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I premi della 11. Edizione del "Cervino CineMountain
International Film Festival"


I premi della 11. Edizione del
Due importanti riconoscimenti a “Berhault” il film di Gilles Chappaz e Raphaël Lassablière. E’ questo il film vincitore della 11. Edizione del Cervino CineMountain International Film Festival 2008 che oltre al Grand Prix si aggiudica anche il Premio Cai per il Miglior Film d’Alpinismo. Lo ha deciso una Giuria Internazionale, composta da Gaia Ceriana Franchetti, Laurence Guyon, Freddy Paul Grunert (Presidente), Dermot Somers, René Vernadet. “Asiemut” di Olivier Higgins e Mélanie Carrier è stato eletto Premio Festival per il miglior Grand Prix dei Festival 2007/2008. “La Montagne Perdue” di Christian Deleau ha vinto il Premio “Montagne passion”. “Vies d’Alpage” di Frédéric Déret è stato scelto come miglior opera per il Premio “Vie de Montagne”. il Premio Miglior Cortometraggio è andato a “La Ossa” dello spagnolo Gerard Sinfreu. Infine il Premio del Pubblico assegnato in base ai voti raccolti dagli spettatori a tutte le proiezioni e che hanno espresso il loro giudizio su apposite schede è stato assegnato a “La Montagne en Face” di Bruno Peyronnet.

Tutti i premi della della 11. Edizione del Cervino CineMountain International Film Festival

Grand Prix "Cervino Cinemountain"
Berhault di Gilles Chappaz e Raphaël Lassabliére (Francia)
Motivazione: E’ con grande fermezza che Gilles Chappaz ha costruito un film a partire da molteplici materiali cinematografici che esistevano su Berhault. Egli evita al contempo lo scoglio del racconto agiografico e quello del requiem per tracciare a posteriori un ritratto dell’uomo e delle sue diverse sfaccettature e per celebrare quell’alpinista eccezionale che è stato Berhault. In parallelo il film sviluppa una matrice continua che è l’interfaccia di Berhault con la telecamera che lo acccompagnerà fino alla morte. Infine il montaggio è animato di vive testimonianze di chi gli era vicino, che esprimono in maniera esplicita il vuoto che ormai si creato nel mondo dell’alpinismo.

Premio Festival per il Miglior Grand Prix dei Festival 2007/2008
Asiemut di Olivier Higgins e Mélanie Carrier (Canada)
Motivazione: “Film di avventura di forte impatto, di una giovane coppia in bicicletta. Un cammino spirituale, geografico, emozionale che parte dalla Mongolia esterna, attraversa La Cina, il Tibet, il Nepal e raggiunge, dopo 8000 km, la baia del Bengala in India. Si premia il senso d’innocenza e la tenacia con cui la coppia racconta il suo viaggio. In particolare colpisce la sincerità nel loro rapporto, così come la spontaneità negli incontri con gli altri, la maestà dei paesaggie ed il senso d’apertura verso gli spettatori. Si ha l’impressione di essere in viaggio con loro”.

Premio "Montagne Passion"
La Montagne Perdue di Christian Deleau (Francia)
Motivazione: Con una visione molto particolare da alpinista solitario nell’Himalaya questo film racconta la fragilità a cui si va incontro affrontando gli 8000, in inverno e senza uso di ossigeno. L’impresa si sviluppa ai limiti dell’umana resistenza. Lafaille è sapiententemente guidato, da una distanza di oltre 6000km, da sua moglie, che dalla loro casa gli fornisce previsioni meteo satellitari accompagnate da affettuose e rassicuranti conversazioni. E’ la durezza dell’attesa e l’impazienza dell’alpinista che conducono alla tragedia come lo mostra il film di Christian Deleau.

Premio “Vie de Montagne”
Vies d’Alpage di Frédéric Déret (Francia)
Motivazione: “In questo film l’argomento della vita in montagna viene trattato come scelta. Si premia l’autenticità con cui questa decisione radicale ed alternativa viene descritta. Il film narra realisticamente diverse attività di montagna come la pastorizia, l’allevamento e la creazione di prodotti caseari, che pur utilizzando metodi tecnicamente avanzati rispettano in pieno la natura”.

Premio Migliore Cortometraggio
La Ossa di Gerard Sinfreu (Spagna)
Motivazione: Film di finzione più che documentario, sulla reintroduzione dell’orso bruno in Spagna. In particolare sulla storia di un esemplare, arrivato nei Pirenei, proveniente dalla Francia e sulle contraddizioni e sui problemi che questa situazione determina. Il film utilizza dei personaggi per descrivere con lucidità e consapevolezza le difficoltà ed i pregiudizi posti dai limiti territoriali, politici, sociali e di genere; si conclude con un ingegnoso finale a sorpresa ed un convincente ed ironico colpo di mano.

Premio “Sportside of the Mountain”
Wings on their Feer di Fulvio Mariani (Svizzera)
Motivazione: Questo film spazia dalla neve fresca della Svizzera alle nevi del Kashmir, del Libano, della Sicilia, fino alla Patagonia. Il regista Mariani mostra la sua particolare attenzione e l’ abilità nell’uso delle luci, delle ombre, e dei movimenti: punti cardinali di ogni composizione cinematografica. Il film presenta e sviluppa i caratteri dei personaggi, e accentua il senso di avventura che li anima. Il regista compone un quadro che unisce il paesaggio con il senso della scoperta e la gioia che ne deriva.

Premio del Club Alpino Italiano per il Migliore Film di Alpinismo
Berhault di Gilles Chappaz e Raphaël Lassabliére (Francia)

Premio Speciale della Giuria
Becoming a Woman in Zanskar di Jean-Michel Corillion (Francia)
Motivazione: Questo film ci fa partecipare alla vita delle popolazioni buddiste dello Zanskar per scoprirne i costumi e le abitudini. Riesce a coinvolgere nella vita della famiglia tibetana con le sue aspirazioni di libertà ed i vincoli posti dalle sue consuetudini e tradizioni. La fotografia sublima le immagini dei paesaggi himalayani e ne amplifica l’immensità la profondità e la distanza e rende accessibili gli intimi spazi di raccoglimento e di vita quotidiana.

Premio del Pubblico
La Montagne en Face di Bruno Peyronnet (Francia)

03/08/2008, 10:14