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Festival di Cannes 2011: "This must be the
place" da applausi, Sean Penn "perfetto"


Il film di Paolo Sorrentino entusiasma e si candida ad un premio, così come il suo protagonista Sean Penn


Festival di Cannes 2011:
L’ultimo passaggio sulla Croisette di Paolo Sorrentino, il regista napoletano a vocazione internazionale per perizia registica, montaggio ad effetto, musica raffinata e universalità delle storie, era stato nel 2008 con l’impressionante "Il Divo".

Pur candidato prioritario alla Palma d’Oro, il riuscito lungometraggio si era aggiudicato solo il Gran Premio della Giuria, mentre il suo interprete principale, Toni Servillo, che aveva dato al personaggio di Andreotti connotazioni reali e storiche universali, era passato accanto al premio dell’interpretazione maschile.

Questa volta con "This Must Be the Place" si spera che la Palma d’Oro arrivi.
In più ci dovrebbe essere anche il premio per l’interpretazione maschile allo stupendo Sean Penn in Cheyenne, personaggio principale del film - Michel Piccoli (il "Papa" di Nanni Moretti) permettendo.

All’orizzonte potrebbe profilarsi una corsa a due per la conquista della Palma d’Oro: Nanni Moretti con "Habemus Papam" e Paolo Sorrentino con "This Must Be the Place". Il temibile terzo incomodo è senz’altro "Le Havre" del silenzioso e meditabondo Aki Kaurismäki perfetto per la storia, il ritmo e lo stile. Un film da manuale che narra in modo esemplare una storia d’oggi.

L’opus di Paolo Sorrentino è stato presentato questa mattina alla stampa, l’accoglienza e stata più che favorevole e gli applausi non sono mancati. "This Must Be the Place" omaggia l’omonima canzone dei Talking Heads mentre la colonna sonora del film è di David Byrne.

Il primo lungometraggio inglese, originale, complesso e ben strutturato, è una riuscita. Lo sguardo della macchina da presa del regista di "L’amico di famiglia" ha scrutato a lungo la realtà di luoghi di lingua inglese: Dublino bella e malinconica, New York, il deserto americano, le pompe di benzina, i bar dalle atmosfere riservate, l’anziano indiano vestito impeccabilmente che si avventura nel deserto come se andasse in città e gli sterminati remoti orizzonti, e li riproduce come splendide icone di un mondo sognato a lungo prima di averlo visto, in un "dream" sull’America fuori del tempo.

Su queste immagini, parte essenziale e anima del film si innesta in modo immaginifico, perfetto e senza sbavature la singolare storia di Cheyenne, personaggio lunare, che nel suo incedere, nei suoi modi, nel suo parlare biascicato più che nel suo aspetto “vestimentario” gotico di cantante rock démodé ricorda i personaggi stralunati ed esistenziali di Samuel Beckett. Sean Penn è in ogni momento del film insuperabile nella caratterizzazione del personaggio.

Il suo viaggio nell’America profonda alla ricerca dell’ufficiale tedesco che durante la seconda guerra mondiale era stato l’aguzzino di suo padre è un insieme di scoperte e di incontri affascinanti che sorprendono continuamente. Paolo Sorrentino oltre ad essere il regista del film ne è anche lo sceneggiatore, insieme ad Umberto Contarello.

Cheyenne, è un re del rock degli anni ottanta ormai in declino. Ritiratosi a vita privata a Dublino insieme alla compagna Jane, viene spesso spinto dai fan a tornare sulle scene, ma lievemente depresso non crede più che la musica possa farlo stare bene. Alla notizia che suo padre, con il quale non ha più contatti da anni, sta morendo, decide di partire per gli Stati Uniti alla ricerca di Aloise Lange, l'ufficiale nazista che ha perseguitato il genitore durante il conflitto. Conoscerà così Mordecai Levy, un cacciatore di nazisti che decide di aiutarlo...

Le riprese sono durate tre mesi, da agosto a ottobre 2010 tra Dublino, New Mexico e New York: per il film sono stati stanziati 28 milioni di dollari grazie alla collaborazione tra Medusa Film, Indigo Film, Lucky Red, ARP Sélection ed Element Pictures.

Oltre a Penn, che per lavorare con Sorrentino ha interrotto l'anno sabbatico che si era preso dopo l'Oscar per "Milk", nel cast troviamo Frances McDormand, Eve Hewson e Judd Hirsch.

In Italia il film verrà distribuito il 14 ottobre.

20/05/2011, 18:16

Martine Cristofoli