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Speciale Piemonte Movie gLocal Film Festival 2011 -
"Fate la storia senza di me", la vita di Albertino


Difficile ma riuscita l'impresa di Mirko Capozzoli di raccontare una vita


Speciale Piemonte Movie gLocal Film Festival 2011 -
"Fate la storia senza di me", passato alle ultime Giornate degli Autori di Venezia, è il primo documentario girato da Mirko Capozzoli. Sottolineiamo questo aspetto perché vedendo il lavoro stupisce la maturità e la lucidità con cui il regista è riuscito a costruire il suo racconto.

La storia di Albertino è unica e incredibilmente complessa, attraversando in soli 33 anni (è morto nel 1991 di AIDS) alcuni dei momenti più importanti della storia del periodo, soprattutto a livello torinese ma non solo.

Albertino trascorre l’infanzia in orfanotrofio, sino a quando nel 1967 viene trasferito nell’ospedale psichiatrico Villa Azzurra, dove subisce gravi maltrattamenti: la sua testimonianza diventa fondamentale per la condanna dello psichiatra Giorgio Coda, colpevole di abuso di elettroshock.

Negli anni ’70 Albertino diventa uno dei leader del movimento di contestazione, fonda il circolo Barabba e viene coinvolto nel rogo del bar Angelo Azzurro di Torino.

Trascorre in carcere due anni e mezzo, ma una volta libero si rifugia nell’eroina; giungono in suo aiuto Enrico Deaglio e Giuliano Ferrara, grazie ai quali lavora nel giornalismo e in tv. Ma nel 1991 l’AIDS lo uccide.

Una storia complicata, in cui Capozzoli entra in punta di piedi da completo estraneo: "Non ho nessun legame con la famiglia di Albertino, ho scoperto la sua storia leggendo le testimonianze del caso Coda, inizialmente volevo lavorare su quel “pezzo” di storia", ha raccontato il regista.

Ottimo il lavoro di montaggio (curato dallo stesso Capozzoli) e coinvolgente la voce narrante di Fabrizio Gifuni. Dovendo trovare una minima pecca, si può forse dire che la colonna sonora a volte è troppo invasiva...


Mirko Capozzoli


07/03/2011, 13:53

Carlo Griseri