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Omaggio del Festival dei Popoli a Leonardo Savioli,
capofila della scuola toscana di architettura


Omaggio del Festival dei Popoli a Leonardo Savioli, capofila della scuola toscana di architettura
Il Festival dei Popoli omaggia l'architetto fiorentino Leonardo Savioli, capofila della scuola toscana di architettura (a 30 anni dalla sua scomparsa, 11 maggio 1982) attraverso un workshop e una giornata di studi sul tema "Filmare l’architettura", domani, martedì 15 maggio, dalle ore 10, presso la Facoltà di Architettura di Firenze (complesso di Santa Verdiana, piazza Ghiberti).

La giornata sarà inaugurata alle 10 da Saverio Mecca, Preside della Facoltà di Architettura. Seguiranno interventi sul tema “Riflessioni e spunti sul caso Savioli” di Alberto Breschi (Università di Firenze) e dell’architetto Sandro Poli (amico di Savioli). Sarà proiettato il documentario “Leonardo Savioli. Il segno generatore di forma-spazio” di Massimo Becattini, in cui le immagini della grande mostra tenutasi all’Archivio di Stato di Firenze nel1995 sono commentate dalle parole stesse di Savioli, che illustra la sua poetica e la sua visione del mondo. Seguirà la presentazione del video realizzato durante il workshop organizzato dal Festival dei Popoli (dal 3 al 5 maggio), dal titolo “Filmare l’architettura presenta: Leonardo Savioli”. La seconda parte della mattinata è dedicata agli interventi di Marco Brizzi (Image), di Giacomo Pirazzoli (Università di Firenze) e di Sergio Risaliti (Storicodell’arte). Nel pomeriggio (dalle ore15) il programma prevede la proiezione di cortometraggi sul tema “Filmare l’architettura” curata dall’archivio Image ARCHIVE, che opera intorno alla cultura architettonica che si esercita nell’uso dello strumento video, incoraggiando la ricerca di nuove idee e promuovendo nuovi punti di vista sulla progettualità contemporanea.

Il workshop del Festival dei Popoli è stato organizzato nell'ambito del progetto regionale “Toscanaincontemporanea2011” in collaborazione conl’Università di Firenze, e si è svolto dal 3 al 5 maggio 2012, per proporre una riflessione, teorica e pratica, sui modi in cui si osserva e si filma l'architettura contemporanea. E’ stato tenuto da Filippo Macelloni (regista di Silvio Forever e de Il Mundial dimenticato) e si è incentrato sull’opera dell’architetto fiorentino Leonardo Savioli (1917-1982), tra i maggiori esponenti della cosiddetta ‘scuola toscana’ fin dall'inizio della suacollaborazione con Giuseppe Gori e Leonardo Ricci. Dalla loro collaborazione nacque una delle opere più importanti dell'architettura italiana del secondo dopoguerra: il mercato dei fiori di Pescia del 1948. Come architetto, Savioli si dedicò alla realizzazione di edifici che si caratterizzano per la grande attenzione con cui si inseriscono nell'ambiente. Un esempio di questo spirito si ritrova nel suo studio (in via delle Romite, al Galluzzo) che ha ospitato il workshop, dal 2008 donato dalla famiglia Savioli alla Regione Toscana. Di Savioli, oltre alla splendida casa-studio, i partecipanti hanno potuto visitare una sezione all’interno dell’Archivio di Stato con plastici, disegni e bozzetti dell’architetto fiorentino che i ragazzi del workshop hanno visitato

Savioli ha realizzato a Firenze nel 1963 Villa Ghiandaia (in collaborazione con D. Santi), nel 1964 Villa Taddei a San Domenico (in collaborazione con D. Santi e S. Fabbri), nel 1965-1972 Villa Bayona San Gaggio, nel 1967 Ponte Giovanni da Verrazzano sull'Arno e nel ‘68 lo Studio Savioli davanti a Villa Savioli. Tra il 1962 il 1963 ha organizzato la mostra su Le Corbusier nel Palazzo Strozzi di Firenze.

14/05/2012, 14:00