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I vincitori del Fiuggi Family Festival 2010


"From Time To Time" e "Vicky Il Vichingo" vincono il Fiuggi Family Festival. Menzione speciale a "Letters to Father Jacob".


I vincitori del Fiuggi Family Festival 2010
Dagli Oscar al Fiuggi Family Festival. "From Time to Time", fantasy del regista Julian Farrow e "Vicky il Vichingo" di Michael Herbig, trionfano ex aequo come migliori film alla terza edizione del Fiuggi Family Festival. Il film del cineasta inglese – già premio Oscar nel 2002 per la sceneggiatura di "Gosford Park" di Robert Altman – è ambientato nel 1944 e narra la storia del tredicenne Tim alle prese con fantasmi e strane presenze nella vecchia casa di famiglia. Il ragazzo vive un’avventura ricca di fantastiche scoperte e di un’amicizia capace di affrontare ogni prova. Il lungometraggio "Vicky il Vichingo" (Germania, 2009), di Michael Herbig, è un film d’avventura tratto dall’anonimo cartoon degli anni ’70: il giovane e intelligente piccolo vichingo Vicky vive con i suoi genitori Halvar e Ylva nel piccolo villaggio di Flake. Non è molto forte ma è furbo, e un giorno decide di imbarcarsi su una nave alla scoperta del mondo.

La giuria presieduta dal produttore della Lux Video, Luca Bernabei, ha premiato "From Time to time" per “la qualità complessiva dell’impianto narrativo, per l’intensità della recitazione, per l’eleganza della sceneggiatura e per la capacità di trasferire con stile ed equilibrio in una storia fantastica spunti di riflessione sul valore dell’unità della famiglia nel tempo e dell’accoglienza del diverso da sé”. Questa invece la motivazione per il film "Vicky il Vichingo": “Per l’originale rivisitazione di un grande classico dell’animazione che, grazie all’apporto di alti valori produttivi, permette di esplorare con fantasia e divertimento il legame tra padre e figlio, riscoprendo il gusto dell’avventura e tracciando una via europea al cinema per ragazzi”.

E’ stata inoltre assegnata una menzione speciale al film Letters To Father Jacob diretto dal finlandese Klaus Haro, per “l’autentica ispirazione poetica e per la toccante identificazione dei due attori protagonisti con i propri personaggi, ai quali fanno vivere fino in fondo l’incontro con il dolore, il perdono e il senso del trascendente che porta alla salvezza”. Protagonista del film del regista finlandese Haro, Leila, una donna che dopo 12 anni di prigione si trova a fare da segretaria in una remota parrocchia a un vecchio pastore cieco. I componenti della giuria, oltre ai membri del Comitato scientifico del festival presieduto da Armando Fumagalli sono Pierluigi Bartolomei, direttore di Scuola Elis, Corrado Catania, segretario generale del Premio Internazionale Efebo d’Oro, Umberto De Giovanni, responsabile del reparto cinematografia scientifica del Cnr, Ilaria Giudici, story editor di fiction televisive, Carlo Micciché, dirigente Mediaset e il poeta e scrittore Davide Rondoni.

02/08/2010, 11:55