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"Anna" di Grifi restaurato a Venezia


Approda al Lido per la Retrospettiva ufficiale della 68ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Orizzonti 1960-1978 il film "Anna", firmato da Alberto Grifi e Massimo Sarchielli, che la Cineteca di Bologna, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, ha restaurato presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata (proiezioni: domenica 4 settembre, ore 13, Sala Perla, replica giovedì 8 settembre, ore 13, Sala Volpi).

Risultato di 11 ore di videoregistrazioni magnetiche, "Anna" fu diretto nei primi giorni di lavorazione da Alberto Grifi e Massimo Sarchielli, prima di passare in autogestione ad attori e maestranze, in seguito a una trasformazione imprevedibile della sceneggiatura, di fatto “impugnata” dall’elettricista della troupe, il quale – entrando improvvisamente in scena – offre una dichiarazione d’amore ad Anna (giovane ragazza incinta, ai margini della società), esprimendo così il rifiuto di farne un caso umano da mettere al centro dell’obiettivo cinematografico.
Girato nel 1972 e portato su pellicola per la durata di 4 ore grazie a un vidigrafo – invenzione dello stesso Grifi –, il film venne presentato nel 1975 ai festival di Berlino e Venezia e nel 1976 a quello di Cannes.

"Anna" fu girato da Alberto Grifi e Massimo Sarchielli con uno dei primi videoregistratori portatili open reel arrivati in Italia. Lo stesso Grifi assemblò all'epoca un vidigrafo, uno strumento che gli permise di trasferire le videoregistrazioni su pellicola 16mm.
Il restauro del film è stato realizzato a partire da questo 16mm d’epoca che, oltre all'usura del tempo, porta con sé tutte le caratteristiche delle videoregistrazioni dei primi anni ’70.
Il negativo è stato scansionato a una risoluzione di 2K. Il grading digitale è stato realizzato cercando di intervenire sul contrasto per ritrovare l'originale scala di grigi e sull'attenuazione degli improvvisi mutamenti di luce.
L’intervento di restauro digitale è stato diretto principalmente all’eliminazione di tutti i difetti legati alla vita della pellicola: spuntinature, riparazione, giunte e danni all'emulsione. Nessun intervento è stato effettuato sull’instabilità dell'immagine video e sui drop creatisi in origine durante il trasferimento su 16mm.
Il suono è stato acquisito dal 16mm magnetico d’epoca. Dopo aver effettuato la pulizia digitale e la riduzione dei rumori di fondo, si è intervenuti sulle problematiche dovute alla degradazione del supporto magnetico senza alterare la qualità della registrazione originale, senza correggere o apportare migliorie a difetti, limiti tecnici del montaggio originale e rumori di scena, come interferenze o rumori dovuti ai microfoni.

04/09/2011, 11:09