Esce "Cover Boy" ed è subito primato!


Arriva finalmente nelle sale il film "Cover Boy: l'Ultima Rivoluzione" di Carmine Amoroso e, dopo le 40 presenze ed i 13 premi ai festival, conquista subito un altro primato: il maggior incasso assoluto del weekend per copia distribuita.


Esce
Una scena del film "Cover Boy: l'Ultima Rivoluzione"
Dopo essere passato per 40 festival ed aver vinto 13 premi (per adesso il più premiato tra i film italiani in uscita nel 2008) è finalmente uscito nelle sale, "Cover Boy: l'Ultima Rivoluzione" di Carmine Amoroso, distribuito da Istituto Luce. Il film, prodotto dalla Filand e dalla Paco Cinematografica, racconta l'amicizia tra il rumeno Ioan e l'italiano Michele, due personaggi dalla vita "difficile", due mondi che si incontrano in un'Europa trasformata dalla caduta del Muro di Berlino, che non lascia spazio ai giovani. Amoroso tratta dei temi di stretta attualità quali l'amicizia interculturale, l'immigrazione e soprattutto la precarietà del lavoro. "Cover Boy" è una pellicola molto "europea", ambientata in un occidente travagliato che dopo aver subito il crollo del comunismo sta "accorgendosi" di come sia sbagliato anche il modello capitalista, che ha portato solo ad una netta diseguaglianza sociale tra ricchi e poveri, tra chi ha un lavoro fisso e chi è precario a vita. L'unico valore ancora rimasto sembra quello dell'amicizia, ancora di salvezza di tutti i mali sociali. Il film ha avuto un ottimo riscontro di pubblico, tanto da risultare nello scorso weekend la pellicola con il maggior incasso per copia. Un successo anche per tutto il cinema italiano di "qualità", che segue i successi della scorsa annata di "Il Vento fa il suo giro" di Giorgio Diritti, "Come l'Ombra" di Marina Spada, "Le Ferie di Licu" di Vittorio Moroni e "L'Estate di Mio Fratello" di Pietro Reggiani.
Da segnalare che per motivi di fondi, il regista è stato costretto a non girare una parte "storica" del film relativa ai fatti avvenuti a Timisoara durante la rivoluzione contro il regime di Ceaucescu in Romania, che dimostravano come si fosse trattato di un vero e proprio colpo di Stato. "I mezzi economici limitati non mi hanno permesso di girare come avrei voluto - ha dichiarato il regista Amoroso agli organi d'informazione - il budget iniziale, 3mln di euro, è stato decurtato dal MiBAC di due terzi".

26/03/2008, 19:31

Simone Pinchiorri