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MOZZARELLA STORIES, una commedia "di
genere" tra i Soprano e Tarantino


Da venerdì 23 settembre 2011 è nelle sale italiane l'opera prima di Edoardo De Angelis con Luisa Ranieri, Gianpaolo Fabrizio ed Aida Turturro, la storia di un "casaro DOP" alle prese con la spietata concorrenza cinese. La pellicola è uscita in 158 sale in tutta Italia, distribuita dalla Eagle Pictures.


MOZZARELLA STORIES, una commedia
Nonostante il titolo, non si tratta di una "bufala". E' uscito nelle sale italiane "Mozzarella Stories", opera prima di Edoardo De Angelis, ambientata in quella parte della Campania dove la mozzarella, oltre ad essere la regina incontrastata dell'economia, è quasi considerata una filosofia di vita.

Ciccio DOP è da anni il "casaro" più importante della zona, e sull'oro "bianco latte" ci ha costruito un impero. Ma il tempo delle "vacche grasse" sembra volgere al termine quando fa il suo ingresso sul mercato un misterioso imprenditore cinese che inizia a vendere a metà prezzo le proprie mozzarelle di bufala. I debiti con la "mala" cominciano ad aumentare e la pazienza, si sa, ha un limite. Bisogna trovare un modo di affondare la corazzata asiatica.

De Angelis mette mano alla sceneggiatura scritta con Devor De Pascalis e finalista al Premio Solinas nel 2007, per dirigere una commedia "di genere" che strizza l'occhio alla famiglia "Soprano" e al "pulp" di tarantiniana memoria. Vera protagonista di un film corale, ricco di sottotrame e personaggi ben caratterizzati ma non sempre indispensabili, è la mozzarella, tanto "buona" quanto causa di efferati omicidi.

Pur essendo una pellicola molto al maschile, a stupire sono Luisa Ranieri e Aida Turturro, la prima sensibile figlia del capo costretta dagli eventi a trasformarsi in dark lady, la seconda cantante in bilico tra il jazz e il neomelodico, protagonista di una delle scene di "sesso spinto" più irriverenti di sempre.

Non convincono invece i titoli scelti per scandire i diversi "capitoli" di un racconto che nel suo complesso risulta essere "saporito".

25/09/2011, 12:15

Antonio Capellupo