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Gli Stati Generali del Documentario in Toscana: un'occasione
d'incontro e formazione sul cinema documentario


Successo per la prima edizione degli Stati Generali del Documentario in Toscana, organizzati dall’Associazione “Documentaristi Anonimi” in collaborazione con Festival dei Popoli e Fondazione Sistema Toscana, che hanno visto la partecipazione registi, autori, produttori, istituzioni e privati cittadini, che hanno discusso sui temi della produzione, distribuzione e formazione nel documentario toscano ed italiano.


Gli Stati Generali del Documentario in Toscana: un'occasione d'incontro e formazione sul cinema documentario
"E' un momento importante per il cinema documentario in Toscana ed in Italia. Oggi registi, autori, produttori, istituzioni e privati cittadini si incontrano per iniziare un cantiere di discussione che continuerà anche nei prossimi mesi. Era importante trovare un luogo di ritrovo per i documentaristi toscani, per crescere e discutere insieme del nostro lavoro". Così ha introdotto il regista Giovanni Cioni la prima edizione degli Stati Generali del Documentario in Toscana, organizzati dall’Associazione “Documentaristi Anonimi” in collaborazione con Festival dei Popoli e Fondazione Sistema Toscana, che si sono svolti all’Auditorium di Sant’Apollonia di Firenze.

Articolato in tre sezioni, dedicate alla produzione, distribuzione e formazione del documentario, l'evento ha visto gli interventi degli addetti ai lavori e di un numerosi pubblico appassionato del cinema documentario.

Ad aprire la giornata fiorentina il tavolo sulla produzione con ospiti Cristina Scaletti (Assessore Regionale Cultura), Antonio Melara (Dirigente Regionale Ufficio Settore Incentivi e Investimenti per il Turismo Commercio e Attività Terziarie, Stefano Alpini (Produttore), Franco Cervelin (Consulente Finanziario), Luciano Barisone (Direttore Festival dei Popoli), Fedrico Schiavi (Produttore e Membro di Doc/It) ed i "documentaristi anonimi" Giovanni Cioni, Federico Micali, Giovanni Donfrancesco. Gli interlocutori hanno dibattuto sui temi più scottanti riguardante questo argomento, in particolar modo sui fondi pubblici destinati al documentario e sulla mancanza di interlocutori televisivi per lo sviluppo delle opere. In particolare i "Documentaristi Anonimi" hanno rivendicato un cambio di rotta nella legislazione toscana in materia di fondi per il cinema, che attualmente finanzia solo un documentario a sezione (in totale sono tre ogni anno) ed opere che riguardano solo il territorio e non di visione internazionale. Inoltre, il fondo riguarda solo opere prodotte da s.r.l. con 10.000 euro di capitale sociale, che penalizza le idee dei filmakers indipendenti e minori da un punto di vista economico. Giovanni Donfrancesco si è soffermato su questi aspetti nel suo intervento: "In Italia c'è un'anomalia del servizio pubblico, che non trasmette documentari nelle emittenti televisive e ne finanzia solo 10-15 l'anno a differenza di stati come la Francia, dove sono 2.000, escludendo Arte. Per questo molti di noi devono guardare ai fondi regionali. Per quanto riguarda quello toscano deve essere riequilibrato in vari modi: togliere il vincolo di produzioni mirate solo a valorizzare il territorio della regione, chiudere il fondo alle case di produzioni estere ed eliminare il vincolo d'acesso al fondo solo alle s.r.l.". Antonio Melara ha ribattuto a queste argomentazione aprendo a possibili modifiche della legge, ma non intaccando le regolamentazioni europee in materia. Interessante la proposta del regista Federico Micali di aprire un dialogo serrato con le istituzioni, coinvolgendo anche le esperienze delle altre Film Commission regionali.

Per quanto riguarda la distribuzione sono intervenuti "ospiti" locali e di altre regioni, tra i quali Enza Negroni (Presidente della DDER - Documentaristi dell'Emilia-Romagna) e Riccardo Biadene (Regista), che hanno presentato le loro esperienze distributive, quali "Doc in Tour", "Estate Doc" e "CINEMA.DOC". Ad aprire la sezione Maurizio Martinelli, che ha ricordato come sia difficile e spinoso questo tema, che è anche il traino per trovare una produzione. Per quanto riguarda la situazione in Toscana ha parlato Stefania Ippoliti (F.S.T. Mediateca - Toscana Film Commission), che ha ricordato l'importanza di uno stretto rapporto tra le istituzioni e gli adetti ai lavori e la creazione di sale digitali che porteranno ad una migliore distribuzione delle opere documentarie nella regione toscana.

La giornata è terminata con il tavolo sulla formazione, che ha visto coinvolti Gianni Biagi (Dirigente Regionale Formazioni e Orientamento), Alberto Lastrucci (Festival dei Popoli), Massimiliano Pachetti (Armunia), Massimo Smuraglia (Scuola Cinema Anna Magnani), Sveva Fedeli (Mediateca Regionale Toscana), Riccardo Putti (Università di Siena - Ars Videndi), Silvia Lelli e Livia Giunti.

21/11/2010, 19:51

Simone Pinchiorri