente quando riceve le prime notizie dello stabilimento dall’esuberante Elena, la sua amica chiacchierona.
Veronica si trova a suo agio nel mondo che si č creata.
Č piena d’energia, intelligente ed č sempre stata un po’ diversa dalle compaesane. Ama il bello, dietro la sua casa, nel ripostiglio, prepara profumo dalle rose appena raccolte. In realtŕ Veronica desidera qualcosa in piů nella sua vita eppure non osa mai ribellarsi. Č giŕ passato molto tempo da quando ha rinunciato alle ambizioni giovanili con le quali ogni tanto č messa a confronto dalla sua amica Magda che vive in cittŕ.
Un giorno perň, tornando dalla passeggiata in riva al fiume, viene in qualche modo trascinata dall’incanto di una possibile nuova forma di vita ed entra a lavorare nello stabilimento.
Diventa la piů brava, la piů affidabile lavoratrice, il suo corpo rifiorisce, la sua anima si libera. Canticchia delle canzoni italiane, cucina cibi italiani al marito Gyula , che lavora come operaio, ma lui non gradisce molto i nuovi sapori esotici.
Un giorno, nel via vai seguito alla vaccinazione dei cani del villaggio, appare tra la gente Mario, una persona aristocratica, elegante, misteriosa.
Mario č il proprietario della catena di calzaturifici e, senza troppi giri di parole, informa lo stupefatto Gerardo che ha deciso di fermarsi qui. Le donne piangono Gerardo, che lascia il suo posto a Mario. Questi, contando sull’aiuto di Veronica, prende in mano la direzione dello stabilimento.
Nonostante l’atteggiamento distaccato, le donne adorano il distinto uomo italiano sempre inaccessibile. Il suo particolare fascino incanta e fa esaltare le donne che eseguono senza esitazione ogni sua disposizione. Il villaggio si anima, le donne frequentano il parrucchiere, si mettono vestiti provocanti…
Mario si accorge presto della vena creativa di Veronica (diventata il nuovo capogruppo dopo la partenza di Gerardo), la stima per la sua diligenza. Le altre operaie la invidiano per il rapporto preferenziale che ha con Mario. Questi le dŕ le chiavi della casa in modo che possa fare le pulizie domestiche, mangia quello che gli cucina. Veronica fraintende la situazione e s’innamora pazzamente di lui.
La donna si trasforma completamente: ogni suo pensiero č rivolto allo stabilimento, cioč a Mario.
Č ormai priva di ragione e di buon senso e quando incontra Mario in riva al fiume e si “parlano” ognuno nella propria lingua, inizia a fantasticare. Veronica č sempre piů affascinata dal comportamento cortese, dai bei vestiti, dall’odore magico del profumo di lui.
Confessa all’amica questo folle amore e viene incoraggiata. Gradualmente s’annienta la vita pacifica di Veronica e del marito Gyula. I litigi diventano quotidiani, ed infine spingono il brav’uomo a diventare violento. Anzi, mezzo ubriaco, si avvia con l’intenzione di uccidere l’italiano ma il suo progetto sanguinoso si placa e finisce a cantare giovialmente.
Mario, ignaro di tutto, rientra in Italia ed affida a Veronica lo stabilimento. Veronica crede che i suoi sentimenti siano ricambiati, si illude addirittura che lui sia andato in Italia per preparare un futuro insieme.
Per fargli una bella sorpresa, cambia il disegno di un modello di scarpa, causando una notevole perdita alla ditta. Si fa tagliare i lunghi capelli e si fa fare una pettinatura stravagante, regala il suo guardaroba ai colleghi (tanto le vecchie cose non le servono piů).
Mario arriva con un giovane, Angelo, che lo aiuterŕ a liquidare lo stabilimento. Veronica č a casa ammalata, la donna č come in delirio, nell’arrivo di Angelo, l’esecutore, le sembra di vedere una parte della tattica amorosa di Mario.
Per chiarire la situazione si mette un vestito molto seducente e si avvia allo stabilimento, non pensando neanche a quello che dirŕ la gente del paese.
Mario perň, trovandosi al confronto con lei, la maltratta di fronte a tutti, umiliando anche la sua femminilitŕ.
Veronica, vedendo di essere privata dei sogni e di aver perso tutto, commetterŕ un atto tremendo….

Sito Web: http://

Ambientazione: Abaújvár (Ungheria)

Periodo delle riprese: 12 Giugno 2007 - 28 Luglio 2007

Budget: 351.000.000 HUF

Libro sul film "Mario il Mago":
"Mario il Mago"
di Margit Halász


Note:
"Mario il Mago", come anche si intitola l’omonima opera di Thomas Mann, č un film tratto da una storia vera accaduta in un piccolo villaggio ungherese.
Č ambientato dopo la caduta del muro di Berlino, quando democrazia e capitalismo fanno capolino nei paesi dell’Est. Qui vengono aperti numerosi stabilimenti a basso costo, che sfruttano la manodopera locale.
In questo quadro si sviluppa la storia dell’ungherese Veronica e di Mario, l’affascinante imprenditore italiano, la cui venuta nell’Est genera un clima di cambiamenti e di libertŕ.
In tale magia, creata anche dal mistero del bel Mario, rimane ammaliata totalmente Veronica.


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