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Note di regia del film "L'Allenatore nel Pallone 2"


Note di regia del film
Nel febbraio di qualche anno fa, avevo appena finito di girare una serie televisiva sul calcio che raccontava in tono drammatico i retroscena dell’ambiente.
Mi ero concesso una vacanza e godevo il mare e il sole sul bagnasciuga di una spiaggia esotica in un club vacanze alle Maldive.
Mi ero anche assopito forse, quando aprii gli occhi e mi vidi circondato da un gruppo di ragazzi e ragazze italiani che con un po’ d’imbarazzo, mi chiesero: "Lei è il regista dell'Allenatore nel Pallone?"
Risposi sì, ovviamente e da quel momento scattò una gara, fra quei ragazzi, a chi si ricordava più battute del film.
Facevano un effetto ancora più divertente in quell’atmosfera esotica.
Nello stesso tempo, rimasi molto sorpreso che, a più di vent’anni, da quando il film era uscito nelle sale e soprattutto, quando il dvd, non era ancora in commercio, generazioni molto più giovani, di quelle che lo avevano visto al cinema, conoscessero il film in modo così minuzioso.
Molti di quei ragazzi mi chiesero: cosa aspetta a fare il seguito?
Non fu certamente solo quello un segnale di attenzione sulla possibilità di realizzare un “Allenatore 2”.
Ricordo anche che i giocatori della squadra del Modena, qualche anno fa, nell’apoteosi della promozione in serie A, mostrarono sotto la maglia gialla, una canottiera con la scritta "La Longobarda Colpisce Ancora".
Fabrizio Maffei, capo della redazione sportiva della Rai, durante le Olimpiadi di Atene, nel 2004, mi raccontò che in una sua visita al Club Italia, prima della finale delle gare di scherma, fu accolto dagli atleti dalla squadra, con il grido di Picchio De Sisti… Ti Spezzo la noce del capocollo, che è una battuta tra Maffei e Canà di quel film.
Molti di quei ragazzi, gli dissero anche che, nelle serate prima delle gare, si erano divertiti e rasserenati rivedendo "L’Allenatore nel Pallone".
Nel mondo del calcio e dello sport, sapevo già da qualche anno, che il film era amatissimo e che veniva utilizzato nei ritiri, prima delle gare importanti, per allentare la tensione, e questo di Atene, come quello del Modena, sono due dei tanti episodi di simpatia e di successo del film nel tempo.
L’uscita del DVD e del successo delle vendite, fu l’ultima spinta a convincermi ed a convincere i produttori del film che sarebbe stato opprtuno fare un “seguito” dell’Allenatore nel Pallone.
Lino, i primi tempi, forse troppo coinvolto dal personaggio di Nonno Libero, aveva dei dubbi sulla possibilità di tornare al Cinema ed al personaggio di Oronzo Canà, nonostante le pressioni e le testimonianze di affetto per quel personaggio che lui, molto più di me, aveva avuto e continuava ad avere.
Alla fine si convinse e si rese disponibile a partecipare alla sceneggiatura, dandoci un aiuto concreto anche per ottenere le adesioni amichevoli e spontanee di molti calciatori famosi e di altri personaggi importanti del mondo del calcio.
Io nel frattempo avevo già ideato una traccia sulla quale sviluppare il soggetto, con la collaborazione di mio fratello Luciano (che è anche uno dei produttori del primo film) di Guerrieri, Verucci e Biglione, ma la bozza fu subito superata in termini d’ immaginazione, dallo scandalo di Calciapoli del 2006 e fui subito costretto a rimettere al lavoro con gli altri soggettisti.
Come per il primo film, del resto volevamo far ridere e coinvolgere il pubblico, non dimenticando la realtà del momento: il primo film era anche figlio sia della vittoria dei mondiali del 1982 da parte dell’Italia, che dello scandalo scommesse.
Questa volta però, oltre alla concomitanza con la gradita nuova vittoria ai mondiali, c’era da rincorrere anche una cronaca sportiva in continua evoluzione e con coinvolgimenti emotivi purtroppo anche drammatici.
Alla fine la sceneggiatura fu pronta, con l’intervento di ulteriori battute comiche di un altro sceneggiatore, Cassini, ma la versione finale è stata aggiornata, fino a pochi giorni prima dell’inizio delle riprese ed anche durante le stesse, per poter rincorrere l’attualità.
Penso ora che il film è finito e pronto all’uscita, si sia raccontata una storia che pur, aderendo alla realtà del calcio attuale, riproponga soprattutto la serenità e la gioia con le quali deve essere vissuto questo sport. Se riuscissimo a ridare la voglia di ridere con il Calcio, oltre che al Cinema, anche a quelli che vanno allo stadio, sarebbe proprio una bella vittoria.

Sergio Martino