Fondazione Fare Cinema
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locandina di "My Name is Adil"

Cast

Con:
Adil Azzab (Se Stesso)
Husam Azzab (Adil a 8 anni)
Hamid Azzab (Adil a 13 anni)
Hassan Azzab (Migliore Amico di Adil a 25 anni)
Ziliali Azzab (Zio di Adil)
Mohamed Atiq (L'Elettricista)
Ali Tatawi (Nonno di Adil)
Hanan Filali (Madre di Adil)
Aicha Badraoui (Donna in Furgone)

Soggetto:
Adil Azzab
Andrea Pellizzer
Magda Rezene

Sceneggiatura:
Adil Azzab
Andrea Pellizzer
Magda Rezene

Musiche:
Rolando Marchesini
Alessandra Ravizza (Voce)

Montaggio:
Magda Rezene

Fotografia:
Adil Azzab
Andrea Pellizzer
Magda Rezene

Suono:
Rolando Marchesini (Presa Diretta, Post Audio e Mix)

Casting:
Mohamed Atiq (Marocco)

Produttore:
Andrea Pellizzer
Magda Rezene
Gabrio Rognoni
Roberta Villa
Rolando Marchesini
Fabio Costarelli

Testi:
Alessandra Ravizza

Color Correction:
Fabio Costarelli

My Name is Adil


Regia: Adil Azzab, Andrea Pellizzer, Magda Rezene
Anno di produzione: 2016
Durata: 74'
Tipologia: documentario
Genere: biografico
Paese: Italia/Marocco
Produzione: Imagine Factory
Distributore: Unisona Live Cinema
Data di uscita: 24/10/2017
Formato di proiezione: DCP, colore
Ufficio Stampa: Lo Scrittoio
Titolo originale: My Name is Adil

Recensioni di :
- MY NAME IS ADIL - La storia di un ragazzo e del suo sogno

Sinossi: Storia vera di Adil, un bambino cresciuto nella campagna marocchina che a 13 anni raggiunge il padre emigrato in Italia. Adil si confronta con la durezza dell’esperienza migratoria, ma anche con esperienze che cambieranno per sempre la sua vita. Girato tra la campagna marocchina e Milano, realizzato con attori non professionisti, il film tratta i temi della migrazione e dell’identità culturale a partire da una prospettiva nuova: quella dei bambini e dei ragazzi.

Sito Web: http://www.mynameisadil.com

Ambientazione: Marocco / Milano

Note:
Girato tra la campagna marocchina e Milano e realizzato con attori non professionisti, il film racconta la storia vera di Adil, un bambino che vive nella campagna del Marocco con la madre, i fratelli e il nonno capo-famiglia. E’ un mondo povero, dove fin da piccoli si lavora per ore nei pascoli, gli adulti possono essere rudi, e studiare è un privilegio per pochi. Adil sa che restare in Marocco significa avere un destino segnato, quello dei giovani pastori invecchiati precocemente che vede intorno a sé. Per questo vuole raggiungere il padre, El Mati, emigrato da anni in Italia per lavorare e mantenere la famiglia. L’insistenza del figlio e il desiderio di offrirgli un futuro diverso convincono El Mati a portarlo con sé. Andarsene, però, è anche una frattura, una separazione dolorosa dalla propria storia, dai propri affetti e dalla comunità.

Il film accompagna lo spettatore nel percorso del protagonista, tredicenne, alla scoperta di un nuovo mondo e di una nuova cultura. L’Italia non è il paese delle città favolose e della ricchezza facile sognata nell’infanzia, ma offre ad Adil la possibilità di studiare, vivere nuove esperienze e costruire nuovi legami.

Dopo dieci anni di assenza dal Marocco, Adil, ormai adulto, ritorna nel suo paese, intraprendendo un viaggio di ricerca e di riscoperta delle proprie radici, che lo aiuti a intrecciare i fili della sua storia e della sua identità, perché “solo se conosci da dove vieni, puoi sapere chi sei”.
Il film, realizzato senza finanziamenti e in modo indipendente, offre una prospettiva originale sui temi della migrazione e dell’identità culturale, affrontandoli dal punto di vista dei bambini e dei ragazzi.


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