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Note di produzione del film "L'Uomo Fiammifero"


Note di produzione del film
La produzione del film "L’Uomo Fiammifero" è nata pubblicando un libro che conteneva i disegni, le foto, gli appunti gli acquerelli che il regista Marco Chiarini aveva realizzato progettando il film.
L’intento era finanziare il film dalla vendita di questo libro.
Non la storia era raccontata nel libro ma le suggestioni l’impianto visivo generale della narrazione.
Il regista ha messo in vendita anche i disegni originali che componevano il libro (scritto con Giovanni De Feo, mentre nella sceneggiatura c’è la firma anche di Pietro Albino Di Pasquale)
Con l’aiuto di molti amici e sostenitori si sono vendute oltre 3000 copie e quasi tutte le 20 tavole originali.
Con un piccolo, esiguo budget a disposizione ma con migliaia di sostenitori il Cineforum Teramo (un’associazione senza scopo di lucro) nella persona di Dimitri Bosi e del regista stesso dalla piccola provincia abruzzese ha iniziato la ricerca di professionisti che avessero voluto e potuto appoggiare il film con la loro professionalità.
E’ entrato in scena a questo punto Fabrizio Cico Diaz, uomo di cinema dalla lunga e navigata esperienza nella produzione cinematografica, che crede fortemente nelle potenzialità del film; gestisce e coordina questa impresa con un budget molto basso (un super low budget verrebbe da dire) ma dalle ambizioni artistiche elevate e la appoggia finanziariamente.
A questo punto sono coinvolti l’attore e doppiatore Francesco Pannofino, il direttore della fotografia Pierluigi Piredda, la costumista Chiara Ferrantini, lo scenografo Michele Modafferi e tutti i componenti di un cast e di una troupe a cui va un ringraziamento incondizionato.
Per quasi un mese a Teramo, in Abruzzo si gira con una rischiosissima libertà e fiducia nelle proprie potenzialità.
Ma si sa, i soldi sono sempre pochissimi e vengono tutti (e forse anche più) spesi per la produzione.
Ed è qui che un’altra odissea produttiva riprende forma: un nuovo gruppo, o meglio una nuova squadra, lavora per quasi 3 anni alla post produzione con lo stesso spirito che ha animato la prima fase di riprese; allora entrano nella scommessa, tra gli altri, Lorenzo Loi (montaggio), Enrico Melozzi (musiche), Ermanno Di Nicola (effetti digitali), Gianluca e Sergio Basili (colonna ed effetti sonori) che traghettano il film verso la visione in sala.