Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Tutti i Premi della 24. Edizione del Torino Film Festival


Il Premio "Lancia" Migliore Film alla pellicola spagnola "Honor de Cavalleria" di Albert Serra. Tanti premi ai film italiani presentati alla manifestazione.


Tutti i Premi della 24. Edizione del Torino Film Festival
Una scena del film "Eliorama"
La giuria della 24. Edizione del Torino Film Festival, composta da Luca Guadagnino, Lisandro Alonso, Ines de Madeira, David Gordon Green e Ron Mann, ha assegnato il Premio "Lancia" quale Migliore Film Lungometraggio ad "Honor de Cavalleria" ("L'Onore della Cavalleria", Spagna, 2006, 102') di Albert Serra con la seguente motivazione "una commovente, elegante, coraggiosa presa di posizione filmica, un esordio di cinema abbaglante". La pellicola narra le vicende di Don Chisciotte e del suo scudiero Sancho Panza ed è il primo lungometraggio di Albert Serra ed è stato presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2006. A questo film è stato assegnato ex-aequo con "The Guatemalan Handshake" (USA, 2006, 96') di Todd Rohal il Premio Speciale della Giuria, che "sottolinea le stupefacenti performances dei due attori Lluis Carbò e Llluis Serrat in Honor de Cavalleria e il tour de force dell'insieme del cast di The Guatemalan Handshake. I due interpreti spagnoli offrono così tanto con così poco; e una collezione di momenti di stranezza e tristezza è resa viva dalle naturali ed autentiche performances di tutto il cast statunitense". Il regista Todd Rohal, vince, anche, il Premio per la Migliore Regia e il Premio Invito alla Scuola Holden Migliore Sceneggiatura, che consiste nel condurre un workshop di tre giorni presso la scuola Holden.
Il Premio Cipputi alla Carriera è stato assegnato al catalano Joaquin Jorda, scomparso da pochi mesi, a cui la manifestazione ha dedicato anche un'ampia retrospettiva. Federica di Giacomo ha, invece, vinto il Premio Cipputi Migliore Film sul Mondo del Lavoro con l'opera "Il Lato Grottesco della Vita" (Italia, 2006, 75'). Il film è girato a Matera e narra varie storie di lavori inventati ed abusivi, di una comunità che vive in una condizione sociale molto difficile.
Nella Sezione DOC 2006, la giuria del concorso composta da Anton Giulio Mancino, Corso Salani e Fabiana Sargentini ha assegnato il Premio PERSOL Migliore Documentario Italiano ad "Eliorama" (Italia, 2006, 40') di Maicol Casale e Alberto Momo "per il rigore formale attraverso cui estende l'argomento specifico ad una idea di architettura dello sguardo" e due Premi Speciali a a "Perryfarrell" (Italia, 2006, 70') di Giovanna Sonnino e "Un'altra Storia" (Italia, 2006, 90') di Marco Battaglia, Gianluca Donati, Laura Schimmenti, Andrea Zulini.
Nella Sezione Concorso Spazio Italia, la giuria composta da Francesco Brocani, Andrea Pastor e Carola Spadoni ha assegnato il Premio PERSOL Migliore Film o Video a Francesco Guttuso per il corto "Suicidio di un Paraplegico" (Italia, 2006, 10') con la seguente motivazione: "un film dove il tipi tap diventa folgorante metafora e vibrante motore di un congegno innescato per irridere e resistere con la vita e con la morte". Assegnate anche due Menzioni a "Roi du Silence" (Italia, 2006, 15') di Francesco di Loreto e Beppe Giacobbe ed a "Ritratto di Famiglia" (Italia, 2006, 5') di Carlo Cagnasso.
Il Premio Migliore Film o Video della Sezione Spazio Torino è stato vinto da "Fuori Fuoco" (Italia, 2006, 28') di Ernaldo Data e Daniele Salaris. Nella stessa sezione vince il Premio "Aurora" per la Migliore Sceneggiature l'italiano Romeo Toffanetti con il corto "L'Ultimo Spettacolo" (Italia, 2005, 9'), "perchè una sceneggiatura non è fatta solo di parole ma anche di immagini, emozioni, insomma di cinema".
Il "Kodak" Short Film Awards (Premio Migliore Cortometraggio Italiano) è stato assegnato ad Erika Tasini, regista di "Chronicles of Impeccable Sportsmanship", con la seguente motivazione della giuria, composta da Francesco Brocani, Andrea Pastor e Carola Spadoni: "definendolo un dissonante racconto di formazione per famiglie; una sovversiva messa in scena di giochi, rumori, sguardi e oggetti del desiderio".
Il Premio Fipresci è stato assegnato a maggioranza a "Notes by a Trackman" (Kazakistan, 2006, 34') del kazako Zhanabek Zhetyruov. La giuria ha, inoltre, assegnato una Menzione Speciale a "Bled Number One" (Francia/Algeria, 2005, 97') di Rabah Ameur-Zaïmeche.
Il Premio del Pubblico "Achille Valdata" per il Migliore Film Lungometraggio è stato assegnato, ancora a Zhanabek Zhetyruov, "per il lirismo con cui ritrae il regista ritrae i rapporti fra tre generazioni con uno sguadro nostalgico al passato". La giuria del publlico, composta da cinque lettori di "TorinoSette", ha asegnato anche il Premio Migliore Video o film della Sezione Spazio Italia: ha vinto Gianclaudio Cappai con "Purchè lo Senta Sepolto" (Italia, 2006, 18').
Il Premio Filmcritica "Bastone Bianco" è stato vinto da "Broken Trail" (Canada, 2006, 184') di Walter Hill.
La giuria del Premio CinemAvvenire ha premiato il film "Manoro" (Filippinem, 2006, 75') ed il Migliore Documentario Italiano, "Oltre Selinunte" (Italia, 2006, 56') di Salvo Cuccia, quest'ultimo con la seguente motivazione: "per l'assoluta libertà creativa con cui l'autore ha saputo rappresentare il documentario archeologico, lavorando sulla stratificazione dei materiali sonori e visivi e dimostrando di possedere un'impronta stilistica matura e incisivamente politica".
Infine il Premio AVANTI! (Agenzia Valorizzazione Autori Nuovi Tutti Italiani), che da la possibilitè di distribuzione in Cineforum e Cineclub all'opere premiate, è stato assegnato alle seguenti pellicole: "Fuori Fuoco" (Italia, 2006, 28') di Ernaldo Data e Daniele Salaris, "The Burning Wake" (Italia/Scozia/Messico, 2006, 27') di Giacomo Cesari, "News" (Italia, 2006, 4') di Ursula Ferrara, Roi du Silence" (Italia, 2006, 15') di Francesco di Loreto e Beppe Giacobbe, "Il Lato Grottesco della Vita" (Italia, 2006, 75') di Federica di Giacomo, "Un Racconto Incominciato" (Italia, 2006, 80) di Felice D'Agostino ed Arturo Lavorato ed a "This Is My Sister" (Italia/Kenya, 2006, 62') di Giovanni Piperno.

20/11/2006

Simone Pinchiorri