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"TITANIC. Nascita di una leggenda" - Produzione Rai di qualità


Sei puntate su Rai Uno da domenica 22 aprile in prima serata. Un film tv che mostra come sia possibile realizzare e proporre produzioni di alto livello. La storia del Titanic affrontata sin dall'inizio della costruzione, con sullo sfondo l'Irlanda e i suoi conflitti umani, di classe, di religione. Alessandra Mastronardi e Massimo Ghini gli interpreti italiani ben inseriti nel cast internazionale.


Un produzione internazionale capitanata da Rai fiction e voluta dalla DAP della famiglia De Angelis, Guido, Nicola e Marco. Un budget di 24 milioni di euro per 6 puntate con la tv italiana primo finanziatore con 10 milioni, altrettanti investiti dai partner internazionali e i restanti 4 spesi dalla società dei De Angelis. Soldi che onestamente si vedono tutti; dal cast alle scenografie, dai costumi alla regia affidata all'irlandese Ciaran Donnelly.

Nell'anniversario del disastro del Titanic, il rischio di finire inosservati nella valanga di proposte cinematografiche e televisive era grande ma, anche grazie ai vincoli artistici di coproduzione, il film tv in onda da domenica 22 aprile su Raiuno, esce a testa alta per qualità e originalità. La storia segue la costruzione della nave più grande del mondo, a Belfast in Irlanda, e racconta da lì le avventure dei personaggi coinvolti nell'impresa. Dal finanziatore, il magnate americano JP Morgan (Chris Noth), fino all'ultimo degli operai, passando per il proprietario dei cantieri, Lord Pirrie (Derek Jacobi), il protagonista, l'ingegnere Mark Muir (Kevin Zegers), la copista di origini italiane Sofia Silvestri (Alessandra Mastronardi) e tutti gli operai coinvolti nella costruzione.
La storia comincia nel 1908, momento chiave per le relazioni tra lavoratori e industriali nel Regno Unito, con la crescita del movimento sindacale e l'inizio delle rivendicazioni sul posto di lavoro.

In parallelo scorre il privato; l'ingegnere Muir, esperto in acciaio, segue la costruzione della nave, senza tralasciare la ricerca di suo padre e inserendosi in quell'alta società protestante che continua a guardarlo di traverso.

Supportato da un'ottima fotografia (James Welland), il film, almeno nella prima puntata, riesce a prendere lo spettatore e a portarlo dentro la vicenda. Le qualità del cast sono innegabili e anche i ruoli secondari sono affidati ad interpreti che migliorano l'intero progetto.

Gli attori italiani fanno la loro figura; misurati e credibili si inseriscono al meglio nel gruppo anglofono. Alessandra Mastronardi, dopo l'esperienza con Woody Allen, dimostra di essere ormai un'attrice completa e proponibile, non vincolata alla facile popolarità dei Cesaroni. Massimo Ghini è l'esperto artigiano Pietro Silvestri, emigrato dall'Italia e padre delle due ragazze Sofia e Violetta, interpretate la prima dalla Mastronardi e la minore da Valentina Corti, precise anche grazie al trucco leggero, agli abiti e alle acconciature indovinate. In più c'è Edoardo Leo, nei panni di Andrea Valle, assistente di Pietro Silvestri e spasimante di Sofia.

"Titanic. Nascita di una leggenda" cerca di rimuovere l'alone di romanticismo creatosi intorno alla nave, riuscendo ad essere una metafora del '900 e a contenerne caratteristiche e contraddizioni, ma anche mostrando i passi dell'uomo per ambire a dominare la natura.

20/04/2012, 14:22

Stefano Amadio