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"Fate la storia senza di me" in libreria con Add editore


Pubblicati i diari di Albertino Bonvicini e il documentario di Mirko Capozzoli presentato a Venezia. Prefazione di Alberto Papuzzi


E' un'uscita preziosa l'ultima di Add editore (la prima in cofanetto libro+dvd per la casa torinese): "Fate la storia senza di me" include la pubblicazione dei diari finora inediti di Albertino Bonvicini e il documentario omonimo firmato da Mirko Capozzoli, dedicato alla figura di Albertino e presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 2010.

Il libro, arricchito da una prefazione del giornalista Alberto Papuzzi e da uno scritto dello stesso Capozzoli, contiene una selezione dei diari scritti da Albertino in carcere, testi - come spiega il regista nonché curatore del volume - "scritti per far passare le giornate, per non impazzire". Brani che parlano di tutto, dai programmi in tv visti alle letture scelte, a pensieri sulla sua vita e sulla vita in galera.

"Il mio lavoro su questo tema è cominciato anni fa, quando un amico mi ha fatto leggere il libro di Alberto Papuzzi, "Portami su quello che canta", dedicato al caso Coda e ai maltrattamenti subiti dai bambini avuti da lui in cura. Tra quei bambini c'era anche Albertino, e mi è venuta voglia di conoscerlo. Purtroppo era morto da qualche anno, ma ogni cosa che venivo a sapere su di lui e sulla sua vita mi spingeva a fare questo documentario".

I diari di Bonvicini erano conservati nell'archivio diaristico di Pieve Santo Stefano. "Nonostante le indagini fatte negli anni la sua figura per me ha ancora qualcosa di sfuggente, che neanche i suoi amici più cari, le ex-fidanzate e i parenti hanno saputo inquadrare del tutto".

Il racconto della vita di Albertino è narrato nel documentario da Fabrizio Gifuni. "Fabrizio l'ho conosciuto personalmente prima di iniziare a lavorare su questo film, ho scritto una tesi su Volonté e l'ho contattato, lui lo considera il suo maestro e abbiamo lavorato insieme molto bene. Qualche tempo dopo gli ho parlato di questo progetto, proponendogli di partecipare e ha risposto subito sì: si tratta dell'unico aspetto semplice di tutta la lavorazione, il resto è stato un complicato lavoro di ricerca e assemblaggio di materiali".

03/12/2011, 08:38

Carlo Griseri