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Le tematiche più calde sulla scuola affrontate in "Una
Scuola Italiana" di Giulio Cederna e Angelo Loy


Le tematiche più calde sulla scuola affrontate in
Parlare dei temi più caldi che ruotano attorno alla scuola italiana, partendo dal mondo dei più piccoli. E' questa la missione di Giulio Cederna e Angelo Loy, autori del bel documentario “Una scuola italiana”, presentato in concorso nella sezione “Italiana.Doc” del Torino Film Festival. Le nuove disposizioni ministeriali ammettono un tetto massimo del 30% di stranieri per classe, comprendendo anche chi in Italia c'è nato, ma ha la “colpa” di avere i genitori extracomunitari. Nella scuola materna “Carlo Pisacane” di Torpignattara in Roma, frequentata in passato anche da figli di galeotti e prostitute, per le insegnanti i problemi sono all'ordine del giorno, ma la reazione è delle più costruttive che ci possano essere. Per loro i bambini sono caratteri da formare e menti da stimolare attraverso il gioco, indipendentemente dalla provenienza familiare, sia essa la Siria, la Romania, il Pakistan o l'Italia. Non stupisce dunque il loro ricorso contro questo emendamento e il piccolo caso mediatico che ne ha fatto seguito. Ma la vita è dura quando certi genitori ti accusano di “eccessiva forma mentale di accoglienza stranieri” o si impuntano sulla obbligatoria presenza del crocefisso nella classe, non considerando che i bambini non ci fanno quasi caso, presi come sono dai loro giochi e dimenticando del tutto la laicità della scuola. L'unica cosa da fare è andare avanti per la propria strada, magari leggendo una favola come quella del “Mago di Oz”, augurandosi che tutti i bambini, proprio come Dorothy, possano un giorno affermare senza timore “nessun posto è bello come casa mia”, senza doversi sentire straniero in terra natia.

01/12/2010, 17:04

Antonio Capellupo