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"Film Socialisme" di Jean Luc Godard evento "cult" della 63°
edizione del Festival International du Film de Cannes


Jean-Luc Godard, con il lungometraggio "Film Socialisme" che verrà presentato in prima mondiale nella sezione ufficiale Un Certain Regard rappresenterà la Svizzera alla 63ma edizione del Festival International du Film de Cannes. Prodotto dalla Vega Film e iniziato nel 2008 il lungometraggio doveva essere terminato per gennaio 2010. Problemi di post produzione hanno ritardato la conclusione della pellicola e la sua distribuzione.

Gran parte del film è stato girato nel Mediterraneo durante una crociera che tocca L’Egitto, La Grecia, Napoli e Barcellona. Come da copione, della trama si conoscono pochi e confusi dettagli. I personaggi, oltre a quelli di un’influente famiglia politicamente scorretta, sono un criminale di guerra e un investigatore russo. Fanno parte del cast il filosofo francese Alain Badiou e i musicisti americani Patti Smith e Lenny Kaye. Si dice anche che la regia non sia solo di Godard, ma di ben 6 altri coregisti. Senza dubbio anche per questa pellicola il regista di origine ginevrina che alla fine del 2010 avrà 80 anni ha mescolato con destrezza le carte e stimolato al massimo la curiosità centellinando con parsimonia le informazioni. Bisognerà solo aver pazienza e il mistero o i misteri saranno scoperti o diventeranno più profondi dopo la prima mondiale a Cannes.

In vista dell’ ottantesimo compleanno di uno dei maggiori esponenti della Nouvelle Vague, uomo e regista burbero e schivo, gli sono state dedicate diverse retrospettive. Da ricordare quella esaustiva e ben realizzata dalla Cineteca del Comune di Bologna, in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema, la Cinémathèque Suisse, Lo Sguardo dei Maestri (Udine) ed altri enti nazionali e internazionali. Inoltre il regista di "A bout de Souffle", lungometraggio che lo fece conoscere al grande pubblico, è agli onori della cronaca per la monumentale biografia del giornalista Antoine de Baecque, Godard (935 p) pubblicato dall’editore parigino Grasset lo scorso marzo e per Les deux de la Vague (Francia) di Antoine de Baecque. L’eccellente documentario in bianco e nero, presentato in prima internazionale all’ultimo Festival di Rotterdam, servendosi di materiali d’epoca, fornisce un’accurata analisi dell’amicizia di Jean-Luc Godard e François Truffaut, della loro storica rottura e le vicende della Nouvelle Vague.

06/05/2010, 16:18

Martine Cristofoli