Giorgia Cecere: "La mia Nena esiste, ed è Isabella Ragonese"


La regista e la protagonista de Il Primo Incarico ospiti del Museo Nazionale del Cinema di Torino


Giorgia Cecere:
Come nasce l'idea del film?
Giorgia Cecere:
Mi sono preparata per moltissimo tempo, ho fatto molta esperienza prima al Centro Sperimentale con Gianni Amelio, poi a Ipotesi Cinema con Ermanno Olmi, poi nella sceneggiatura.
Questa per me era la storia giusta per esordire alla regia. E' un film che è costato poco, anche se ho un po' di remore a dire così perché è comunque costato quanto una casa!
La sceneggiatura aveva alcune caratteristiche fondamentali: il desiderio di volerla raccontare durava nel tempo, e questo era importante perché ci sono voluti anni per riuscire a realizzarlo, ha un senso molto attuale (oggi forse ancor più di quando ho iniziato a lavorarci) e si prestava a una ricerca sul valore visivo del cinema, che è ciò che da spettatrice più mi interessa.
Il cinema è prima di tutto un piacere per gli occhi, e per questo è stato fondamentale il lavoro fatto con Li Xiang Yang, con cui ho scritto soggetto e sceneggiatura. Abbiamo pensato molto alle luci e ai colori di questo film, alla ricerca di una "bellezza pittorica", pur senza l'uso di alcun virtuosismo tecnico. E' una bellezza molto semplice, come quella dei luoghi in cui abbiamo girato.

L'apporto di Isabella Ragonese.
Giorgia Cecere:
Devo dire che tutto questo lavoro, questa preparazione sarebbe franata se non avessi incontrato l'attrice giusta per interpretare Nena. Serviva un'attrice che fosse estremamente brava ma anche molto naturale e viva: fin dall'inizio pensavo di circondarla di attori non professionisti, per cui il suo ruolo sarebbe stato ancora più difficile.
Guardando "Nuovomondo" di Crialese ho notato questa giovane attrice che aveva una piccola parte, era siciliana come me e l'ho contattata: quando l'ho conosciuta ho capito che esisteva la mia Nena, ed era Isabella.

Come si è avvicinata a questo film?
Isabella Ragonese:
Devo premettere che temo gli spettatori del film si stancheranno del mio faccione, sono sempre presente...
A parte questo, il regalo lo ha fatto Giorgia a me proponendomi un ruolo così: non capita spesso che ci siano delle storie femminili, con protagoniste donne e che vengano anche raccontate da un "occhio" femminile. Sono passati ormai quattro anni da quella telefonata di Giorgia, ma ci eravamo ripromesse che avremmo fatto questo film insieme non appena si fosse presentata l'occasione.
E' un privilegio raro, un regalo bellissimo, un personaggio vivo e cangiante, per nulla stereotipato. E poi abbiamo girato in una Puglia splendida!

L'affetto per il film.
Isabella Ragonese:
Siamo molto affezionate a questo film, personalmente è una delle cose a cui tengo di più di tutta la mia carriera!
Siamo felici che stia andando bene, le sale in cui è distribuito crescono e i riscontri sono positivi.

I prossimi progetti.
Isabella Ragonese:
Ora mi aspetta una pausa dal cinema, mi dedicherò per un po' di tempo al teatro.

12/05/2011, 00:22

Carlo Griseri