Fondazione Fare Cinema
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FESTIVAL DI TORINO "Sic Fiat Italia" in Festa Mobile


Presentato il nuovo lavoro di Daniele Segre, uno spaccato sulle difficoltà nel mondo del lavoro con occhio critico sul referendum di Mirafiori.


FESTIVAL DI TORINO
Presentato nella sezione “Festa mobile – figure del paesaggio” l’ultimo lavoro di Daniele Segre, "Sic Fiat Italia".
Il 13 e 14 gennaio scorso, sotto la pressione dell’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne, si è svolto il referendum dei lavoratori per decidere sulle nuove condizioni contrattuali, con lo spettro della chiusura degli stabilimenti torinesi a seconda del risultato. Organizzato scavalcando il tavolo di trattativa con i sindacati, il referendum si conclude con l’accettazione delle condizioni richieste dalla Fiat, con un risultato favorevole del 54%, significativo per capire la spaccatura del mondo operaio.

Interessante il lavoro del regista nel recuperare e mettere a confronto, con una ricerca antropologica, il passato ed il futuro della classe operaria. Viene alla luce la netta differenza tra chi lottava per ottenere dignità e rispetto sul posto di lavoro e chi invece oggi, in un contesto globalizzato, deve fare i conti con un’economia dilaniata dalle regole del mercato e del profitto. Nelle sequenze del film si notano anche le differenti opinioni degli operai, dei politici e dei sindacalisti ma netta è la sensazione che il collante sindacati/operai sia ormai completamente devastato.

""Sic Fiat Italia" è l’ultimo atto di una storia drammatica e triste che coinvolge centinaia di migliaia di lavoratori italiani, non solo metalmeccanici, costretti in questi anni ad accettare condizioni di lavoro e di salario insopportabili", dichiara il regista. Forse non l’ultimo atto, viste le decisioni prese in questi ultimi giorni dalla Fiat sui patti sindacali che saranno operative dal Gennaio 2012.

E sorprende oggi, da parte nostra, l’incapacità di indignarci e protestare in modo corale ed unito sui fatti che stanno ridisegnando questo mondo che, a scapito delle future generazioni, sembra diventare sempre più grigio e fumoso.

02/12/2011, 18:34

Luca Corbellini