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La "Cineteca Nazionale" dedica una retrospettiva a Ugo Pirro


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Lo sceneggiatore Ugo Pirro
Dall'8 al 15 febbraio la Cineteca Nazionale dedica una retrospettiva al grande sceneggiatore Ugo Pirro, recentemente scomparso, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua lunga carriera artistica. La storia di Ugo Pirro è la storia del cinema italiano del dopoguerra, di cui ci ha lasciato non solo testimonianze artistiche, ma felici rievocazioni in libri di memorie. De Santis, Lizzani, Petri, De Sica sono solo alcuni dei registi ai quali Pirro ha donato straordinarie sceneggiature, premiate con due Premi Oscar ("Indagine su un Cittadino al di Sopra di ogni Sospetto" e "Il Giardino dei Finzi Contini") e numerosi riconoscimenti. Pirro è stato testimone implacabile della nostra Storia: gli orrori della guerra, la ritrovata innocenza e la spinta alla ricostruzione, le illusioni del boom economico, ma anche i fantasmi di un passato incancellabile, fino ai tormenti della stagione del ’68, che ha sviscerato in ogni aspetto con titoli memorabili, da "La Classe Operaia va in Paradiso" a "La Proprietà non è più un Furto". Un cinema di denuncia per un uomo scomodo, che ha evitato percorsi rassicuranti mettendosi continuamente in gioco, sospinto da una curiosità intellettuale per gli uomini e, in particolare, per l’ambiente del cinema (imprescindibili i suoi ritratti dei produttori italiani, a cominciare dal mitico Peppino Amato).

08/02/2008, 13:42