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Al Magna Graecia Film Festival le "cattive ragazze" di Matteo Rovere


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La sesta serata del Magna Graecia Film Festival si è tinta di nero, con la proiezione di “Un Gioco da Ragazze” di Matteo Rovere. La pellicola ambientata in un liceo privato toscano, mostra uno spaccato crudo e freddo di una parte della gioventù contemporanea che trova come unico rimedio alla noia, il sesso, la droga, la violenza. Presente in sala, il regista ha affermato: "Venivo da lavori pieni di prospettiva per il domani e girare un film che potesse creare una sorta di ansia nello spettatore, portandolo a riflettere su situazioni spesso poco conosciute, non è stato per niente facile". Il film, che prima di andare in sala venne bloccato dalla commissione censura perchè considerato “talmente realistico da poter indurre comportamenti emulativi”, ha suscitato interesse fra il pubblico soveratese. Presenti in sala anche le attrici Desiree Noferini e Chiara Chiti. Ques'ultima ha raccontato le difficoltà a diventare “cattiva”: "Il personaggio di Elena l'ho odiato con tutta me stessa, e con il tempo, se prima ero carina e simpatica sul set, ho notato che il mio atteggiamento pian piano stava mutando in qualcosa di molto distante da me stessa". Al termine della proiezione, il giornalista del Tg1, Francesco Brancatella, ha presentato lo speciale “Totò, Napoli...ed io”, firmato in collaborazione con Diana De Curtis, in cui viene analizzata la carriera di un uomo, capace di creare una maschera che il tempo ha reso immortale.

24/07/2009, 15:27

Antonio Capellupo