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"Exit Through the Gift Shop" in libreria con Feltrinelli Real Cinema


Dal 16 novembre 2011 arriva in Italia in Dvd distribuito da Feltrinelli e P.F.A. Films, nella collana Feltrinelli Real Cinema, "Exit Through the Gift Shop", uno dei più provocatori film realizzati sul mondo dell’arte, diretto da Banksy, il misterioso genio della street art.

Presentato nel 2010 al Festival di Berlino, al Sundance Film Festival ed al Bellaria Film Festival, il documentario ha ottenuto diversi riconoscimenti dalle associazioni di critici cinematografici statunitensi ed è stato candidato agli Oscar 2011 come miglior documentario. Definito un "disaster movie", "Exit Through the Gift Shop" offre un’inedita storia della Street Art degli ultimi dieci anni e di alcuni dei suoi protagonisti più bizzarri e anticonformisti e rispecchia lo spirito del suo autore: umoristico fino a diventare sarcastico. La storia e, soprattutto, l'incredibile quantità di preziosi materiali filmati, fanno emergere un poco alla volta la posizione militante del celebre street artist inglese sul concetto di arte contemporanea e di democratizzazione della stessa. Un racconto brutale e rivelatore di ciò che succede quando cialtroneria, successo e denaro si incontrano.

"Banksy" è uno dei maggiori esponenti della street art in circolazione, capace di esporre le sue opere in luoghi di importanza simbolica e di mettere in piedi una mostra frequentata anche da celebrità della società americana.  Si sa di lui che è cresciuto a Bristol, Inghilterra, ma la sua vera identità è tenuta nascosta. Nonostante la recente fama mondiale, e le notevoli quotazioni delle sue opere, Banksy continua a rimanere fuori dallo star system e a preferire la sua arte in mezzo alla gente comune.

"Exit Through the Gift Shop" segue Thierry Guetta, eccentrico gestore di un negozio d’abbigliamento giovanile e aspirante (ma poco ispirato) graffitaro, improvvisatosi regista per documentare il lavoro dei più famigerati “vandali” del mondo: dall'artista Invader, colui che da tempo riempie le strade più frequentate di Parigi e delle altre capitali europee con dei mosaici raffiguranti le figure squadrate del celebre videogame, a Shepard Fairey, autore del celebre ritratto bicromatico per la campagna elettorale di Obama, fino a Banksy, il più celebre ed elusivo tra loro, la cui voce è camuffata per mantenere l'anonimato. Sarà proprio l’artista inglese che finirà per capovolgere la telecamera e puntarla contro il sedicente videomaker franco-losangelino, con risultati ampiamente imprevedibili. In un intreccio di realtà e finzione, raffinato e sostanzialmente inestricabile, il film si trasformerà in un documento sulla nascita dell'alter ego di Thierry Guetta, ovvero Mr. Brainwash, deciso a diventare immediatamente una star nel mondo dell'arte sfruttando le sue amicizie e allestendo una grossa mostra immediatamente autocelebrativa.

I quesiti che sorgono dopo la visione sono semplici e molteplici: il Thierry Guetta che vediamo, è quello vero oppure no? Thierry Guetta, alias Mr. Brainwash, è un'opera d'arte vivente di Banksy? Il film stesso può essere considerato un'opera d'arte di Banksy? Al di là delle risposte a queste domande, Exit Through the Gift Shop - sia esso considerato un documentario “andato storto” e capitato quasi per caso, come vuol farci credere Bansky, o una colossale e geniale bufala, l’ennesima architettata dall’artista inglese- resta uno dei film più inclassificabili degli ultimi anni. Decisamente spiazzante, come dovrebbe essere sempre l'arte...

09/11/2011, 14:28