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Note di regia del documentario "In Amabile Azzurro"


Note di regia del documentario
Oreste è l'eroe del nuovo ordinamento sociale e giuridico, che definitivamente chiude il passato arcaico dove vigeva la legge del sangue, il codice della vendetta, il genos come valore assoluto. Nasce la democrazia, nel sangue del matricidio che sancisce il nuovo potere, maschile, patriarcale, razionale, democratico e imperial-militarista. La ragione di stato vince sulle ragioni del sangue. Mettere sotto sopra il mito dell'Orestea, tanto abusato dalla retorica progressista per fare apologia della democrazia borghese e della modernità capitalista, ci illumina sulla violenza che sta alla base di questo nuovo ordine, fondato ancora una volta sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, sulla supremazia dell'uomo sulla donna, sulle continue offese alla terra. La Calabria, colonia interna all'Italia, il terzo mondo dentro il primo, la miseria utile allo sviluppo, si pone allora come una realtà di scandalo, che illumina le contraddizioni del nostro ordine democratico e sfata i miti di questo falso universalismo borghese e progressista.

Felice D'Agostino e Arturo Lavorato