Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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"Mine Vaganti": la storia corale di una famiglia del sud Italia


Ferzan Ozpetek firma una commedia che diverte e fa riflettere con un cast d'eccezione composto da un convincente Riccardo Scamarcio, dalla bravissima Nicole Grimaudo e da Ennio Fantastichini, Alessandro Preziosi, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ilaria Occhini, Paola Minaccioni e Carolina Crescentini.


"Mine Vaganti" è forse il miglior film di Ferzan Ozpetek dopo "Le Fate Ignoranti". Certo è difficile raccontare le storie, di un'unica famiglia ma il regista italo-turco ci riesce, regalandoci una commedia che diverte e fa riflettere. Il rischio di fare un film su una famiglia "di sangue" e non di amicizia, come in molte suoi precedenti opere, è proprio quello di dover mettere insieme, per non far scemare l'attenzione, una serie improbabile di personaggi che convivono sotto lo stesso tetto, alimentando con le proprie stranezze il dramma raccontato. Ogni personaggio è eccezionale e per questo funziona, ha un passato da raccontare (o da nascondere), o un presente colorato a tinte forti che alimenta la storia tenendola viva fino alla fine
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Ad animare le solite scene "tutti intorno a un tavolo" girate con i soliti carrelli sugli attori a bocca piena, una serie di interpreti di grande qualità, a partire da un Riccardo Scamarcio arrivato a essere "bravo" dopo anni trascorsi a essere "bello". Poi Ennio Fantastichini, di nuovo padre/padrone alle prese con figli strani come quelli di "Viola di Mare", Alessandro Preziosi che malgrado esca presto di scena è credibile nel suo personaggio. Le donne sono Nicole Grimaudo, molto diversa dai ruoli televisivi, cinematografica per tre quarti (le è rimasta incollata la voce da fiction), ma espressiva e bellissima nella sua imperfezione (fantastica quando ritratta stile Tamara de Lempicka sdraiata e sofferente sul proprio letto). Lunetta Savino è una mamma credibile e decisa, mentre Elena Sofia Ricci si trasforma in una zia delusa dalla vita di provincia, consolata solo dai sogni notturni e dalle bottiglie sparse per casa. Ilaria Occhini è la nonna saggia, un po' stereotipata, con il sorriso buono di chi ha capito tutto della vita ma che trascina in sé un'insoddisfazione sin dalla giovinezza e che la porterà a guardarsi infine nello specchio. Bravissima Paola Minaccioni nel ruolo della cameriera maltrattata. Carolina Crescentini è la nonna da giovane, e apre e chiude il film con le scene disperate del suo matrimonio.

Sono proprio gli attori a dare la spinta a "Mine Vaganti" e il merito è di Ferzan Ozpetek che riesce a farli scendere nel personaggio con grande ispirazione. Forse i limiti del regista sono la sua forza e la sua caratteristica d'autore; le conviviali tavolate, i giri di macchina da presa a passo di valzer, i gay un po' macchietta ma sempre sinceri e geniali, le donne mai normali, spesso brutte o, se belle, vicine alla pazzia.
Mine Vaganti è una buona commedia creata da Ivan Cotroneo (sceneggiatore), dal direttore della fotografia Maurizio Calvesi, da tutto il cast e dallo stesso Ozpetek, eccellente nel suo ruolo di "collante". Uscirà, distribuito da 01, il 12 marzo 2010 in quasi 500 copie di cui 10 sottotitolate per non udenti.

01/03/2010, 15:59

Stefano Amadio