Fondazione Fare Cinema
!Xš‚‰

I premi della 21° edizione del Festival
Cinema Africano Asia America Latina


I premi della 21° edizione del Festival Cinema Africano Asia America Latina
Concorso Lungometraggi Finestre sul Mondo – Premio Eni Miglior Lungometraggio Finestre sul Mondo
THE NEIGHBOR di Naghmeh Shirkhan, Iran/Canada/Usa, 2010
Motivazione: La giuria ha molto apprezzato il livello generale della competizione ed ha infine deciso che due sono le opere più meritevoli di ottenere questo riconoscimento. Uno dei film è Un Homme qui crie di Mahamat-Saleh Haroun, ma lo spirito del festival è soprattutto quello di scoprire nuovi talenti e quello di avere sguardi nuovi sulla realtà. E’ stata quindi raggiunta l’unanimità per un film che è un’opera prima ed è portatore di un messaggio di modernità e di speranza nei confronti della donna iraniana, il film ci fa scoprire la complessità di rapporti tra figure femminili che si muovono in un mondo lontano da quello d’origine. Un film che ci fa scoprire un nuovo cinema iraniano.

Concorso per il Miglior Film Africano - Premio Credito Artigiano
STATE OF VIOLENCE
di Khalo Matabane, Sudafrica, 2010
Motivazione: Per essere un esordio di forte impatto che traduce, in forme di una rigorosa e coinvolgente drammaturgia, le istanze di un paese che ha fatto della riconciliazione la sostanza del proprio percorso verso la democrazia.

Menzione Speciale Film Africano
UN HOMME QUI CRIE di Mahamat-Saleh Haroun, Ciad/Franci/Belgio, 2010
Motivazione: Per essere lontano da poetiche e stili globalizzati, un esempio di cinema compatto, intenso e intelligentemente radicato nelle tradizioni della più profonda cultura africana.

Concorso Documentari Finestre sul Mondo - Premio Regione Lombardia al Miglior Documentario Finestre sul mondo
KOUKAN KOURCIA OU LE CRI DE LA TORTURELLE
di Sani Elhadji Magori, Niger, 2010.
Motivazione: La giuria ha apprezzato il rigore dello stile e la forza della protagonista i cui intenti riguardano da vicino l’attualità.

Concorso Cortometraggi Africani - Premio Eni al Miglior
TINYE SO
di Daouda Coulibaly, Mali, 2010
Motivazione: La giuria ha apprezzato il rapporto tra il reale e il vissuto, che in Africa viene sovente dimenticato. Saluta il talento del regista che ha saputo rivelare il dualismo tra tradizione e modernità.

Menzione Speciale Cortometraggi Africani
TABOU
di Meriem Rivelli, Tunisia, 2010
Motivazione: er l’elegante pudore con cui ha saputo trattare un soggetto violento.

Premio “Città di Milano” del Comune di Milano al lungometraggio più votato dal pubblico
SON OF BABYLON di Mohamed Al-Daradji, Iraq, 2010

Premio CEM - Mondialità al Miglior Cortometraggio
LEZARE
di Zalalem Woldemariam, Etiopia, 2010
Motivazione: Per averci fatto capire in modo diretto le difficili condizioni di vita di un bambino orfano e abbandonato a se stesso in una società indifferente alla povertà e alla solitudine. Per averci fatto capire che quando non si ha niente si pensa di più all’oggi che al futuro. Per avere narrato una storia che può essere compresa anche dai bambini. Per averci aiutato a capire il film grazie ai colori vivaci dell’ambientazione e alla musica coinvolgente.

Premio SIGNIS (OCIC e UNDA)
GARAGOUZ
di Abdenour Zahzah, Algeria, 2010

Menzione Speciale SIGNIS
LEZARE
di Zalalem Woldemariam, Etiopia, 2010

Premio CINIT - CIEMME
GARAGOUZ
di Abdenour Zahzah, Algeria, 2010
Motivazione: Per la convincente narrazione di un road movie in cui si intrecciano il bene e il male; per la riuscita descrizione dei due personaggi principali, un padre e un figlio, che resistono con determinazione e con saggia e umana pazienza agli ostacoli creati spesso dall’arroganza degli adulti;per l’efficace resa fotografica di questo percorso, limpida, fluida e puntuale.

Premio ISMU
ABANDON DE POSTE
di Mohamed Bouhari, Marocco/Belgio, 2010
Motivazione: Un film originale, intelligente, spiritoso, sarcastico che confronta con sguardo ironico e disincantato gli stereotipi del colonialismo e dello schiavismo con le figure dei “nuovi schiavi” della società occidentale. Attraverso il rigore del bianco e nero e la geometria delle immagini che descrivono uno spazio alienante, il film ci porta "dentro" la ribellione del protagonista e ci fa partecipi del risveglio del suo orgoglio. Film che affida il proprio senso all’intensità degli sguardi, alle allusioni del non detto più che alle parole.

Premio CUMSE
TINYE SO
di Daouda Coulibaly, Mali, 2010

Premio ACRA
IL SANGUE VERDE
di Andrea Segre, Italia, 2010
Motivazione: Coniugando in modo efficace immagini significative a contenuti forti, il documentario denuncia con coraggio una generale fragilità del sistema politico e economico italiano e spinge lo spettatore a superare il fatto di cronaca e a riflettere sull’immigrazione in quanto risorsa e non solo come problema.

Menzione Speciale ACRA
ENCOURAGE
di Eleonora Campanella, Italia, 2010
Motivazione: Unico film tra una selezione di documentari che attraverso uno sguardo sapiente della macchina da presa riesce a suscitare domande e stimolare diverse interpretazioni della narrazioni cinematografica.

Premio Arnone – Bellavite Pellegrini Foundation
MADE IN MAURITIUS
di David Constantin, Isole Mauritius, 2010
Motivazione: Per la chiarezza e semplicita' con cui ha affrontato temi complessi come la globalizzazione tecnologica e il delicato rapporto uomo-ambiente-tecnologia.

Premio Razzismo Brutta Storia
HERMANITOS, FRATELLI D’ITALIA
di Jacopo Tartarone, Italia, 2010

28/03/2011, 12:12

Simone Pinchiorri