Bilancio del Festival "Strade di Cinema" 2007


Bilancio del Festival
Il Coro delle Voci Bulgare a "Strade del Cinema" 2007
Se negli anni passati il Festival Strade del Cinema aveva lasciato un'impronta importante nella stagione delle rassegne estive quella conclusa ieri è stata l'edizione che ha solcato in maniera indelebile un'avventura destinata a entrare nella storia dei Festival italiani. La sesta iniziativa dedicata al Cinema Muto Musicato dal Vivo ha segnato una svolta importante perché ha conquistato in maniera definitiva un pubblico che, complessivamente, ha superato le diecimila presenze. Un numero elevato se si considera la proposta culturale, di alta qualità, che coinvolge di anno in anno una platea sempre più numerosa e attenta, con un pubblico eterogeneo vista la cospicua partecipazione di giovani che hanno affollato il teatro Romano e le altre sedi dove si sono svolti gli spettacoli. La formula della manifestazione è sempre la stessa ma l'aver inserito in un unico contenitore sezioni staccate e complementari del Festival (in primis Prospettive) ha dato la misura di un potenziale che può essere ancora più elevato. Il merito è di un'equipe di lavoro plasmata, come meglio non potevano fare, da Enrico Montrosset e Marco Gianni che seguono questo lavoro con la stessa passione e lo stesso entusiasmo del primo giorno in cui decisero di dare vita a un progetto ambizioso e alla fine vincente.
Tutte esaurite le dieci serate al Teatro Romano, con una media di 600 persone per appuntamento e altrettanto seguite le proiezioni cinematografiche pomeridiane al Teatro Giacosa, i concerti al Tour Fromage, al chiostro di Sant'Orso, alla porta Praetoria, al giardino del Criptoportico e al Tour Bramafan. Luoghi così riscoperti e valorizzati di una città, Aosta, che attraverso le autorità competenti ha apprezzato questa ventata di novità fortemente voluta dall'Organizzazione per coinvolgere non solo i residenti ma anche il vivace flusso turistico di questi giorni. Visti i numeri l'obiettivo è ampiamente raggiunto e viene difficile stilare una classifica di quelle che sono state le serate più belle, tutte significative per la valenza e lo spessore degli artisti, di ottimo livello. La prima parte del cartellone è stata seguitissima anche per via delle comiche interpretate da Stanlio e Ollio ma vale la pena sottolineare la qualità delle presenze dei Giovani Musicisti Europei (ricordiamo che hanno vinto i belgi Eric Bribosia e Quentin Manfroy (Liegi), conosciuti come QMEB, al secondo posto, ex equo, il siciliano Alessandro Librio e il bolognese Daniele Furlati, Premio del Pubblico al torinese Diego Mingolla). Giusta una menzione per tutti i big che hanno raccolto applausi a scena aperta a cominciare dal violoncellista delle "meditazioni" Jean-Paul Dessy al Chiostro di Sant'Orso per proseguire al tripudio dei chitarristi Marc Ribot e Fred Frith che con solenne maestria hanno musicato "Il fuoco" di Giovanni Pastrone. Belle le esibizioni di Paolo Angeli con l'inseparabile chitarra sarda preparata e altrettanto positiva la performance del valdostano Davide Sanson. Perfette infine le sonorizzazioni di "Musica per gli Occhi" da parte di Louis Sclavis, Jean-Paul Dessy, Heribert Leutchter e da brividi per l'epilogo il concerto che The Great Voices of Bulgaria diretto da Ilia Mihaylov ha tenuto sulle note di François Corneloup, Jean-Jacquest Avenel e François Raulin per il sottofondo della pellicola "La belle Nivernaise" di Jean Epstein.
Il Festival è stato organizzato l'Associazione Culturale Strade del Cinema di Aosta e il Comune di Aosta, con il sostegno di Fondazione CRT e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema (Fondazione Maria Adriana Prolo). Il festival può vantare l'onore di ricevere il prestigioso riconoscimento dato dal Patrocinio della Commissione Nazionale Italiana dell'UNESCO.

16/08/2007