Festival del Cinema Cittŕ di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia del film “Radio West – FM 97”


Il regista Alessandro Valori descrive il film “Radio West – FM 97” con Kasia Smutniak e Pietro Taricone.


Note di regia del film “Radio West – FM 97”
Alessandro Valori, Kasia Smutniak e Pietro Taricone
L’idea di questo film scaturisce da un’esperienza vissuta, quella di essere stato militare di leva e essere stato in procinto di partire per una missione di guerra (Crisi della Sirte), e dalle considerazioni personali relative a questo evento del tutto eccezionale ed inaspettato della mia vita, ma drammaticamente reale e concreto.
In guerra, dove la sottile linea di demarcazione tra il bene e il male si confonde fino a scomparire, come avrebbe reagito un giovane borghese, cresciuto nella societŕ civile
del benessere con ideali pacifisti di fronte all’eventualitŕ di imbracciare un fucile e sparare per uccidere anche se solo per difendersi? A quali mutamenti interiori sarebbe andato incontro, quali dilemmi morali ed esistenziali avrebbe dovuto affrontare per sopravvivere, per non impazzire?
L’occasione di approfondire tali considerazioni č stata quella del conflitto del Kosovo dove il contingente italiano, piů di ogni altra missione precedente, č stato coinvolto in
maniera massiccia ed evidente. Un conflitto fratricida, efferato, senza quartiere dove odi razziali e religiosi si mescolano a conflitti culturali e a interessi economici, dove
č impossibile stabilire chi sia dalla parte del torto e chi da quella della ragione e che appare ancora piů incredibile se si pensa che tutto ciň accade nel XXI secolo in Europa alle porte di casa nostra.
E’ in questo scenario che si svolge la vicenda narrata in questo film. Uno scenario esistenziale dolente, moralmente disgregato, dove i nostri protagonisti dovranno lottare contro i pericoli della guerra e contro se stessi per difendere la propria umanitŕ e il proprio ruolo di “soldati di pace”.
Fare questo film č anche l’occasione per riallacciarmi dopo quasi quarant’anni a quella grande tradizione del racconto, di guerra sulla guerra, che in Italia ha prodotto grandi
capolavori letterari e cinematografici e che ha sempre messo l’uomo al centro della propria riflessione piuttosto che l’atto bellico in se stesso, puntando il dito piů sulle
conseguenze devastanti e drammatiche e sull’assurditŕ dei conflitti piuttosto che sull’esaltazione eroico nazionalista.
Punto di vista che molto ha contribuito alla formazione di un identitŕ civile e della crescita democratica del nostro paese e dell’Europa.
Non ultima c’č la volontŕ di raccontare un esercito in piena mutazione che si trasforma da servizio militare di leva a servizio militare volontario ma che vuole assolutamente
affermare il suo carattere democratico a tutela della pace.
Un film quindi che parla anche di un questo nuovo esercito e per questo volutamente realizzato in stretta collaborazione con il Ministero della Difesa e lo Stato Maggiore
dell’Esercito. Collaborazione che, senza ingerenze o limitazioni, ci ha permesso di effettuare i sopralluoghi in Kosovo, di sviluppare in maniera credibile la sceneggiatura e che ci ha fornito i supporti logistici alla realizzazione del film. Lo stesso titolo “Radio West – FM 97” č mutuato significativamente dalla radio impiantata e gestita dai
militari italiani che trasmette in tre lingue notizie e musica 24 h al giorno sul territorio del Kosovo e che č diventata punto di riferimento per la normalizzazione e per la rinascita di questo paese martoriato dalla guerra. Iniziativa che poco ha di militare ma che molto racconta sulla qualitŕ dell’impegno del nostro contingente nel “Peace Keeping”, cioč nella ricerca e nel mantenimento della pace.
Lo stile č quello realistico e partecipe del “combat film” sul quale si sono inseriti, laceranti, gli “sguardi” dei protagonisti con le loro visioni interiori.
E’ per questo che la scelta si č andata a posare sul mezzo digitale. Un mezzo discreto, agile, solidale ai personaggi e agli avvenimenti, dalle promettenti soluzioni creative,
tecniche e artistiche che ci permetteranno di investire il massimo delle risorse su quello che avviene davanti alla camera piuttosto che dietro di essa. Tutto questo insieme alla scelta di giovani attori motivati puň contribuire notevolmente alla credibilitŕ e alla spettacolaritŕ di un film come questo.

Alessandro Valori