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Note di regia de "Il Film più Bello del Mondo ovvero Bombolone"


È stato un lavoro veramente difficile e dispendioso per molti motivi; il primo è
stata l'assenza assoluta di budget che ci ha portato a girare 151 scene in soli 10
giorni di lavoro con turni molto faticosi (dalle 15 alle 20 ore al giorno).
Ovviamente questo mi ha portato come regista e attore nel film a cercare di
trovare un modo facile per far recitare anche i ragazzi, molti alle prime armi, che
avevano anche altri ruoli sul set (come DOP, fonici, assistenti alla regia, ecc.);
quindi, oltre al cercare di stimolarli e far sembrare tutto un gioco molto serio e
piacevole, ho provato a girare le scene in modo da poter dire: “Buona la prima!”.
Gli attori o aspiranti alle prime armi purtroppo e giustamente si perdono nella
ripetizione e diventano artificiosi; ho quindi cambiato battute al volo, fatto
improvvisare, rilanciato al tre scene, in modo da costringerli ad una naturalezza
necessaria per questo film.
L'ipod è stata una continua scoperta ci ha permesso in alcuni casi di fare riprese
funzionali al film e, altre volte, molto limitato non avendo funzioni di zoom e
niente di manuale, tranne la messa a fuoco che, purtroppo, a volte cambiava
automaticamente.
Il tutto ha comunque giovato al film che vuole proprio raccontare, nella precarietà
dei protagonisti, anche il disagio di dover ogni volta reinventarsi e arrangiarsi.
Ho quindi optato per girare un film “sbagliato” con voluti errori di fotografia, col
boom presente in molte scene, con salti di campo che non dovrebbero esserci in modo
da rendere palese il disagio che permea tutto il film che, comunque, risulta una
commedia, motlo amara, ma sempre commedia.
Alcuni personaggi ho deciso solo di lasciarli in superficie di modo che lo spettatore
possa poi dare loro la storia che preferisce, mentre altri sono stati scavati nelle loro
manie, solitudini e disturbi.
È quasi un film autobiografico dove tutti i personaggi potrebbero addirittura
essere uno solo.

Lorenzo Berti