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Silvia Codognotto Sandon: "Su mio padre, Natalino Otto, giravano
troppe false notizie, per questo ho realizzato Vendo Ritmo"


Silvia Codognotto Sandon:
L'idea del progetto nasce, così ha dichiarato, dalle scarse informazioni che si trovavano su suo padre, Natalino Otto, spesso oltretutto sbagliate. Quale era la situazione al proposito?

Silvia Codognotto Sandon: Fatta eccezione per l’anno della sua nascita e l’anno della sua scomparsa, il resto è stato più volte inventato, fuorviato, posticipato o anticipato: molto spesso di mio padre sbagliavano anche la data di nascita!
Credo che tutto sia dovuto, diciamo così, all'"eccesso di fantasia" dei giornali dell’epoca (seconda metà degli anni '40 e primi anni '50), che poi nessuno negli anni successivi ha voluto controllare seriamente...

Quando ha iniziato a lavorare al progetto?

Silvia Codognotto Sandon: Volevo fare qualcosa sui miei genitori da molto tempo, già negli anni ’90 avevo provato a immaginare qualcosa che potesse rimanere.
La tecnologia poi è andata avanti, ho potuto far rimasterizzare i brani e questo è stato il motivo più importante per la realizzazione del cofanetto: quello che c’era in commercio prima erano sempre gli stessi brani (ormai disponibili senza diritti), non rimasterizzati e con un brutto audio. Sembrava che mio padre avesse fatto solo quel tipo di musica, era riduttivo.
Aspettavo quindi solo l’occasione giusta per farlo.

Il documentario si basa su una serata omaggio dedicata a Natalino Otto, a cui hanno partecipato grandi nomi della musica: l'idea è nata lì?

Silvia Codognotto Sandon: La prima occasione che ho avuto è stato il trentennale della sua scomparsa, svoltasi al Piccolo Teatro Studio nell’ottobre del ‘99. Abbiamo ripreso la serata, e nei mesi successivi abbiamo proseguito il lavoro.

Quanto è stato difficile recuperare materiale d'archivio su Natalino Otto? Quanto tempo è stato necessario per la lavorazione?

Silvia Codognotto Sandon: E' stato un lavoro complicatissimo, lavorare nel materiale d’archivio della Rai è stato difficile e per molti versi inutile: tantissimi filmati, non solo su mio padre, sono andati perduti.
Per fortuna gli archivi esteri mi hanno dato molto, negli Stati Uniti ho trovato tanto materiale prezioso. C'è voluto quasi un anno a completare tutto.

Un libro, due cd e un dvd: il progetto è molto articolato. Pensa di aver detto tutto quello che c'era da sapere sul personaggio Natalino Otto?

Silvia Codognotto Sandon: Al momento credo proprio che sia stato fatto tutto il necessario, sono molto soddisfatta del lavoro svolto. La biografia è completa, abbiamo anche fatto chiarezza su alcuni episodi della sua vita, come la sua fama di "antifascista" perché censurato da Mussolini: nessuno aveva nulla contro mio padre, che continuava a fare concerti senza problemi, solo l'EIAR si rifiutava di trasmettere i suoi pezzi perché troppo "americani", e l'America era il nemico.
Si potrebbe forse realizzare un volume interamente fotografico, in cui le immagini abbiano il giusto spazio. E poi ci sono ancora diversi brani che si potrebbero rimasterizzare per farne un paio di cd.
Inoltre mi piacerebbe dare la giusta collocazione ai tanti cimeli che ho, sia di mio padre sia di mia madre Flo Sandon... i progetti non mancano!

08/04/2011, 08:50

Carlo Griseri