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QUESTA MINIERA - Mai distruggere la memoria


Il documentario della regista milanese Valeria Allievi nel Concorso Internazionale del Trento Film Festival


QUESTA MINIERA - Mai distruggere la memoria
Una miniera storica, la più alta d'Europa, la cui "vita" è ricca di momenti importanti per l'Italia e soprattutto per l'intera comunità di Cogne, in Val d'Aosta, rischia di scomparire per sempre. La cessazione della concessione mineraria potrebbe portare allo smantellamento definitivo, ma la gente del luogo non ci sta, vorrebbe che quel posto che tanto ha dato alla storia del paese continuasse, in qualche modo (magari diventando una sorta di museo vivente), il suo percorso.

E allora inizia la mobilitazione, si raccolgono firme, si cercano cimeli del tempo che fu per testimoniare a tutti l'importanza che quella miniera ebbe per una intera comunità, si realizzano versioni "locali" delle preghiere tibetane per scongiurare la minaccia.

Le immagini di "Questa miniera", documentario della milanese trapiantata in Valle Valeria Allievi, danno un senso al sentimento forte che lega Cogne a Colonna, nome di quella miniera, posta a 2500 metri d'altezza. È proprio intorno a quel posto che molte famiglie sono nate, e grazie alla sua presenza in molti si salvarono: durante la seconda Guerra mondiale centinaia di uomini ottennero il congedo illimtato dal Duce (spunta fuori anche una vecchia foto di una sua visita tra i lavoratori, con un cappello in testa che lo fa "sembrare un fungo"...), scansando le atrocità del conflitto per poter continuare a fornire materie prime utili alla nazione.

La miniera, dicono gli intervistati, "ha salvato il paese molte volte": tra una preghiera a santa Barbara, la patrona di quei lavoratori, e ricordi commossi (come di chi arrivò sul tetto del pullman perché non si trovava più posto all'interno, o di chi - ancora scapolo - veniva lasciato settimane a Colonna di turno, mentre gli sposati avevano diritto a scendere in paese), la regista confeziona un lavoro molto curato esteticamente, con immagini di grande impatto e scelte musicali riuscite.

28/04/2013, 09:30

Carlo Griseri