Note di regia del documentario "Montagna dei Vivi"


Note di regia del documentario
Ho iniziato circa tre anni fa a pensare a un film sulla montagna e le sue leggende, ricordando un vecchio racconto che mi era stato fatto da bambino. 
Sono nato e cresciuto in Val Sesia, una valle che termina nel versante sud-est del Monte Rosa dove, sopra i ghiacciai, la montagna cresce con due grosse pareti. Dietro sembrava non ci potesse essere niente di già visto. La leggenda di una valle perduta tra i ghiacci era stata raccontata per molti anni: un antico tentativo di estendere questi orizzonti inaccessibili.
Il film è nato da questi ricordi e si è sviluppato con la ricerca, sul campo e sui libri. Sui libri trovo la storia e le leggende, due vie parallele che ogni tanto si toccano: il 15 agosto 1778 sette ragazzi di Gressoney scalarono il Monte Rosa, non per dominare per primi una vetta, ma con lo scopo appunto di cercare la Valle Perduta. 
Intorno a  questa data nasce l'alpinismo, e questi ragazzi li possiamo ricordare anche perché furono i primi di cui si ha notizia sulle Alpi ad andare in montagna senza scopi scientifici o di dovere: erano esploratori consapevoli di un paesaggio non materiale.

Gian Luigi Giustiniani