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PASSIONE SINISTRA - Innamorarsi tra sinistra e destra


La nuova commedia di Marco Ponti gioca sugli stereotipi politici e si ispira a Giorgio Gaber (e Chiara Gamberale, dal cui libro liberamente trae). Un cast curioso con Valentina Lodovini e Alessandro Preziosi affiancati da Vinicio Marchioni ed Eva Riccobono, e "supportati" da Geppi Cucciari, Glen Blackhall e Jurij Ferrini. Produce Bianca Film con Rai Cinema, distribuisce 01.


PASSIONE SINISTRA - Innamorarsi tra sinistra e destra
Valentina Lodovini in "Passione Sinistra"
E' un gioco, e come tale bisogna prenderlo. Giocava con le differenze tra sinistra e destra già Giorgio Gaber una ventina d'anni fa, e la citazione diventa esplicita con la versione odierna di quel brano ("Destra-Sinistra", appunto) affidata alla voce di Marco Mengoni e su cui scorrono i titoli di testa del film di Marco Ponti, "Passione Sinistra".

Nina (Valentina Lodovini) è di sinistra e crede (o vuole credere) in tutto ciò che è profondamente di sinistra (sulla carta, almeno): onestà, rispetto delle tasse e delle istituzioni (cosa che - come si sottolinea anche nel film - una volta era più di destra...), cibo etnico, accettazione dell'altro, eccetera eccetera.
Giulio (Alessandro Preziosi) è invece un ricco borghese che incarna l'emblema della destra (almeno quella italiana degli ultimi venti anni): menefreghista, arrivista, convinto che coi soldi si possa comprare tutto e che valga la pena avere solo le cose belle, care e vistose.

Si incontrano per caso: lei ha ereditato un villone sul mare di cui ignorava l'esistenza e vuole venderlo (forse, ma non è del tutto convinta, per dare in beneficenza ai bisognosi il ricavato); lui ha i soldi per comprarselo e ne sente la necessità perché il suo "status" lo prevede. Si incontrano (come detto), si scontrano (come prevedibile), si attraggono e si innamorano (o forse no, però si piacciono).
Lei è fidanzata da sempre con uno scrittore di sinistra (Vinicio Marchioni), alla ricerca della nuova ispirazione ma soprattutto dell'invito giusto, quello "da Fazio" (un dovere per chi vuol essere voce della sinistra, ormai). Lui sta con una splendida simil-modella biondissima e un po' stupida (Eva Riccobono), che tanto piace al padre per quel bisogno "estetico" che accomuna le generazioni.

Ne nasce una commedia sentimentale dal buon ritmo e con alcune trovate riuscite (qualcuna un po' bruciata dai trailer), decisamente superficiale nella trattazione degli identikit politici ma perché superficialmente viene vissuta ormai da un paio di decenni la politica in Italia, basata solo sul tifo cieco - come quasi tutto nel nostro paese - e sulla voglia di soffermarsi sui particolari inutili per non dover affrontare la "sostanza".

Se si può imputare a "Passione Sinistra" di non avere quella marcia in più nei dialoghi che avevano invece i primi due lavori di Ponti (specie "Santa Maradona", ma anche "A/R Andata+Ritorno"), forse la responsabilità non è tanto dell'autore piemontese quanto della nostra società, un po' più vuota e meno interessante di qualche tempo fa (e anche la cover mengoniana del brano di Gaber, per quanto "esteticamente" migliore, perde per forza di cose molto del suo "valore" originale).

Curioso - come detto - ma anche ben amalgamato il cast: Lodovini e Preziosi sono belli il giusto da rendere credibile la loro passione, Marchioni è un'ottima macchietta dell'intellettuale di sinistra contemporaneo, Geppi Cucciari è la simpatica migliore amica di Nina (ma la sua comicità, pur divertente, è troppo simile alla versione televisiva). Convince Glen Blackhall nel ruolo del giovane neo-sindaco di Roma, ma gli applausi maggiori vanno a Eva Riccobono, a cui è affidato un ruolo non semplice che lei riesce a rendere vero e divertente (e pure saggio, anche se inconsapevolmente).

25/04/2013, 10:30

Carlo Griseri