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ALICE NELLA CITTÀ - Un ritorno indipendente al Festival di Roma


Presentata Alice nella città: la sezione rivolta al mondo giovanile della VII edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, che torna, con 14 film in concorso, ad essere autonoma ed indipendente


ALICE NELLA CITTÀ - Un ritorno indipendente al Festival di Roma
Diane Fleri, madrina di Alice nella Città
Cambiamento e novità rispetto alle passate edizioni sono i tratti identitari di Alice nella città, la sezione dedicata al mondo giovanile della VII edizione del Festival internazionale del Film di Roma, che con la nuova Direzione di Marco Muller, torna ad essere autonoma e parallela, affiancando il Festival. Sostenuta dal Mibac – Direzione Generale per il Cinema- e patrocinata dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, dalla Provincia di Roma e dalla Camera di Commercio di Roma, ha individuato nella semplicità e nell’autenticità le tendenze tematiche delle opere in programma.

Tra le principali novità il Daily per il cinema, un sito web cartaceo ideato dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza di Roma, che vuol essere un’opportunità per studenti e creativi, e l’interazione con la Libreria del Cinema, che utilizzerà gli spazi di Alice nella città per incontri con studenti, insegnanti e appassionati di cinema.

Alice nella città, come ha, infatti, spiegato nella conferenza stampa di presentazione, il direttore artistico Gianluca Giannelli, è per questa edizione qualcosa di più. " Stiamo costruendo un nuovo progetto che porti il cinema nelle scuole. Un cinema nuovo realizzato da giovanissimi in grado di raccogliere un cinema di ragazzi e volto alla valorizzazione dei talenti e dei temi che attingono alla promozione culturale delle nuove generazioni".

Quattordici film in concorso, due svelati nel corso del Festival. In anteprima mondiale l’italiano "Pulce non c’è", opera prima di Giuseppe Bonito, apprezzata dai selezionatori per l’onestà narrativa. Un racconto su due sorelle, Pulce e Giovanna, tratto da un romanzo autobiografico, realizzato dal regista quasi in modo documentaristico: come un viaggio, ci ha spiegato Bonito, che indaga sulla dimensione dell’altro e giocato sul doppio lato delle sorelle, una sana e una malata.

Presente alla conferenza stampa anche Giuseppe Piccioni, regista del recente “Il rosso e blu”, e la madrina, Diane Fleri in dolce attesa.

09/10/2012, 09:11

Alessandra Alfonsi