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COME TEX NESSUNO MAI - Non solo un film sui fumetti


Il film di Giancarlo Soldi descrive l'epopea editoriale della famiglia Bonelli, e allo stesso tempo racconta la storia di Gian Luigi e Sergio, due grandi sognatori.


COME TEX NESSUNO MAI - Non solo un film sui fumetti
Molto più di un film sui fumetti, molto più di un semplice biopic.
Ciò che Giancarlo Soldi mette in scena nel suo "Come Tex nessuno mai", è il racconto di una lunga, sentita, indimenticabile storia d'amore che ha tre veri protagonisti, Gian Luigi Bonelli e le due "creature" più riuscite, suo figlio Sergio e il celebre ranger Tex Willer.

Entrando in campo in prima persona e trsformandosi esso stesso in un comic attraverso un gioco di animazioni, il regista assume così il ruolo di Cicerone, accompagnando lo spettatore in un viaggio alla scoperta delle origini del mito Bonelli, partendo proprio dalla "tana dell'editore" che ha visto nascere progetti che hanno appassionato almeno tre generazioni.

Si scopre così attraverso le parole di Sergio, che il legame con Gian Luigi andava oltre il semplice rapporto padre/figlio, toccando i toni spensierati dell'amicizia, quella che ti porta a condividere le passioni comuni, nel loro caso il cinema. Genere prediletto il Western, che a partire dal 1948 ha ispirato "Tex", divenuto il mensile a fumetti più venduto al mondo.

Ma Soldi non si sofferma solo sul noto pistolero, sfruttando i racconti dell'editore scomparso poco più di un anno fa per raccontare l'ideazione dei vari Dylan Dog, Martin Mystère, Zagor e Mister No, quest'ultimo il personaggio prediletto da Guido Nolitta, pseudonimo dietro al quale si nascondeva lo stesso Sergio Bonelli.

In parallelo alle vicende personali dei Bonelli, attraverso una serie di interviste a collezionisti, lettori accaniti e addetti ai lavori, da Bernardo Bertolucci a Tiziano Sclavi, il film racconta il rapporto degli italiani con il mondo dei fumetti, che in un passato senza videogames, divenivano il più grande svago e momento per sognare ad occhi aperti.

Un documentario sincero e sentito, pensato, scritto e diretto da chi, non più bambino, riesce ancora a meravigliarsi e a emozionarsi come allora davanti ad un albo disegnato. Imperdibile.

16/11/2012, 12:04

Antonio Capellupo