Fondazione Fare Cinema
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Note di regia del documentario "Giussano - A Blues for Instant North"


Note di regia del documentario
Il documentario si compone di scelte stilistiche precise quali l'assenza di voce narrante e la camera ferma durante le interviste. Abbiamo lasciato che gli intervistati si sentissero liberi di esprimersi, senza interromperli o controbattere; è il montaggio a fare da filo conduttore, unico strumento che permette di restituire al pubblico uno spaccato verosimile, reale, dove emerge un'attitudine di logicità a se stante e antropologicamente fondativa.
L'idea di base è quella di contrapporre alle interviste il mondo esterno, una Lombardia che va avanti nonostante lo stato di allarme perpetrato dagli intervistati, città dove la multietnicità, già in atto da diverso tempo, è pensata come un rischio e viene definita “invasione”.
Il leghista cerca i suoi archetipi nella storia e rivendica un'indipendenza a trecentosessanta gradi, un'autonomia che va dalla cultura agli usi e costumi, attraverso l'economia.

Stefano Croci, Fausto Di Quarto, Enrico Masi, Stefano Migliore ed Anna Romani