Ho sentito parlare dei manicomi per la prima volta da ragazzina, quando mi raccontarono dell’internamento di mia nonna nel manicomio di Imola. Una dottoressa ebbe il coraggio di dire a mia madre e alla sua famiglia che era meglio portarla via il prima possibile. Sono grata a quella dottoressa. Mia nonna non ha mai raccontato nulla e si è sempre tenuta stretta al suo dolore, nessuno ha mai parlato con lei, nessuno gli ha mai chiesto perché era infelice. Nel 2005, casualmente o inconsciamente calamitata, sono entrata anch’io nel manicomio di Imola ormai completamente abbandonato. Dentro il reparto 14, il reparto femminile più spaventoso e pericoloso, è cominciato il viaggio che mi ha portato, dopo tre anni, a Code di lucertola. Questo documentario è un po’ l’essenza di ciò che in questo viaggio ho trovato.
Valentina Giovanardi