"
Camminando tra calli e campielli si scorgono alti gli antichi vessilli di una città un tempo regina che dominava e ora è in rovina". Così recitava il testo della canzone "
Ucciamo il chiaro di Luna" del gruppo ska di Marghera (VE)
Fahrenheit 451 del 2000. Sono passati dodici anni, ma quel brano non poteva essere più profetico. Oggi Venezia è una città museo, preda del turismo mondiale e delle multinazionali, che hanno colonizzato ogni angolo. A documentare il cambiamento della città dei dogi chi ha pensato il regista
Andreas Pichler nel film "
Teorema Venezia" ("
Das Venedig Prinzip" è il titolo originale in tedesco).
Nell'arco temporale di un anno, le telecamere del regista si intrufolano nei campielli, nei canali, nelle calli tra le orde dei turisti "mordi e fuggi", che fotografano senza nemmeno osservare le bellezze del luogo e i veneziani, che raccontano il profondo cambiamento. Il documentario pone l'attenzione sul cosa vuol dire vivere a Venezia oggi, in una città divenuta un museo, un parco d'attrazioni. Impressionanti sono le immagini delle gigantesche navi da crociera, che si impossesano dello schermo, oscurando il paesaggio e le fragili facciate dei palazzi. Pichler, però, documenta anche quel poco che è rimasto "vero", realizzando un'opera a 360° poetica ed apocalittica allo stesso tempo.
14/11/2012, 23:00
Simone Pinchiorri