Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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Note di regia del documentario "Pančevo Mrtav Grad"


Note di regia del documentario
Dopo il crollo dell’ex Unione Sovietica, la Federazione Socialista Yugoslavia perde la sua posizione strategica nel mediterraneo. La NATO, che l’ aveva fino ad allora usata come paese cuscinetto tra l’ Europa e l’URSS, decide di smembrare questo enorme paese composto da altrettanti piccoli paesi e da diverse etnie che fino ad allora avevano convissuto pacificamente. Il modo più semplice per la NATO, che è poi quello che ha sempre usato e usa ancora oggi per provocare conflitti etnici e religiosi a proprio piacimento in giro per il mondo, era quello di impoverire drasticamente e improvvisamente la popolazione Yugoslava riaccendendo gli antichi odi etnici religiosi e spingendo i vari paesi della federazione Yugoslava a volersi staccare dal potere centrale di Belgrado, in Serbia.
Così nasce la guerra dei Balcani, fortemente voluta da Germania, Vaticano e NATO e appoggiata subdolamente dalla Unione Europea e dalla Turkia. A distanza di diciotto anni da quella che è stata la prima vera e propria guerra mediatica, si scopre che tutti gli orrori avvenuti durante quegli anni sono stati in realtà commessi, provocati e in moltissimi casi forzati proprio da quelle nazioni che ufficialmente dicevano di voler risolvere tale conflitto.
In questi anni molto si è parlato dei crimini di guerra che l’esercito Serbo commise in Bosnia, Croatia e Kosovo, poco invece si è detto dei crimini subiti dal popolo Serbo, criminalizzato grazie anche ad una vasta operazione mediatica, e reso il solo colpevole di una guerra che in realtà soddisfava molti interessi economici internazionali. Tra questi crimini di guerra ci sono i gravi danni ambientali che la macchina da guerra della NATO ha commesso spesso volutamente. Vaste zone di Bosnia, Croazia, Kosovo sono oggi ancora avvelenate da sostanze tossiche rilasciate durante il conflitto.
A Pancevo, quindici km dalla capitale della Serbia, i missili radio comandati Nato hanno praticamente colpito una per una tutte le cisterne delle sostanze più pericolose e tossiche di complesso Industriale enorme, composta da un petrolchimico, una raffineria e una fabbrica di prodotti chimici, provocando una nube altamente tossica lunga cento km e intossicando migliaia di persone civili.
La NATO, durante la guerra dei Balcani ha violato sotto gli occhi di tutto il mondo le norme internazionali sulla guerra.
Il mondo intero è stato a guardare.
Questo documentario è l’ultimo della Trilogia dell’Est, che comprende altri due documentari (“Noi Siamo l’Aria non la Terra", Bielorussia 2004 ; "Gara de Nord_Copii Pe Strada", Romania 2006) sempre girati ad est d’Europa, e che vede come tema l’uomo e l’ambiente.

Antonio Martino