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Note di regia di "Antonio + Silvana = 2"


La storia di Silvana è una storia universale, un melodramma d’amore intenso, appassionato a tratti malinconico e a tratti estremamente ironico, esattamente com’è Silvana nella realtà. L’idea di raccontare questa storia è nata per caso, perché le finestre di Vanni Gandolfo si affacciano proprio sul vicolo in cui Silvana aspetta Antonio. Vanni ha cominciato a vedere questa donna, tremendamente segnata dagli anni e dalla vita, che era sempre lì ad aspettare qualcuno; un po’ alla volta sono apparse le prime scritte, i loro nomi e le loro date di nascita, e dalle finestre ha avuto il privilegio di essere il primo lettore del romanzo che Silvana stava scrivendo a puntate per Antonio. Vanni ha avvicinato Silvana lentamente, perché è una persona schiva e diffidente.

Dopo lunghe chiacchierate in cui Silvana gli ha raccontato la sua vita, tra loro è nato un rapporto di complicità. Silvana ha accettato di raccontare la sua storia davanti alla telecamera, dandoci la possibilità di realizzare questo documentario. Questa era una storia da catturare in divenire, ogni giorno Silvana aggiungeva una scritta, un collage, un’invenzione, un capitolo al suo romanzo d’amore. Ogni giorno qualcuno della casa di riposo o del quartiere era pronto a strapparlo o a cancellarlo, per cui è stato necessario seguire questa storia giorno dopo giorno, cercando di non perderne nessun passaggio. Silvana è un personaggio molto complesso: è intensamente drammatica, ma anche immensamente auto-ironica, sfacciata e consapevole.

Nel filmarla abbiamo cercato di cogliere proprio questa sua essenza, questi diversi elementi che ne fanno un personaggio unico e dolcissimo, ma anche malandato, ironico e drammatico allo stesso tempo. Raccontare Silvana non è facile, perché vuole essere lei a condurre il gioco, non ha regole e la sua libertà assoluta la porta a non avere nessun tipo di schema. Antonio è un uomo che ha vissuto la sua vita intensamente, ha lavorato fin da quando era bambino e adesso è un uomo stanco, che non vede nessun futuro se non quello che è riuscito faticosamente a trovare in questa casa di riposo. Non è indifferente a Silvana e alle sue attenzioni, anzi ne è profondamente lusingato, ma la sua durezza e il suo orgoglio gli fanno reprimere qualsiasi sentimentalismo. È stato innamorato di Silvana, forse lo è ancora, ma ammetterlo lo costringerebbe a rivedere i piani della sua vita.

Nel girare questa storia non è stata forzata nessuna situazione, ma abbiamo aspettato che tra Antonio e Silvana succedesse ciò che sarebbe dovuto accadere. Eravamo sicuri che prima o poi si sarebbero incontrati e volevamo essere presenti con la nostra telecamera per filmare l’evolversi di questa bellissima storia d’amore. I protagonisti indiscussi sono Silvana e Antonio, ma ci sono altri personaggi che hanno aiutato l’evoluzione di questa storia. Personaggi che animano la vita del quartiere come Luciano, il barista della zona, uomo dall’animo gentile, a cui tutti si rivolgono quando hanno un problema. Anche Silvana si è confidata prima di tutti con Luciano e lui l’ha presa sotto la sua ala protettiva. Lei spesso si rifugia nel suo bar, si confida con lui, gli chiede consigli e lui è sempre pronto ad aiutarla. Anche il quartiere diventa una sorta di personaggio, perché la strada dove si svolge la storia di Silvana è un angolo di Roma, come ne sono rimasti pochi, un angolo di pace in mezzo alla confusione ed al traffico.

La casa di riposo dove vive Antonio è un luogo fuori dal tempo, è di proprietà di una famiglia nobile e, per un antico vincolo testamentario, dovrà sempre rimanere un ricovero per anziani indigenti. È un palazzo del XVII secolo meraviglioso e malandato in cui vivono trenta persone anziane che non hanno un altro posto dove vivere. La telecamera cerca di essere sempre discreta e rispettosa. Riprese a spalla si alternano a immagini del quartiere, bellissimo e con una luce tipica dei vicoli romani. Antonio e Silvana si sono dimenticati della telecamera quasi fin dall’inizio e questo ci ha permesso di essere con loro anche nei momenti più intimi e andare più in profondità in questa storia. Il film è girato in presa diretta, momento dopo momento. In alcuni casi Silvana ci ha sorpresi con scritte nuove e inaspettate, tanto che siamo stati costretti a girare un paio di scene con il telefono, per non perdere il reale svolgimento di questa storia. L’audio è in presa diretta, abbiamo realizzato anche una sessione di riprese sonore per poter ricreare l’atmosfera e gli ambienti dei vicoli della vecchia Roma.

Il compositore argentino, Sebastian Escofet, autore di numerose colonne sonore di film internazionali e di parte di tutte le colonne sonore di Alejandro Iñarritu, tra cui “21 grammi”, “Babel” e il recente “Biutiful” (candidato all’Oscar come miglior film straniero), è venuto a Roma una settimana per vivere con noi le atmosfere del quartiere e il dramma di Silvana. Dal suo viaggio è nata una colonna sonora originale che rappresenta efficacemente l’essenza più intima di questa storia: quella mescolanza di dramma e ironia tipica del melodramma d’amore.
Antonio + Silvana = 2 prende il titolo da una delle lettere che Silvana ha scritto per Antonio.

Vanni Gandolfo
Simone Aleandri
Luca Onorati