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BFM 31 - EAT SLEEP DIE di Gabriela Pichler


Dopo Venezia 69, il film svedese è in Visti da Vicino al festival di Bergamo


BFM 31 - EAT SLEEP DIE di Gabriela Pichler
Eat Sleep Die
Il titolo "Mangia, dormi, muori" sembra voler indicare un film che mette in scena le azioni primarie dell'essere umano, personaggi che si lasciano vivere senza essere spinti da particolari aspirazioni, riducendosi ad esistenze scialbe, o tristi, sicuramente non attraenti per chi osserva. Invece "Eat Sleep Die" è molto di più.

Con un'asciuttezza tipica del cinema nordico, Gabriela Pichler - al suo primo lungometraggio - regala allo spettatore un punto d'osservazione quasi da entomologo, uno sguardo privilegiato e asettico su ciò che accade nella vita semplice della giovane protagonista.

Siamo in Svezia - precisamente in Scania - dove Raša vive con il papà da quando aveva un anno. Lavora con soddisfazione in una fabbrica che confeziona verdure, ha un solo amico della sua età perchè si sente matura ed è più a suo agio con i colleghi più maturi. Si prende cura del papà - che si prende cura di lei - e il loro rapporto simbiotico dà senso a tutta la sua vita. La fabbrica, le corse in bici, le serate al bar, la vita ripetitiva...

Partendo da questo quadro di una vita semplice, il racconto si inspessisce di mille particolari, inseriti sapientemente dalla regista, che disegnano, con il passare dei minuti (103' ma scorrono in un soffio) una trama ricca di sottotracce, fino ad arrivare all'episodio di svolta che metterà in crisi la protagonista rompendo il meccanismo perfetto e obbligandola a fare delle scelte.

10/03/2013, 08:51

Sara Galignano